Chi è? Tramandiamo ai posteri coloro che meritano di essere ricordati

 Cancello ed Arnone (Matilde Maisto) – “Chi è?” È il titolo del libro scritto da Franco Falco e Autori vari, edito dall’Associazione Dea Sport Onlus Bellona (CE). E’ un lavoro molto interessante che, come precisa lo stesso autore, ha lo scopo di tramandare ai posteri coloro che meritano di essere ricordati.
Nella presentazione del libro compare una massima di Edmund Burke “Nessuno ha mai commesso un errore più grande di colui che non ha fatto niente perché poteva fare troppo poco” e, certamente l’autore del libro non ha commesso tale errore, in quanto è stato in grado di scrivere la storia di un popolo giorno dopo giorno, evento dopo evento, persona dopo persona.
Bisogna ricordare che ogni fatto, piccolo che possa apparire, sarà come un granello di sabbia che concorre a costruire barriere o come una goccia del mare che, senza saperlo, le demolisce.

Già dalla prima lettura del libro, tre sono le connotazioni che colpiscono immediatamente: la consapevolezza del grande valore culturale della identità locale, quale parte di un valore universale; il grande amore per la sua terra e la sua gente che l’Autore fa trasparire, senza affatto farne mistero, anzi con questo lavoro, egli vuole testimoniare con amore e atto di riconoscenza quanti altrettanto hanno donato, con passione e impegno alla propria terra, senza mai cedere alla tentazione di un recupero nostalgico; ed infine, l’audace e sapiente accostamento di contributiva parte di Autori provenienti da generazioni anagraficamente distanti, ma accomunati dal medesimo impegno ed amore per le “passioni” forti, come testimonianza e conferma del valore universale della conoscenza e della cultura.

Il libro può essere suddiviso in tre parti: “ricordi e testimonianze” – “narrativa” – “poesie”. Personalmente, con grande gioia, ho avuto l’onore di prendere parte alla stesura di questo libro, seppure con una piccolissima parte. Infatti nella narrativa si può leggere un mio racconto breve dal titolo: “E gli aquiloni volano alti nell’azzurro cielo”, mentre tra le poesie si possono trovare due dei miei lavori: “La Clessidra” e “Gli innamorati”. Le poesie nel mio immaginario poetico stanno a rappresentare la morte e la vita e sono state scritte in due diversi momenti molto particolari della mia vita. La prima è l’espressione del mio cuore triste e addolorato a seguito della malattia e la dipartita della mia amata sorella, mentre la seconda è la mia felicità espressa in versi per il matrimonio di mio figlio Luca ed il tenero amore che lo ha legato alla compagna della sua vita.

E concludo con le stesse parole del professore Giovanni Di Cicco, che dice: – Ogni lavoro, come questo curato da Franco, è un seme che germoglia, se coltivato e irrorato. Sta ad altri raccoglierne i frutti e seminarne a loro volta. Sono certo che questo è stato ispirato proprio dalla certezza che altri, ma particolarmente i giovani, possano raccogliere il messaggio e contribuire all’edificazione della propria identità. Questo lavoro è anche un invito ad alzare la testa, a guardarsi intorno, a osservare e a fare, perché è proprio non rinunciando a fare le piccole cose che ci permettono di realizzare le cose più grandi! –

Matilde Maisto

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