MaLaMèNTI vince il Premio CORTI DEL FUTURO Nastri d’Argento 2018
presentano
un film prodotto da Terranera e Parallelo 41 produzioni
Selezionato alla 32esima Settimana della Critica di Venezia74’ e vincitore del premio
“Miglior film del Mediterraneo” al XV International Journalism & Art Award 2017 dall’Unione Nazionale Cronisti Italiani
Vincitore del premio “Miglior cortometraggio 2017” al Galà del Cinema e della Fiction in Campania
Selezionato al 19esimo Napoli Film Festival – Schermo Napoli Corti
Vincitore del Premio Cinema Campania 2017
Menzione speciale della critica all’ASTI film festival 2017
Selezionato al Trieste Film Festival 29
MaLaMèNTI
Un film di Francesco Di Leva
con
FRANCESCO DI LEVA E CIRO PETRONE
con la partecipazione amichevole di
SERGIO RUBINI E NICOLA DI PINTO
Una produzione
Terranera e Parallelo 41 produzioni
Produttore associato
Antonella Di Nocera
Realizzato con il sostegno di
film riconosciuto di interesse culturale con contributo economico
del Ministero per i beni e le attività culturali e del turismo Direzione Generale Cinema
Ufficio stampa |Valeria Aiello |valery.aiello@gmail.com | 3317370289
Cast Tecnico
Regia
Soggetto
Sceneggiatura
Aiuto Regia
Organizzazione Generale
Scenografia
Costumi
Musiche
Montaggio
Francesco Di Leva
Francesco Di Leva
Francesco Di Leva e Ciro Petrone
Giuseppe Miale Di Mauro
Adriano Pantaleo
Carmine Guarino
Giovanna Napolitano
Francesco Forni
Gianluca Paoletti
Prodotto da Francesco Di Leva e Antonella Di Nocera
Una produzione TerraNera s.a.s e Parallelo41 coop
Paese Italia
Anno 2017
Formato DCP
Durata 13’
CAST ARTISTICO
Ciccio “o’ pazz” Francesco Di Leva
Ciruzzo “pesce bello” Ciro Petrone
Logline
Cos’è la sete di potere? Un cruccio o un istinto della natura umana? Cosa possono arrivare a fare due criminali ossessionati dalla smania di prevaricazione e dalla paura di non essere i più forti, nel momento in cui hanno sconfitto tutti gli altri esseri del mondo? Vincere sempre ad ogni condizione fino a non avere più battaglie da combattere.
Sinossi
Ciccio “O’ Pazz” e Ciruzzo “Pesce bello” sono due sanguinari personaggi di potere malavitoso. L’eredità a loro lasciata era della stessa natura violenta, nata e cresciuta in un percorso di prevaricazione sui più deboli. Ma ci sono dei nemici a farsi spazio in questo clima di dominio tra miserabili, nemici apparentemente innocui che i due, spinti dall’alienazione del luogo in cui sono costretti a vivere, valutano come possibili usurpatori del loro potere, sviluppando così una paranoia nei confronti di due animali… Si tratta di Severino l’asinello, famoso capo degli asinelli a Campu Perdu, e di Piero il Cinghiale, capo dei Cinghiali sulle terre di Campo d’Oliva. La resa dei conti è vicina. Bisogna sfidarsi a duello e disfarsi della presenza dei due animali. Una lettera, di pinteriana memoria, viene consegnata, la richiesta è esplicita: o noi, o voi. O gli uomini o gli animali. Non c’è possibilità di convivenza, il potere ha bisogno di un solo capo.
L’Apocalisse è vicina e inevitabile, il mondo, anche se racchiuso in quel piccolo squarcio di terra in mezzo al mare, ha bisogno di un unico e solo padrone. Una sfida che ricorda il vecchio western con le terre sarde a fare da sfondo. L’arrivo di due figure, spuntate dal nulla e non chiaramente reali, che declamano versi dell’Oreste di Alfieri, adattati alla storia, dà inizio al duello. La morte dei due animali sancisce il potere assoluto degli uomini. L’indomani, al risveglio dei vincitori, in quel piccolo squarcio di terra che è il mondo, regna la pace e la tranquillità. Finalmente sono loro i padroni assoluti.
Ma la storia ci insegna che non sono mai esistiti due padroni, che il potere è un atto solitario, ed è proprio questo il pensiero che invade il cervello di Ciccio ‘o Pazzo: due non è un numero perfetto. “Solo! Bisogna che resti solo! Il mondo è mio!”.
Note di regia
L’idea del cortometraggio è nata dall’esigenza di raccontare la società e la criminalità organizzata immaginando la pièce teatrale del “Calapranzi” di Pinter come un’ispirazione di umanità variopinta e disgregata. Da qui l’esigenza di raccontare sotto forma di cortometraggio la storia di due capi della camorra organizzata, Ciccio “O’ Pazz” e Ciruzzo “Pesce bello” che si ritrovano soli sull’isola dell’Asinara avendo ormai sterminato tutti. L’isola è comunemente abitata da animali, nella fattispecie da asini e cinghiali: Severino l’asinello, capo indiscusso degli asini a Campu Perdu e Piero il cinghiale, capo dei cinghiali a Campo d’oliva. Ciccio e Ciruzzo, ossessionati dalla smania dell’onnipotenza, non sopportano che sull’isola ci possano essere degli altri capi seppur di altre forme di vita. Iniziano così una guerra per dividersi il territorio.
Ingenuamente da bambino pensavo che se avessimo isolato i mafiosi, liberi di agire fra i loro simili, sarebbe finito il potere della malavita. Questa sete di potere è come una malattia: uomini accecati dall’assolutismo, alla continua ricerca di un rivale, qualcuno da sfidare e schiacciare, per dimostrare il proprio dominio sugli altri. Un’ossessione quella di prevaricare, come spinti da una forza invisibile, un sentimento di potere al di là di ogni ragione, che rasenta la degenerazione e la follia. L’idea del corto nasce anche come esperimento di natura sociologica: prendere una coppia di ceffi, tipici di un certo tipo di organizzazione criminale di ambito popolare, dall’indole tirannica e assetati di potere e denaro e lasciarli alla deriva, completamente soli, con un’isola deserta e sperduta a far da padrona, magari in un arido e sterminato deserto. Questo progetto ha suscitato l’interesse dell’attore Ciro Petrone (già in Gomorra di Matteo Garrone) che ha collaborato con me alla sceneggiatura ed anche di Sergio Rubini e Nicola di Pinto, i quali, entusiasti, hanno accettato di partecipare al cortometraggio. Il cortometraggio è stato girato con un cellulare è alle immagini è stato applicato un filtro “fumetto” per esasperarne il concetto di onnipotenza e assurdità e per generare curiosità ed empatia nello spettatore. Spesso il realismo delle immagini video così nitide e di qualità ci disarma, non succede così col cartone animato, che, anche su basi reali, istintivamente genera desiderio di conoscere.
Francesco Di Leva
Francesco Di Leva è nato a Napoli nel 1978. Si diploma in arte drammatica presso una scuola indetta dall’ ETI e il Ministero dei beni e le attività culturali Il filo di Arianna tra i docenti Michele Monetta, Alfonso Santagata, Enzo Toma, Massimiliano Farau, Gigi Gherzi, Enzo Moscato, e tanti altri. Tra i suoi lavori più importanti per il grande schermo ricordiamo: Una vita tranquilla di C. Cupellini; Pater familias di F. Patierno; Vento di terra di V. Marra; Certi bambini dei fratelli Frazzi; Rosa Funzeca di A. Grimaldi, Segui le Ombre di L. Gaudino. In televisione ha recitato in: Il clan dei camorristi, Squadra antimafia, Tutti pazzi per amore, Distretto di polizia. Lavora a teatro con Luca De Filippo, Mario Martone e Francesco Rosi. È stato uno dei protagonisti dell’adattamento teatrale di Gomorra e uno dei protagonisti di Educazione siberiana. È uno dei fondatori del teatro Nest Napoli est Teatro. Nel 2010 viene candidato ai David di Donatello come miglior attore non protagonista, vince il Premio L.A.R.A. come miglior interprete italiano al festival del cinema di Roma e poi il Premio Biraghi alla 68esima edizione della Mostra d’Arte cinematografica di Venezia come miglior rivelazione 2010. Nel 2017 è stato uno dei protagonisti dell’adattamento teatrale del “Sindaco del rione sanità” per la regia di Mario Martone al teatro Nest-Napoli Teatro Est. Prossimamente debutterà alla regia cinematografica con un film ambientato a Napoli.
Terranera
Terranera è una nascente casa di produzione cinematografica diretta da Francesco di Leva (classe 1978) e Adriano Pantaleo (classe 1983), che vantano un’esperienza ventennale nel cinema e nel teatro, avanzando collaborazioni con registi del calibro di Lina Wertmuller, Antonio Frazzi, Claudio Cupellini, Riccardo Milani, Mario Martone, solo per citarne alcuni. Entrambi sono anche i Fondatori del teatro Nest Napoli est Teatro, esperienza dal forte impatto sociale e culturale ormai attiva da oltre 7 anni nella periferia est di Napoli, dove nasce e ha sede anche TERRANERA. E’ proprio questa loro forte radicalizzazione nel territorio e nella città di Napoli che ispira le prime produzioni, con storie e protagonisti che provengono da questi luoghi, indagandoli ed interrogandoli da punti di vista insoliti. Prima produzione è il docufilm Filmstudio Mon Amour diretto da Toni D’Angelo, vincitore del Nastro D’argento.
Filmografia
Filmstudio Mon Amour di Toni D’Angelo (2015, 68 m.) – vincitore del Nastro d’Argento 2015
MalaMènti by Francesco Di Leva (2017, 13 m.) con Parallelo 41 produzioni di Antonella Di Nocera
Sensazioni d’amore di Adriano Pantaleo, con O’GROOVE di Pierpaolo Verga (in post-produzione)
Parallelo 41 produzioni
La cooperativa Parallelo 41 produzioni nasce nel 2002 con l’idea di valorizzare talenti giovani e contenuti indipendenti. La società trova il suo patrimonio fondante nell’esperienza ventennale nella promozione del cinema, dell’educazione e della cultura e fortemente radicata sul territorio operando nel cinema con una visione di realtà e di cultura disseminata. Da qui, proseguendo nell’incontro con autori e professionisti del cinema, in particolare del cinema del reale, e con la costruzione di nuove partnership creative e produttive, si sviluppa il lavoro della cooperativa. Poetica caratterizzante resta il cinema leggero: tecnologie digitali, troupe ridottissime, location di strada, protagonisti e storie della realtà e narrazioni che la interrogano e la raccontano. Numerosi i premi ricevuti dalle opere prodotte da Parallelo 41 produzioni. Parallelo 41 cura anche le rassegne Venezia a Napoli.Il cinema esteso (www.veneziaanapoli.it), Astradoc viaggio nel cinema del reale ed è partner di FILMAP centro di formazione e produzione a Napoli di Arci Movie di cui coordina le produzioni dell’Atelier di cinema del reale.
Filmografia
MalaMènti di Francesco Di Leva (2017, 13 m.) – Selezionato alla Settimana della critica di Venezia 2017
Pagani di Elisa Flaminia Inno (2016, 52 m.) – Selezione Filmmaker Festival 2016 e Cinema du Reel 2017
Il Segreto di Cyop&Kaf (2013, 89 m.) in coproduzione con Quore spinato, Monitor
Menzione Speciale della Giuria TFF 2013 e menzione speciale UCCA
Premio Joris Ivens – Miglior Opera Prima Cinema du reel 2014
Menzione Speciale della Giuria dei giovani Cinema du reel 2014
Primo Premio Festival Terra di Cinema – Tremblay in France 2014
Menzione Speciale della Giuria Premio Casa Rossa Bellaria 2014
Nomination David di Donatello Miglior documentario 2014
Special Jury Prize -1st Fronteira – International Festival of Documentary and Experimental Film
Premio Sarajevo Film Festival
Menzione Special Doc Lisboa
Miglior film Napoli Film Festival 2014
Le cose belle di Agostino Ferrente e Giovanni Piperno (2013, 88 m.)
Primo Premio | VI edizione SalinaDocFest
Miglior documentario italiano 2103 *| Doc/it Professional Award 2013 e premio del pubblico
Riconoscimento speciale | XVIII edizione MedFilm Festival
Prix Azzeddine Meddour pour la premier Oeuvre | Festival Internazionale Cinema Mediterraneo Tétouan
Menzione speciale Concorso Italia Doc | Bellaria Film Festival 2013 Menzione speciale Casa Rossa Doc |
Menzione speciale | Visioni Fuori Raccordo Film Festival 2013
Prix du Jeury Jeune | Annecy Cinéma Italien 2013
Miglior documentario | Festival dei Popoli e delle Religioni 2013
Menzione speciale | Rencontres du Cinéma Italien à Toulouse 2013
Premio Scuole di cinema | Festival del Cinema Italiano di Como 2014
Taormina Film Fest 2014| Premio Cariddi Miglior documentario italiano 2013 e Cariddino d’oro
Nastri d’Argento 2014| riconoscimento speciale
Laceno d’Oro 2014 | Premio alla produzione ad Antonella Di Nocera
Grand Prix Faito doc Festival 2014
Siciliambiente Documentary Film Festival 2014 Premio del pubblico
Premio Speciale “Own Air” Targa “Il Faro”
La seconda natura di Marcello Sannino (2012, 58 m.)
Torino Film Festival 2012 – Menzione Speciale Giuria Di Italiana.Doc
TorinoFilmFestival 2012 – Premio Ucca Venti Città
Territori-Contest 013 Nuovo Cinema Aquila Roma – 1°Premio della Giuria
Corde di Marcello Sannino (2009, 62 m.)
Premio Speciale della Giuria – 28° Bellaria Film Festival -Premio “Casa Rossa Doc” Migliore Documentario
Premio Speciale della Giuria – Italiana Doc – 27° Torino Film Festival
Premio Avanti (Agenzia per la Valorizzazione Autori Nuovi Tutti Italiani) – 27° Torino Film Festival
Menzione Speciale UCCA – 27° Torino Film Festival
Vesuvio Award per la miglior regia – Napoli film festival 2010
Premio Speciale della Giuria Euganea film festival 2010
Premio “Tasca d’Almerita” Migliore Documentario, SalinaDocFest
Menzione Speciale “Obbiettivi sul Lavoro” 2010
Menzione Speciale-Grand Prix du jury pour le meilleur film toutes categories confondues al Festival Terra di Cinema 2011-Tremblay-en-France
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