Anche Zaniolo e Zichichi a messa dal Papa, e il Pontefice gli regala una Bibbia autografata

Nella basilica di San Pietro la celebrazione in occasione della prima

di FABIO BERETTA

Città del Vaticano – “Leggiamo quotidianamente qualche versetto della Bibbia. Cominciamo dal Vangelo: teniamolo aperto sul comodino di casa, portiamolo in tasca con noi o nella borsa, visualizziamolo sul cellulare, lasciamo che ogni giorno ci ispiri. Scopriremo che Dio ci è vicino, che illumina le nostre tenebre e che con amore conduce al largo la nostra vita”.

Nella basilica di San Pietro, Papa Francesco presiede la Santa Messa in occasione della prima “Domenica della Parola di Dio”, ricorrenza istituita dallo stesso Bergoglio appena poche settimane fa con la lettera apostolica “Aperuit illis”. (leggi qui).

Partecipano alla celebrazione anche lo scienziato Antonino Zichichi e il calciatore della As Roma Nicolò Zaniolo. Sono tra le 40 persone, scelte in rappresentanza di varie categorie, che ricevono alla fine della celebrazione, una Bibbia autografata dal Papa. E’ il gesto simbolico scelto per questa prima Domenica della Parola di Dio.

“Leggiamo il Vangelo ovunque”

Nella sua omelia, incentrata proprio sul ruolo che ha la Parola di Dio nella vita dei cristiani, il Pontefice ricorda che “Dio non ha preso la nostra condizione umana per senso di responsabilità, ma per amore. Per amore ha preso la nostra umanità, perché si prende quello che si ama. E Dio ha preso la nostra umanità perché ci ama e gratuitamente ci vuole dare quella salvezza che da soli non possiamo darci”.

La Parola, aggiunge, “ci consola e incoraggia”, e “allo stesso tempo provoca la conversione, ci scuote, ci libera dalla paralisi dell’egoismo. Perché la sua Parola ha questo potere: di cambiare la vita, di far passare dall’oscurità alla luce”.

Quella di Dio, prosegue, è una Parola “che salva” e di conseguenza “non va in cerca di luoghi preservati, sterilizzati, sicuri. Viene nelle nostre complessità, nelle nostre oscurità. Oggi come allora Dio desidera visitare quei luoghi dove pensiamo che Egli non arrivi”.

“Quante volte siamo invece noi a chiudere la porta, preferendo tener nascoste le nostre confusioni, le nostre opacità e doppiezze. Le sigilliamo dentro di noi, mentre andiamo dal Signore con qualche preghiera formale, stando attenti che la sua verità non ci scuota dentro. E questa è un’ipocrisia nascosta.

Infine, il Papa invita tutti i credenti a fare “spazio dentro di noi alla Parola di Dio! Leggiamo quotidianamente qualche versetto della Bibbia”. “Cominciamo dal Vangelo: teniamolo aperto sul comodino di casa, portiamolo in tasca con noi o nella borsa, visualizziamolo sul cellulare, lasciamo che ogni giorno ci ispiri. Scopriremo che Dio ci è vicino, che illumina le nostre tenebre e che con amore conduce al largo la nostra vita”, conclude il Pontefice.

Al termine della celebrazione, anche i fedeli presenti i basilica hanno ricevuto un’edizione speciale della Bibbia.

(Il Faro online)

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