Agenda settimanale dal 31 ottobre al 6 novembre 2016 in Campania, programmata dal Teatro Pubblico Campano
Teatro Garibaldi di Santa Maria Capua Vetere
Info 0823799612
Inaugurazione stagione teatrale 2016/2017
Venerdì 4 novembre 2016, ore 21.00
Ente Teatro Cronaca Vesuvioteatro
presenta
Isa Danieli
in
Serata d’amore
omaggio ad Annibale Ruccello
di Manlio Santanelli e Isa Danieli
su testi di Annibale Ruccello
costumi di Annalisa Giacci
musiche Carlo De Nonno
regia Manlio Santanelli
“Serata d’amore è l’omaggio devoto e accorato ad Annibale Ruccello da parte di Isa Danieli e Manlio Santanelli. Un percorso alla rovescia: dall’ultima sua commedia alla prima, come a risalire un fiume. Un fiume che porta al centro di un continente o di un pianeta. Un viaggio fno al nocciolo duro fino al cuore. Un cuore di tenebra, se non lo rischiarassero i lampi di un’ironia così mediterranea”.
L’opera di un commediografo di qualità mal si presta ad essere ricondotta, anche soltanto in sede di interpretazione, ad un unico concetto generale che possa valere per ogni testo di cui quell’opera si compone. Ricondurre, in tal caso, equivarrebbe a ridurre.
Ciò vale ancora di più se riferito all’intera produzione di Annibale Ruccello che, per l’indubbia capacità che egli possiede di raccogliere dalle silenziose esplosioni del quotidiano la più piccola scheggia, il minimo frammento che ne rievochi con struggente amarezza la perduta integrità, si sottrae ostinatamente all’uso di singole chiavi di lettura.
E tuttavia, leggendo e rileggendo le commedie di Ruccello in vista della messa in scena di questa “Serata d’amore”, ci siamo imbattuti di continuo in un tema che, seppure in forma sempre diversa, ricorre con ossessiva puntualità: la solitudine.
Ma la solitudine che aleggia nelle atmosfere teatrali di Ruccello, e le inchioda ad un panorama di spietata attualità anche quando, come in “Ferdinando”, l’azione è suggestivamente posta lontano nel tempo, è di una qualità del tutto speciale;
o, meglio, speciale è la circostanza in cui i suoi per personaggi contraggono un simile malessere. Perché, a ben riflettere, quella solitudine è sempre vincolata all’amore attraverso un preciso nesso di causalità. È, in breve, il prezzo che deve pagare chi ama o anche chi soltanto dispone ad amare.
E non potrebbe essere diversamente. La civiltà in cui viviamo, e che il teatro di Ruccello ci restituisce in tutte le sue contraddizioni, sembra favorire l’amore (si pensi al caso limite della pubblicità, che spudoratamente lo reclamizza come uno dei rami più proficui della produzione e del consumo); ma in realtà è ferocemente erotofobica, penalizza amore e amanti a tutti i livelli: nega nei fatti quello che pure non perde occasione di esaltare a parole.
Resta la solitudine, ultima “spes” o meglio ultima disperazione. E così una “Serata d’amore” automaticamente diviene una “serata di solitudine”.
A questo punto, però, dobbiamo registrare il verificarsi di un piccolo ma significativo miracolo: l’impiego della Danieli come attrice solista si rivela non soltanto una scelta produttiva, ma anche un’inquietante soluzione stilistica.
Il suo folle monologare, il suo ansimante dialogare con interlocutori invisibili, normale conseguenza del suo stare in scena da sola alla fine sembra insinuare che tutto il teatro di Ruccello possa essere letto come una ricca galleria di personaggi che parlano ai fantasmi, che si muovono in mezzo ai fantasmi.
L’opera di un commediografo di qualità, abbiamo detto, mal si presta ad essere ricondotta a singoli concetti generali. Ma peggio ancora si presta ad essere esplorata, ad essere penetrata nel suo mistero di fondo. Se con questo spettacolo ci siamo appena accostati a quel mistero, se soltanto lo abbiamo sforato, possiamo dire con soddisfazione che ne è valsa la pena.
Isa Danieli, Manlio Santanelli
Teatro Gloria di Pomigliano D’Arco
Info 0818843409
Inaugurazione stagione teatrale 2016/2017
Sabato 5 novembre 2016, ore 20.45
Ente Teatro Cronaca Vesuvioteatro
presenta
Lina Sastri in
Mi chiamo Lina Sastri
…appunti di viaggio
Biografia in musica
idea scenica e disegno luci Alessandro Kokocinski, direzione musicale Adriano Pennino
ottimizzazione grafica Stefano Labellarte
drammaturgia e regia Lina Sastri
Il titolo trae spunto dalla risposta che l’amata artista partenopea è costretta a dare a chi, ancora oggi, le chiede come si chiama, ricordando di lei la voce e il volto ma non il nome.
Dopo un’intensa stagione dedicata alla prosa, Lina Sastri torna felicemente alla musica. Con lei 5 musicisti che da sempre la accompagnano nel suo viaggio musicale. La musica è quella della sua terra, Napoli vecchia e nuova, cantata alla sua maniera, a volte con un solo strumento, a volte con una festa di suoni seguendo l’essenza interpretativa che il testo e le note – insieme allo spazio del tempo e del luogo in cui le esegue – le suggeriscono. Parole di brani, o stralci di testi teatrali rappresentati, racconti di vita e di incontri ordinari e straordinari della sua vita artistica. Le poesie che tanto ama e citazioni da poeti che le sono cari o dalla sua stessa scrittura. Il tutto si intreccia alla musica in un abbraccio d’amore sincero. Un racconto musicale sul filo delle emozioni, della bellezza e dell’arte che, in Napoli, trova ispirazione e complemento.
Teatro Nuovo di Salerno
info 089220886
Sabato 5, ore 21.00, e domenica 6 ottobre 2016, ore 18.30
Enzo Varone e Gennaro Morrone in
Menecmi
commedia comico-musicale da Plauto
adattamento in chiave moderna di Fabio Pisano
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