14 Settembre 2015: No all’emergenza, sì all’Europa dei Popoli

Il 14 settembre 2015 è prevista una riunione ministeriale d’emergenza dell’Unione Europea “per rafforzare la risposta europea” all’esodo di milioni di persone. Una riunione che dovrà prendere in esame i limiti del regolamento di Dublino, la cui inadeguatezza è sotto gli occhi di tutti.
L’iniziativa è lodevole ma destinata a fallire, perché gli intenti ipernazionalistici dei singoli Paesi dell’Unione, in massima parte condizionati da chi cinicamente specula sull’immane tragedia, sono molto più forti della volontà di adottare i complessi provvedimenti in grado di rivelarsi veramente risolutivi. Provvedimenti che rappresentano una grande sfida sul fronte politico e impattano non poco sulla coscienza dei singoli. Dietro ogni azione si cela la qualità di colui che la pone in essere e questa fase storica, purtroppo, richiederebbe ben altri soggetti rispetto a coloro che sono chiamati a fronteggiare eventi di gran lunga superiori alle loro forze.
Solo un’Europa veramente unita potrebbe creare i presupposti per un nuovo ordine mondiale, orientato verso un futuro di pace. Un’impresa ardua perché possibile solo grazie a una spinta dal basso, che faccia recepire bene il messaggio dell’ineludibilità dell’Europa dei Popoli, che deve soppiantare quella dei mercanti, capace solo di produrre immani guasti e di infrangere i sogni dei veri Europeisti.
IL 14 SETTEMBRE 2015, PERTANTO, FACCIAMO SENTIRE LA NOSTRA VOCE. PUBBLICHIAMO NEI NOSTRI SOCIAL L’IMMAGINE SCELTA COMPE COPERTINA DI QUESTO ARTICOLO E CIASCUNO SCRIVA IL PROPRIO MESSAGGIO AI GOVERNANTI DELL’EUROPA UNITA.
Non servono né insulti né risentimenti. I parlamenti nazionali e i governi che li rappresentano sono speculari alla società civile che ha conferito loro il potere. Siamo noi i primi responsabili delle nostre sventure, con continue scelte politiche dissennate.
Incominciamo a cambiare noi, pertanto, cercando soprattutto di “migliorarci” e poi, come un uragano capace di travolgere ogni cosa, potremo determinare la svolta necessaria per la realizzazione del grande sogno: GLI STATI UNITI D’EUROPA.
Se ne saremo capaci, potremo essere fieri di noi stessi e avremo assicurato un futuro migliore ai nostri figli e nipoti. Se continueremo a nutrirci del male che quotidianamente ci atterrisce, potremo solo recitare il mea culpa per il progressivo ingigantirsi di scenari apocalittici.

 

GALVANOR DA CAMELOT (LINO LAVORGNA)

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