Brillante operazione condotta dalla Compagnia Carabinieri di Napoli Poggioreale “Nucleo Operativo” in collaborazione con le Guardie Zoofile dell’E.M.P.A.

E.M.P.A.
ENTE MEDITERRANEO PROTEZIONE ANIMALI
Croce d’oro
SEZIONE DI NAPOLI

NAPOLI – Ennesima e brillante operazione atta al contrasto del bracconaggio in Campania specialmente per i reati di uccellagione, pratica che continua a essere un’attività illecita e redditizia, forse anche alimentata dalla crisi che nel nostro paese regna sovrana, specialmente nella nostra regione. Puntuale ed efficace, però è stata l’opera di contrasto e repressione svolta dai Carabinieri, e Guardie Giurate zoofile Dell’ E.M.P.A. (Ente Mediterraneo Protezione Animali). Dopo alcune segnalazione prevenute alla Compagnia Carabinieri di Napoli Poggioreale Nucleo Operativo, sono intervenuti in collaborazione con le Guardie nei giorni scorsi per verificare quanto stesse accadendo. E’ partita un’indagine che è stata particolarmente lunga ed articolata con numerosi appostamenti notturni.
Intervenuti in aperta campagna il soggetto e caduto nelle maglie dei Carabinieri e Guardie, è stato trovato in Napoi Via Vicinale Ravioncello è colto in flagranza di reato mentre esercitava attività di uccellagione avendo impiantato in zona delle reti di cattura, e un Fonofil (Richiamo elettroacustico, assolutamente vietato) che riproduceva il canto del Tordo Tassello, naturalmente le pratiche e le installazioni del tutto illecite. Approfittava così proprio il passo migratorio autunnale degli animali. Il bracconiere al momento del blitz era alle prese con un merlo, impigliato in una delle reti da lui installate. Il soggetto fermato era già noto per fatti analoghi, e per tale motivo un’ennesima denuncia per uccellagione si è aggiunta al suo lungo curriculum, denuncia per violazione delle norme in materia di protezione della fauna selvatica e per uccellagione. Il Fonofil usato che riproducendo appunto il canto del tordo sassello, attirava nella rete non solo il tordo che in questi periodi è in pieno periodo migratorio per l’autunno, ma attirava qualsiasi animale che viaggiava nella notte per spostarsi in luoghi più adatti, con questa tecnica spiegano le Guardie, avviene un vero e proprio massacro di avifauna selvatica, basta pensare che la mattina, visto che tale rete viene attivata di notte, si trovano molti uccelli morti o quasi in fin di vita che oramai non riescono più a sopravvivere, proprio a causa alla cattura.
Durante il controllo i Carabinieri e le Guardie hanno rinvenuto anche un’esemplare di avifauna protetta della specie Frosone famiglia dei fringillidi, altamente protetto, facente parte nella convenzione di Berna” del 19 settembre 1979, gli animali trovati vivi e in condizioni idonee sono stati liberati ai sensi del art 28 legge 157/92, per tale motivo quest’altro reato si aggiunto ai primi.
La pratica vietata dell’uccellagione come spiegato prima continua a essere una piaga e molto attiva sul territorio di Napoli e provincia; per questo motivo le guardie zoofile E.M.P.A. in collaborazione con le forze del ordine avvieranno numerosi controlli con pattugliamenti continui sul tutto il territorio.

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