Attestato di stima da parte Aifvs-Aufv per onorevoli coinvolti in Sicurezza Stradale

ROMA. In una nota stampa ufficiale, l’Associazione Familiari Vittime della Strada (AIFVS) e l’Associazione Unitaria familiari e vittime Onlus (AUFV) rendono nota tutta la loro stima per l’operato di alcuni esponenti governativi in relazione al tortuoso tema della sicurezza stradale.

 

“In questa legislatura – si legge – sono state fatte cose importanti per la sicurezza stradale, ma altre devono essere ancora fatte. 

 

Attualmente, i partiti stanno discutendo i candidati da presentare alle prossime elezioni; speriamo ci siano parlamentari attenti e disponibili a sostenere leggi che portino maggiore sicurezza sulle nostre strade.

 

Per queste ragioni – dicono le due realtà nazionali -, come associazioni di vittime della strada, chiediamo al PD e al suo segretario, Matteo Renzi, di ricandidare alcuni parlamentari che si sono impegnati molto per l’approvazione della legge sull’omicidio stradale e per l’istituzione della giornata in ricordo delle vittime della strada. Ci riferiamo a Giuseppe Luigi Cucca, Paolo Gandolfi, Alessia Morani, Alessia Rotta e Stefano Esposito.

 

Le nostre associazioni non sono impegnate politicamente, nèdesiderano schierarsi da nessuna parte, avendo da sempre contatti proficui con tutte le forze politiche, senza distinzioni. Ci siamo sempre mostrati equilibrati ed equidistanti. Tuttavia, nel caso degli onorevoli appena citati, ci sentiamo di esprimere un augurio affinché gli stessi possano trovare posto nelle liste di futura formazione perché l’Italia ha bisogno di persone capaci e vicine al territorio. Insomma, l’Italia ha bisogno di persone come loro che si sono dimostrate attente, in passato, alle esigenze di noi vittime ed alla protezione del cittadino in generale.

 

C’è ancora molto da fare; il codice della strada, per esempio, non può più essere rimandato. Ci auguriamo – concludono – che all’interno del programma elettorale possano essere inseriti questi importanti temi per la sicurezza di tutti noi”.

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