Brusciano Successo Presentazione L’Ala del silenzio di Giuseppe Vacca

IESUS

Istituto Europeo di Scienze Umane e Sociali – Brusciano NA

Brusciano: “L’Ala del Silenzio” il libro di poesie di Giuseppe Vacca è stato presentato con successo presso il Mondadori Point.

(Scritto da Antonio Castaldo)

A Brusciano, domenica scorsa, 27 ottobre 2019, si è tenuto con successo un coinvolgente evento culturale con al centro la promozione letteraria della raccolta di poesie “L’Ala del silenzio” del bruscianese, Giuseppe Vacca.

Quest’opera pubblicata per le Edizioni Melagrana 2019 è stata presentata da responsabile editoriale, Giovanni Passariello, con il sociologo e giornalista, Antonio Castaldo, presente l’autore e la folta partecipazione di pubblico, presso il Mondadori Point di Giuseppe Pellegrino, dove in platea vi erano il Sindaco di Brusciano, Avv. Giuseppe Montanile con al consorte Monica Scognamiglio e la Consigliera Comunale Rina Onofrietto. Erano presenti per l’Associazione Melagrana, il Presidente, Roberto Malinconico, con Luigi Bove, Donata De Lucia ed Enzo Passariello; per le Edizioni Melagrana, insieme a Giovanni Passariello vi era Enza Savino. Del mondo della scuola erano presenti l’ex docente Franco Russo e la francesista Mena Vaia, che ha anche letto alcune poesie e dato un contributo alla riflessione. Del mondo dell’associazionismo, delle professioni e della cooperazione e dell’arte, vi erano Mattia Montanile, ex Segretario della Camera del lavoro e leader della Fiom di Pomigliano d’Arco; il Medico Chirurgo, Antonio Cerciello, il cooperante Peppe Rea, il rapper Domenico Modola, Mimmo Taki.

Il curatore dell’editing, Giovanni Passariello, ha accennato alle problematiche del sistema editoriale italiano, ha vantato orgogliosamente le positive energie che alimentano le attività della Melagrana, e sottolineato il potere di trasformazione della letteratura sul lettore, cittadino ed essere umano.

Il sociologo e giornalista Antonio Castaldo nella potenza metaforica dei versi di Giuseppe Vacca, e precisamente nella lirica “Sarajevo”, coglie l’analogon della tragica attualità storica di “Serê Kaniyê”, in arabo Ras al-Ayn, perché nel 1977 con decreto si vietarono tutti i nomi di luogo non arabi, con l’intento di ripulire la Siria dalla storia curda. Mentre sono recenti le operazioni militari sul confine siriano messe in campo dalla Turchia contro i kurdi, dopo il ritiro degli Stati Uniti d’America deciso da Trump. Il Kurdistan non esiste, ma si estende su oltre 400.000 chilometri quadrati, in un regione occupata da 40 milioni di individui con un antico patrimonio culturale e una propria lingua. C’è nella storia del Novecento una promessa non mantenuta, da 100 anni dalla Società delle Nazioni e dal Presidente USA Wilson, quella della concessione di uno Stato autonomo nell’altopiano del Kurdistan. Dal 1920, tradimento di Sèvres, i kurdi hanno iniziato la battaglia per un proprio Stato.

Oggi, Sarajevo e Serê Kaniyê, hanno una loro tragica fungibilità nel voler intitolare, leggere e significare questi versi: “Sembra che dormi/la città nella valle./Di un sonno di morte./Quanti Pilati,/Cristo Gesù,/Quanti Pilati./E sangue per le strade” [Sarajevo, L’Ala del Silenzio, di Giuseppe Vacca, Edizione Melagrana, pag. 31].

Come nelle immagini per IESUS Istituto Europeo di Scienze Umane, riprese da Giuseppe Rea e montate da Giuseppe Pio Di Falco nella collaborazione con Antonio Castaldo, postate all’indirizzo https://www.youtube.com/watch?v=lCxM9E_FFs .

«E’ stata una bellissima occasione, per me emozionante -ha dichiarato Giuseppe Vacca-, per far conoscere il mio lavoro anche nella mia Brusciano e la numerosa presenza di persone mi ha reso ancora più convinto della fame di cultura che è presente nella nostra società. Sono altresì soddisfatto, perché ho potuto constatare che le mie poesie sono state lo stimolo per una vivace discussione culturale, in cui ognuno poteva trovare uno o più riferimenti, collegamenti con l’attualità e ambiti culturali diversi. Questo è quello che ho sempre pensato: la poesia una volta scritta, una volta data al pubblico, non è più di proprietà del poeta, diventa opera in cui ognuno può riconoscersi, trovare significati anche diversi da quelli che lo scrittore aveva pensato. Se questo succede, vuol dire che la poesia, come l’’arte in generale, ha raggiunto il suo scopo, che è quello di emozionare, suscitare pensieri nuovi, ispirare un confronto costruttivo tra persone. Alla luce di quanto ho detto vorrei ringraziare il relatore, il sociologo Antonio Castaldo, per la bellissima presentazione di cui mi ha onorato, di cui ho apprezzato i collegamenti tra gli ambiti culturali più disparati, la prof.ssa Mena Vaia, che ha letto alcune mie poesie, donandomi le sue preziose riflessioni, e il coordinatore delle Edizioni Melagrana Giovanni Passariello, anche lui relatore, per lo stimolo e la vicinanza che mi ha dimostrato durante la pubblicazione del libro».

Tutti i proventi di questo libro saranno devoluti all’Associazione Melagrana per le sue opere sociali, tra cui il progetto, particolarmente caro a Giuseppe Vacca, “DiversABILE”, un centro per l’accoglienza e il sostegno di ragazzi con disabilità cognitive, come l’autismo, con l’Associazione Melagrana e la Coop. Sociale Koiné.

IESUS – Istituto Europeo di Scienze Umane e Sociali – Brusciano NA- 

 ANTONIO CASTALDO

 

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