Borgo Appio-Grazzanise festa agricoltura

‘Se siamo ciò che siamo lo dobbiamo a chi prima di noi ha vissuto e lavorato qui’. In una sola frase il senso della ‘Festa dell’agricoltura’ che i ragazzi dell’associazione ‘Borgo Attivo’ ribadiscono alla presentazione dell’evento presentato alla Reggia nel Salone degli Specchi alla presenza della Commissaria Provinciale dell’EPT, dott.ssa Ranucci. Un evento ‘creato e fortemente voluto allo scopo di valorizzare il proprio territorio e di trasmettere alle generazioni future le antiche pratiche agricole evitando che vadano perdute’ ed emblematico è che a parlare in questi termini, a lanciare il testimone alle generazioni future, siano proprio i giovani abitanti del Borgo Rurale Appio, convinti di dover custodire le memorie tramandate dagli avi ai loro genitori. Sono giovani, studenti e neo professionisti, amanti del territorio in cui sono cresciuti e dove vivono, e da dove non vogliono andar via: Pasquale, Dario e Bartolo Di Nardo; Nicola Picardi; Giuseppe Conte; Antimo D’Agostino. Con le loro idee, con la loro determinazione, con la forza del loro entusiasmo, hanno organizzato la terza edizione della ‘Festa dell’agricoltura’, un appuntamento che ha riempito la piazza del Borgo con migliaia di presenze e puntano su questo, sulle tantissime presenze, facendo leva sul richiamo della ‘festa’ per promuovere il territorio, le tradizioni, il patrimonio culturale: un trampolino per rilanciarlo e valorizzarlo soprattutto sotto l’aspetto turistico. Un sogno che si sta concretizzando grazie alla collaborazione degli abitanti del Borgo, che non hanno mai lasciato soli i giovani che credono nella collaborazione con i meno giovani perché ‘Senza chi ha qualche anno in più non si va da nessuna parte’, convinti che ‘le cose cambiano, se cambiamo noi’. Loro, da soli, stanno portando avanti questo progetto da tre anni e non intendono mollare; al loro fianco gli sponsor, la Chiesa che da subito ha avuto fiducia in loro e nella bontà del progetto, la Coldiretti, la Regione Campania e la dott.ssa Ranucci che ha esternato sentimenti di stima e di approvazione spronandoli ad andare avanti, garantendo la sua presenza all’evento e rassicurandoli sulla sua vicinanza perché la determinazione con cui sperano di promuovere il territorio è sincera e può produrre frutti e Ranucci lo ha percepito. In questi tre anni si è dato spazio all’aspetto ‘storico’ del lavoro dei campi, dall’anno prossimo si parlerà di ‘agricoltura innovativa’ perché occorre il salto di qualità, è necessario ‘crescere’; bisogna ‘interpretare l’agricoltura  come possibilità di sbocco economico, puntando sul suo sviluppo e sul turismo’ ed il Borgo merita di essere conosciuto rivalutato ed amato. ‘Caserta non è solo la Reggia, ha detto Ranucci, bisogna stare accanto ai giovani che devono rimanere sul territorio, far conoscere la storia e le tradizioni, ridare dignità al territorio’. Il 23 ed il 24 Luglio, due giorni per conoscere il Borgo ed apprezzare l’ospitalità dei suoi abitanti, rivivere la festa della trebbiatura con macchine d’epoca, gustare i sapori di una volta, assistere alla filatura della mozzarella, trascorrere insieme due serate di divertimento all’insegna di ritmi locali con artisti di rilievo, come Luca Rossi, e giovani emergenti comunque legati alla tradizione, come i bottari di ‘A cumpagnij e na vota.

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