Biodigestore a Ponteselice, Circolo PD Caserta spiega le ragioni dell’installazione, smentiti tutti i sindaci

SAN NICOLA LA STRADA – Nella vicenda relativa alla ventilata costruzione di un impianto di trattamento dei rifiuti in località Ponteselice avevamo sempre denunziato la totale assenza del Circolo del Partito Democratico di Caserta, il quale, nonostante i quotidiani attacchi da parte dei Sindaci della conurbazione casertana, dell’associazionismo, degli ambientalisti, dei partiti politici, sinora non aveva mai fatto sentire la propria “voce” in merito. Ieri, giovedì 18 maggio 2017, è arrivata la nota del Circolo cittadino di Caserta del PD ed è una “bomba” che, in sostanza, smentisce soprattutto i Sindaci di San Nicola la Strada, Vito Marotta, di Casagiove, Roberto Corsale, e di San Marco Evangelista, Gabriele Cicala, tutti esponenti “Democratici” del partito di Renzi. Nel lungo comunicato stampa sono state “smontate”, una ad una, tutte le eccezioni che i predetti Sindaci portavano avanti. Era, infatti, stato sottolineato che la struttura sarebbe stata a poche decine di metri, in linea d’aria, con la Reggia di Caserta, invece, nel testo del Circolo PD di Caserta è chiaramente scritto che: “……L’impianto la cui costruzione è in fase di progettazione sorgerebbe a non meno di 1000 metri dalla Reggia di Caserta…..”. Inoltre, i contrari all’impianto sottolineavano che ci sarebbe stato un passaggio quotidiano di decine e decine di automezzi che avrebbero compromesso la viabilità territoriale nonché il predetto impianto avrebbe recato danni alla stessa immagine della Reggia di Caserta proprio ora che è in atto un nuovo “rinascimento culturale” del sito reale. Niente di tutto questo ha scritto il circolo del PD, secondo il quale: “….Per quanto riguarda l’impatto sul traffico della zona, è opportuno ricordare che un impianto come quello di cui si è ipotizzata la costruzione (40.000 tonnellate l’anno), può lavorare non più di 100 tonnellate di rifiuti al giorno. Ne consegue che l’innumerevole quantitativo di tir di cui parlano alcuni, si riduce, nella realtà dei fatti, all’esiguo numero di 5/6 camion al giorno.  Inoltre, in che modo il passaggio di camion da Caserta, e comuni limitrofi, diretti a siti di stoccaggio, spesso anche fuori provincia, è meno dannoso rispetto a un ipotetico passaggio dai comuni della conurbazione a Ponteselice?….”. Lo stesso comunicato smonta anche le rimostranze di quanti denunciavano che un impianto simile avrebbe avuto effluvi maleodoranti nell’aria. Infatti, anche su questo punto è stato fatto chiarezza: “…..Per quanto riguarda le emissioni olfattive riteniamo che sia importante uscire da questa atmosfera di sospetto che pervade qualunque tipo di iniziativa in Terra di Lavoro e a Caserta. Ci teniamo a ricordare che per questo progetto la regione Campania ha intenzione di stanziare 26,5 milioni di euro, una cifra senza precedenti. Secondo gli esperti dell’ente scelto per la progettazione dell’impianto, il dipartimento di Scienze Ambientali dell’Università della Campania Luigi Vanvitelli, una tale cifra consentirebbe di costruire un impianto che utilizzerà le tecnologie mondiali più avanzate. In tutta l’Italia non si trovano impianti di tale portata, gli unici comparabili sono alcuni impianti del Nord Europa…..”. E lo ha fatto anche sotto l’aspetto meramente tecnico: “……Il biodigestore lavorerebbe a ciclo continuo, dunque 365 giorni l’anno, 24 ore su 24, in ambiente altamente umido. Questo diminuisce la produzione di emissioni olfattive, in quanto queste ultime sono causate proprio dalla macerazione. Un impianto in continuo movimento, invece, elimina il fenomeno della macerazione, riuscendo quindi a tagliare drasticamente gli odori. I camion che si recano nello stabilimento entrano in ambienti stagni, e prima di fuoriuscirne vengono igienizzati e puliti. L’aria che fuoriesce dalle camere stagne dell’impianto, prima di essere immessa nell’ambiente circostante, è aspirata, ionizzata e filtrata più volte. I moderni biodigestori si avvalgono delle più moderne tecnologie e sono in grado di minimizzare gli impatti sull’ambiente e sul territorio rendendolo compatibile e rispettoso del luogo che lo ospita…..”. Ma la chicca, “la ciliegina sulla torta, avvelenata”, che il Circolo di Caserta del PD lancia in maniera non tanto “criptica” è quando scrive: “……L’impianto di cui auspichiamo, come Partito, la realizzazione non è né inquinante né pericoloso, ma un’opportunità per il territorio di chiudere il ciclo dei rifiuti e di chiuderla con i “ricatti” di quei pochi, che per motivazioni diverse, sanno solo essere i professionisti dell’oscurantismo e della paura……”. A chi si riferisce il Circolo PD di Caserta quando parla di “professionisti dell’oscurantismo e della Paura”, capaci di perpetrare “ricatti”?.

Nunzio De Pinto

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