Caserta. Domani, seconda domenica di ottobre, si celebra la “66ª Giornata per le Vittime degli Infortuni sul Lavoro”

di Paolo Pozzuoli

“di doman non c’è certezza”. È il festoso, gioioso ritornello della ‘canzona’  «Il trionfo di Bacco e Arianna», composta da Lorenzo de’ Medici, il Magnifico, Signore di Firenze, scrittore, mecenate, poeta, umanista, personaggio di spicco della politica del Rinascimento, che si compiaceva di raccomandare, esortare a non rimandare al domani il piacere, la gioia di amare tutto il bello e il buono che ci concede la vita, considerate la fugacità di tutto e la fragilità della nostra vita terrena.

Con “non perdiamo altro tempo!”, in riferimento alla sicurezza sul lavoro, l’ANMIL, nella 66^ Giornata Nazionale delle Vittime degli Infortuni sul Lavoro, sembra ispirarsi proprio a Lorenzo il Magnifico. Infatti, pur sostenendo, di continuare “l’opera di sensibilizzazione, sia nei luoghi di lavoro che – a monte – nelle scuole, dove si forma la coscienza sociale dei lavoratori di domani e si pongono le basi per una cultura della sicurezza profondamente radicata”,  rinvia alla “nascita dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro” gli accertamenti intesi “a far emergere le tante situazioni di irregolarità, con controlli migliori e più efficaci che siano in grado di individuare la fonte di rischio prima del verificarsi di un infortunio”. Da altri altari viene sottolineata “La necessità del rigoroso rispetto delle misure di prevenzione”.  Indiscussa esigenza ma, bisogna ancora attendere! È il caso di ricordare che, negli ultimi anni – anche quello in corso non è stato esentato -, proprio alla vigilia della seconda domenica di ottobre, Giornata in cui vengono ricordate e commemorate le vittime degli infortuni sul lavoro, si verificano ulteriori eventi mortali sui luoghi di lavoro. Si  registra l’indignazione da parte delle più alte cariche dello Stato, viene coinvolta l’opinione pubblica con una amplificazione mediatica, si promettono altre sanzioni, si istituiscono – a danno irreparabile ormai consumato – commissioni di inchiesta, ispezioni sul determinismo delle cause che hanno provocato il luttuoso evento e, in particolare, sulle responsabilità che fanno scattare inchieste a tutti i livelli; ci potrebbero essere delle condanne, cosiddette (tanto per lavarci la coscienza) esemplari – e quant’altro si ritiene possa servire a mitigare lo sdegno di un’intera comunità, a lenire il dolore e ad asciugare le lacrime dei congiunti delle vittime che vengono commemorate con calorosa passione e ricordate con particolare affetto. Indi, una volta assicurati che c’è stato l’indennizzo spettante ai superstiti aventi diritto, si volta pagina e, per l’ennesima volta si procede a  rinviare  l’impegnativa – un obbligo, un dovere civico! – questione della prevenzione e della sicurezza sui luoghi di lavoro. Che sembrano un po’ messi da parte per dare precedenza – è più trend –  a lavoro nero, caporalato, ecc.. Non si tratta, perdinci, di un’occasione da non perdere, ma di un imperativo categorico che ci dà la possibilità di colorare con colori diversi dal bianco, sinonimo di morte sui luoghi di lavoro, e dal nero, simbolo del lutto, il nostro futuro.

Ci preme altresì evidenziare l’increscioso aumento delle malattie professionali registrato  nella nostra provincia. Esaurito il ciclo produttivo dei vari insediamenti industriali, diversi lavoratori colà occupati hanno accusato malattie attribuibili molto probabilmente all’attività lavorativa espletata. Purtroppo, considerato l’abbandono delle strutture ed il  consequenziale esodo dell’apparato dirigenziale, di fatto, è impossibile risalire alle sostanze, ecc.  usate durante i vari cicli lavorativi al fine di accertarne il nesso.

Non vanno, inoltre, trascurati gli appalti, di qualsiasi ratio. Qui, più capillari e profondi gli interventi mirati all’attuazione delle norme di prevenzione e sicurezza dove, a mio modesto parere, garante e responsabile dell’esatta osservanza delle menzionate norme di prevenzione e sicurezza sui cantieri dovrebbe essere soltanto ed esclusivamente la società appaltante. Che, a volte, si limita soltanto ad … incassare, mentre le sanzioni – che vengono  inasprite sempre di più – colpiscono poveri disgraziati, prestanomi, e simili che, potendo a stento sbarcare il lunario, difficilmente sono in condizioni tali da riuscire a saldare l’esosa sanzione pecuniaria comminata (… con notevole perdita di tempo, spreco di risorse, ecc.).

Ed ora apprestiamoci a vivere la questa Giornata – la 66^ – che commemora e ricorda le vittime degli infortuni sul lavoro. Aldo di Biase, presidente territoriale ANMIL, ed i suoi dinamici collaboratori,  Gabriele Vincenti e Rosa Piccirillo,  hanno stilato un programma di tutto rispetto: raduno (ore 9:45) sul sagrato della Chiesa dedicata alla Madonna di Lourdes, Santa Messa (ore10:00) in suffragio delle vittime del lavoro presso la Chiesa di Lourdes, celebrata dal M. R. Parroco don Pierino Pepe; indi (ore11:00) cerimonia civile presso il Teatro Izzo. Qui, dopo l’introduzione di Aldo di Biase, sono previsti gli interventi dell’on. dr. Alfonso Piscitelli, Presidente della I Commissione della Regione Campania, della dr.ssa Daniela Mingione, Responsabile prevenzione  della sede INAIL di Caserta, del cav. Saverio Cantile, Consigliere Nazionale ANMIL, del dr. Franco De Luca, Medico legale Patronato ANMIL di Caserta, dell’on. dr. Gianni Piccirillo, Socio onorario ANMIL, Presidente Nazionale SIMET, del dr. Valentino Attilio Difalco, Direttore della sede provinciale dell’INAIL di Caserta, del prof. dr. Francesco Burlin, Primario Medico-legale INAIL della Regione Campania, dell’on. Nello Formisano, Presidente Comitato per la Legislazione Camera dei Deputati, dell’on. Nicodemo Oliverio, Capogruppo XIII Commissione Camera dei Deputati, on. Nicola Caputo, Deputato al Parlamento Europeo.

Subito dopo gli interventi, con la brillante dott.ssa Dalila Riccobono, Funzionaria Socio-assistenziale INAIL, si procederà alla consegna dei brevetti e dei distintivi d’onore ai grandi invalidi (n.4) ed agli invalidi minori (n.9), concessi dalla sede INAIL di Caserta. La  giornata celebrativa delle vittime degli incidenti sul Lavoro si concluderà con la deposizione di una corona di alloro ai piedi del monumento ai caduti sul lavoro ed il pranzo sociale.

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