Buon Giovedì

Buongiorno amici, come tutte le mattine vi propongo con piacere un’opera d’arte. Questa mattina ancora un’artista del cubismo, Marcel Duchamp e la sua opera “Il cespuglio”.

Marcel Duchamp nasce a Blainville-Crevon in 28 luglio 1877.

Rispettivamente nel 1875 e nel 1876 erano nati i due fratelli che diventeranno artisti riconosciuti: Gaston (che prenderà poi il nome di Jacques Villon) e Raymond.

Marcel inizia a dipingere prestissimo (a 14 anni) e già nel 1909 espone sui lavori al Salon des Independants e al Salon d’Automne. In quello stesso anno conosce Francis Picabia, che diventerà uno dei suoi più grandi amici.
Al 1911 risalgono importanti opere come Macinino da caffè, che nello studio della meccanica interna preannuncia opere della maturità.

Il primo importante traguardo viene però raggiunto nel 1912 con Nu descendant un escalier, n°2.

A quest’anno risalgono anche The Bride Stripped by the Bachelors, The Passage from Virgin to Bride e Bride, che se dal punto di vista formale appaiono come una naturale evoluzione del Nu descendant un escalier, n°2, rivelano già un’attenzione di Duchamp a temi che verranno compiutamente espressi nella sua opera capitale La Mariée mise à nu par ses celibataires, même.

Nel 1913 realizza i primi schizzi e le prime note per la Mariée, e in quell’anno prepara anche il suo primo readymade Ruota di bicicletta.

Nel 1915 è a New York; qui conosce Walter e Louise Arensberg e Man Ray. Inizia a lavorare alla Mariée.

Nel 1917 è tra i fondatori, poi direttore, della Society of Independent Artists, in quella occasione conosce Katherine Dreier. Alla mostra annuale della Society presenta con lo pseudonimo di Richard Mutt il suo readymade Fountain.

E’ la prima volta che un readymade viene presentato in pubblico, ed è anche la prima volta che Duchamp si cela dietro uno dei sui alter ego. Il comitato direttivo della Society, che non può per regolamento rifiutare alcuna opera degli iscritti occulta Fountain; Duchamp per protesta rassegna le dimissioni, seguito da Arensberg.
Nel 1918 per la Dreier realizza il suo ultimo quadro ad olio su tela Tu’m.

Dopo la guerra torna a Parigi e frequenta Tristan Tzara, Andre Breton, altri dadaisti, artisti e intellettuali che da lì a qualche anno avrebbero dato vita all’avventura surrealista.

Torna a New York nel 1920 e fonda con Katherine Dreier e Man Ray la Société Anonyme – Museum of Modern Art Inc., società che ha lo scopo di promuovere l’arte moderna negli Stati Uniti.

Sempre a New York nel 1921 attende con Man Ray alla pubblicazione di New York Dada¸ usando il nome di Rrose Selavy, suo secondo e più famoso alter ego nato l’anno precedente.

Nel biennio successivo fa spola tra New York e Parigi, partecipa inoltre a importanti tornei di scacchi, cui da molti anni dedicava gran parte del suo tempo ottenendo anche ottimi piazzamenti a tornei internazionali; pubblicherà anche un libro sugli scacchi Duchamp insieme a Vitaly Halberstadt, L’Opposition et les cases conjuguées sont réconcilées, 1932.

Nel 1923 il Grande Vetro (già degli Arensberg ma acquistato nel 1921 da Katherine Dreier) è lasciato definitivamente incompleto. In quello stesso anno emette le Obbligazioni per la Roulette di Monte Carlo e parte per la Costa Azzurra a tentare la fortuna alla roulette.

In questi anni continua a vivere tra New York e Parigi (dove affitta uno studio in Rue Larrey 11).

Nel 1927 si sposa con Lydie Sarazin-Lavassor, ma il matrimonio dura appena un mese.

Nel 1933 partecipa a Parigi alla Exposition Surréaliste.

L’anno seguente, sempre a Parigi, pubblica La Boîte Verte (tirata in 300 esemplari), che raccoglie note, disegni e foto sulla Mariée.
L’anno seguente espone i Rotoreliefs al Concours Lepine di Parigi come brevetto industriale.

E’ a New York nel 1936 e l’anno seguente tiene la sua prima personale all’Arts Club di Chicago.

Nel 1938 collabora con Breton e altri all’allestimento dell’Exposition Internationale du Surréalisme alla Galerie des Beaux-Arts di Parigi. Per l’allestimento vengono creati dei vari environment ante litteram, come 1200 sacchi di carbone, con sacchi di carbone, appunto, sospesi dal soffitto.

L’altra famosa “scatola” di Duchamp la Boîte-en-valise, anch’essa a tiratura limitata viene alla luce nel 1941.

Nel 1942 a New York in collaborazione con Breton, Sidney Janis e R.A. Parker realizza un altro allestimento-environment, il Mile of String, per la mostra First Papers of Surrealism exhibition, al 451 di Madison Avenue. In questi anni collabora anche a molte riviste, da “View” a “VVV”, realizza copertine di libri e cataloghi (tra le quali la famosissima Prière de toucher del catalogo dell’Exposition Internationale du Surréalisme del 1947 alla Galerie Maeght di Parigi).

Ufficialmente non si dedica più all’arte, ma dal 1946 in segreto lavora all’installazione Etant donnes: 1° la chute d’eau, 2° le gaz d’eclairage, che lo impegnerà per ben venti anni.

Etant donnes verrà finita nel 1966, ma solo dopo la morte di Duchamp la si potrà vedere montata (seguendo le istruzioni lasciate dall’artista) al Philadelphia Museum of Art.

Nel 1954 si sposa una seconda volta a New York con Alexina (Teeny) Sattler.

Nel 1959 a Parigi viene pubblicata la prima monografia su di lui, e del 1963 è la prima grande retrospettiva allestita all’Art Museum (ora Norton Simon Museum) di Pasadena (California): By or of Marcel Duchamp or Rrose Sélavy.

Da allora altre importanti retrospettive alla Cordier and Eckstrom Gallery di New York nel 1965, e The Almost Complete Works of Marcel Duchamp alla Tate Gallery di Londra nel 1966.

Ben dodici suoi lavori vennero esposti alla mostra Dada, Surrealism and their Heritage del 1968 al Museum of Modern Art di New York. In quell’anno Duchamp muore a Neully, nel sonno.

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