A Brienza il B&B “La Voce del Fiume” racconta di un’ospitalità antica fatta con Amore

La “Voce del Fiume”  è un progetto d’amore nato dal sogno della titolare,  Rocchina Adobbato, oggi divenuto realtà. E’ un’impresa al femminile,  infatti il progetto viene portato avanti con il contributo della figlia Elvira studentessa universitaria di Scienze del turismo. E’ lei che ha scelto il nome del B&B e delle camere e ha contribuito a creare lo stile architettonico della dimora, nel rispetto del recupero conservativo e dei vincoli della Soprintendenza.

L’ossigeno del progetto è l’entusiasmo e l’amore per l’ospitalità “innata”  della  titolare che proviene da una famiglia numerosa e di umili origini,  padre panettiere, mamma casalinga, terza di cinque figlie, la sua casa era la “casa della condivisione”, sempre aperta ad amici e parenti. Dice Rocchina: “All’ora dei pasti c’era sempre qualcuno che si aggiungeva a tavola e si condivideva con gioia e amore. Dalla mamma e dalla nonna ho imparato l’arte del fare in casa, come  le ricette dei dolci fatti in casa, dei biscotti, dello yogurt, delle confetture”. Il B&B “La Voce del fiume” è un luogo dove si scopre il valore delle relazioni,  la titolare prepara e serve personalmente la colazione, con ingredienti  biologici, a Km zero,  con  prodotti che è possibile apprezzare durante la variegata bio-colazione e  negli aperitivi di benvenuto. Rocchina Adobbato parla con gli ospiti,  organizza itinerari, suggerisce e prenota ristoranti, facilita gli accessi ai luoghi da visitare fornendo loro i ticket che evitano file e lunghe attese. Rocchina è  sempre disponibile a seguire e ad accompagnare gli ospiti alla scoperta del territorio. La struttura è ubicata in  posizione strategica, non lontana dai grandi attrattori culturali. Vengono anche  effettuati laboratori esperienziali : della pasta fatta a mano, delle confetture, dei dolci tipici, delle conserve e speciali degustazioni di formaggi, salumi  e di altri prodotti tipici locali. Questo il messaggio ecologista del B&B: rispetto della natura e dell’ambiente ,  bike  elettriche a servizio degli ospiti, sapone artigianale a base di olio di olive nella linea di cortesia. Al bed & breakfast “La Voce del Fiume”, che fa parte  del circuito Legambiente turismo, Ecobnb,  il biologico rappresenta una scelta chiara di identità e di stile di vita: il concetto di biologico è associato al cibo e ai prodotti enogastronomici, ma anche ai materiali edili. L’utilizzo di pietra locale, calce e vernici ecologiche si sposa con la volontà di rispettare il più possibile la natura, di offrire agli ospiti ambienti ecosostenibili  e quindi di essere in perfetta sintonia con il paesaggio lucano circostante. Il riutilizzo in modo originale di materiali e vecchi oggetti destinati ad altri utilizzi,  per creare elementi di arredo, è anch’esso parte integrante del progetto: vecchi piatti di porcellana trasformati in originali lampadari, scalette di legno di castagno in  pratici appendiabiti, vecchi tavolieri dove un tempo si impastava la pasta sono diventati scrivanie per le originalissime camere. Nel contempo sono stati recuperati e riportate al loro originale splendore le antiche travi di duecento anni fa, la vecchia carta da parati, i vecchi pavimenti in tavolaccio o cotto, i vecchi infissi con scuretti e ferramenta originale. Travi e mattoni lasciati a vista, porte e finestre di legno restaurate e riportate all’antico splendore: tutto è stato fatto nel rispetto del contesto edilizio originario. Si può dire che ogni mobile e ogni complemento d’arredo è un pezzo unico, frutto del lavoro e della maestria degli artigiani del ferro battuto e del legno del territorio e di artisti locali che si sono prestati a creare per il bed & breakfast piccole opere d’arte. Travi e mattoni lasciati a vista, porte e finestre di legno restaurate e riportate all’antico splendore: tutto è stato fatto nel rispetto del contesto edilizio originario. Biologico è anche il sapone all’olio di oliva della linea di cortesia del bed & breakfast, parte integrante della linea cosmetica naturale a marchio “LAVOCE DEL FIUME” che utilizza i principi attivi dell’olio di oliva del territorio.

Queste le caratteristiche che  rendono unico il B&B “La Voce del Fiume”: la cultura dell’ospitalità e il calore dell’accoglienza; l’attenzione e la cura degli ospiti dall’arrivo alla partenza; un viaggio sensoriale fuori dal tempo; un luogo per conoscere la cultura lucana;  un luogo dove si vivono esperienze polisensorilai e si trasmettono tradizioni e valori antichi.

H di P

 

 

 

Notizie su Brienze

È tra i pochi paesi della Basilicata che ha conservato la sua struttura architettonica di borgo medioevale.avente per fulcro naturale il Castello Caracciolo, posto alla sommità di un colle sui pendii del quale si avviluppano e si divincolano in una miriade di prospettive fasci concentrici di case, abbarbicati precariamente alla roccia scoscesa. Alla fine di via Mario Pagano, dove anticamente era situata una delle porte di accesso, si inerpicano sul poggio due stradine, quella di Santa Maria a sinistra e di San Michele dei Greci a destra.

Caracciolo, con alterne vicende, rimasero proprietari del feudo e del castello fino al 1857, anno in cui l’ultima esponente della famiglia, Maria Giulia, lo lasciò in eredità al nipote Luigi Barracco.

Iniziò da questo momento la lenta decadenza del maniero; infatti, alla morte del Barracco, il feudo passò a vari feudatari e amministratori che si disfecero, con una serie di vendite, dei beni rustici lasciando in completo abbandono il castello (fortemente danneggiato dal sisma del 1857). L’ultimo proprietario, il De Luca, lo donò, infine, a Francesco Mastroberti, il quale cominciò a vendere quanto di vendibile rimaneva nell’antica costruzione per mantenere i suoi 18 figli in un paese che non aveva ormai più niente altro da offrire.

Chiesa dell’Annunziata

Chiesa Madre di Santa Maria Assunta

Chiesa di San Michele dei Greci
Chiesa del S.S. Crocifisso

ra i primi piatti si consiglia la pasta fatta in casa: fusilli, orecchiette, cavatelli, ravioli, sigarette, lagane, insaporiti, secondo la tradizione con sughi alla carne e una spruzzata di ricotta salata.

Particolarmente gustose sono le minestre di verdure e legumi di produzione locale.

I secondi: squisite e genuine carni di agnello, capretto, coniglio, vitello, maiale. Di grande pregio e qualità è la selvaggina cacciata nei lussureggianti boschi burgentini, in special modo cinghiali, lepri e cacciagione da penna (quaglie e beccacce).

Nei due ruscelli che attraversano il comune di Brienza (torrente Fiumicello e torrente Pergola), assai apprezzata è la pesca di trote e baffi.

Ottimi i funghi: dal pregiato Porcino e Mazze di Tamburo, passando per ricercatissimi Ovuli e i gustosi Prataioli, fino ad arrivare al Cardare

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