CHIRURGIA TIROIDEA: IERI, OGGI E DOMANI COSÌ VICINI

“LA CANONICA” INCONTRA IL DOTT. VITO DE PASCALE ALTO SPECIALISTA IN CHIRURGIA DELLA TIROIDE

Giovedì 23 gennaio 2020 “La Canonica” si riunirà come di solito alle ore 17:00 per ospitare un chirurgo casertano di prestigio che a marzo 2018 ha ricevuto dall’ASL NA 2 Nord, dove attualmente presta servizio, l’incarico professionale di Alta Specializzazione in Chirurgia della Tiroide. Si tratta del dott. Vito De Pascale, Dirigente Medico a tempo indeterminato in Chirurgia Generale presso l’ASL NA 2 Nord, P.O. San Giovanni di Dio – Frattamaggiore, UOC di Chirurgia Generale e Laparoscopica, Direttore Dott. Michele Perrotta che è stato insignito del premio “Buona Sanità 2015 – sezione Coraggio”. La sua conferenza ha per titolo: “Il mio contributo alla tiroidectomia da Abulcasis al robot” e intreccerà la storia medico-chirurgica della tiroide con la storia professionale dell’oratore.

Il dott. Vito De Pascale nel 1993 ha conseguito la maturità scientifica presso il Liceo Scientifico Statale A. Diaz di Caserta e nel 2000 la laurea in Medicina e Chirurgia presso la Seconda Università degli Studi di Napoli in Caserta, discutendo la tesi di laurea sperimentale dal titolo “Modificazione dei valori pressori dello sfintere esofageo inferiore dopo fundoplicazio sec. Nissen: studio clinico sperimentale pre, intra e post-operatorio”. Una tesi di laurea preparata grazie alla sua lunga permanenza come Allievo Interno presso la I Divisione di Chirurgia Generale, diretta dal Prof. A. Del Genio.  L’intervento chiamato fundoplicatio sec. Nissen, consiste nel creare una piegatura del fondo gastrico per impedire il reflusso gastro-esofageo, patologia che molti pazienti si trascinano per anni, diminuendo la qualità della loro vita, perché non ben informati della possibilità di essere operati, risolvendo radicalmente la loro patologia.

Nell’Anno Accademico 2000-2001 ha vinto il concorso per l’ammissione alla Scuola di specializzazione in Chirurgia generale, indirizzo Chirurgia d’urgenza, presso la Seconda Università degli Studi di Napoli, nonché per l’ammissione alla Scuola di specializzazione in Chirurgia Generale dell’Università degli Studi di Brescia, alla Scuola di specializzazione in Chirurgia Generale I dell’Università degli Studi di Verona, alla Scuola di specializzazione in Chirurgia Vascolare dell’Università degli Studi di Verona, ed alla Scuola di specializzazione in Chirurgia Generale I dell’Università degli Studi di Modena e Reggio-Emilia.

Optato per la SUN, dal 26 Aprile 2001 ha iniziato a frequentare la Scuola di specializzazione in Chirurgia generale – indirizzo Chirurgia d’Urgenza, dove già nel 2004 gli fu conferito dal Consiglio di Facoltà il titolo di Tutore per le attività didattiche pratiche. Nel novembre 2006, discutendo la tesi “Sindrome Compartimentale Addominale: una nuova patologia?”, il dott. De Pascale ha conseguito il diploma di specializzazione in Chirurgia generale – indirizzo Chirurgia d’urgenza con il massimo dei voti e lode.

Dal 2004, intanto, aveva iniziato a svolgere attività di volontariato presso il gruppo Le Aquile della Protezione Civile, organizzando corsi BLS (Basic Life Support, che in italiano diventa Sostegno di Base alle Funzioni vitali) per la preparazione dei volontari del Corpo.

Subito dopo la specializzazione il dott. De Pascale ha iniziato la sua attività professionale, come aiuto chirurgo presso la Casa di Cura Convenzionata Villa del Sole di Caserta con rapporto libero professionale dal 1 dicembre 2006 al 31 ottobre 2007. In questo periodo, dal marzo all’ottobre 2007 ha svolto l’attività di sostituto di specialistica ambulatoriale di chirurgia della ASL Na1 presso il PS chirurgico dell’AO San Giovanni Bosco di Napoli per un totale di circa 650 ore.

Dal 1 Novembre 2007 fino al 31 maggio 2009 è stato Dirigente Medico di Primo Livello a tempo determinato e a tempo pieno presso l’UOC (Unità Operativa Complessa) di PS-Medicina d’Urgenza del PO Moscati di Aversa dell’ASL Ce2.

Dal 1 giugno 2009 al 17 ottobre 2010 è stato dipendente a tempo determinato ed a tempo pieno presso l’AORN (Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale) di Caserta con la qualifica di Dirigente Medico di I livello – disciplina Pronto Soccorso Chirurgico presso il Dipartimento di Emergenza Accettazione.

Nel frattempo il dott. De Pascale ha continuato la sua formazione accademica conseguendo nel febbraio 2010 il titolo di PhD o Dottore di Ricerca in “Biotecnologie cliniche e sperimentali nelle malattie delle vene e dei linfatici” presso l’Università degli Studi di Perugia, discutendo la tesi dal titolo “Ipertensione addominale ed insufficienza venosa degli arti inferiori: esiste una correlazione?”

Nello stesso anno 2010 ha partecipato e vinto un concorso pubblico nella disciplina di Chirurgia Generale presso l’ESTAV NORD-OVEST della Toscana, che comprende cinque Aziende sanitarie locali (Azienda USL 1 di Massa – Carrara; Azienda USL 2 di Lucca; Azienda USL 5 di Pisa: Azienda USL 6 di Livorno e Azienda USL 12 della Versilia) e l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana, diventando Dirigente Medico di I livello a tempo indeterminato ed a tempo pieno presso la UO di Chirurgia Generale dell’Ospedale di Massa dell’ASL 1 Massa-Carrara, incarico che ha coperto dal 18 ottobre 2010 al 31 dicembre 2011. Dall’1 gennaio 2012 al 31 dicembre 2014 è stato trasferito presso il PO di Marcianise dell’ASL di Caserta 1 per ricongiungimento familiare ai sensi della legge 151, art. 42 bis, e dal 1 gennaio 2015 a tutt’oggi, come già detto in precedenza, esercita la sua professione di chirurgo presso il PO San Giovanni di Dio di Frattamaggiore, dove è responsabile dell’Ambulatorio di Chirurgia della tiroide.

Il dott. De Pascale ha effettuato, sia come aiuto che come primo operatore, circa 10.000 interventi di alta, media e piccola chirurgia (tra cui come primo operatore più di 100 colectomie-gastrectomie, 300 interventi di video-laparo-chirurgia (vlc), 200 interventi di video-laparo-appendicectomia (vla), circa 350 tiroidectomie , diverse epatectomie da donatore per trapianto di fegato.

Infine, l’attività scientifica svolta dal dott. De Pascale è culminata nella pubblicazione di una trentina di lavori scientifici sui vari argomenti di suo interesse chirurgico.

Nella sua conferenza presso “La Canonica” il dott. Vito De Pascale accennerà alle sue esperienze nel campo della chirurgia e si soffermerà in particolare sulla tiroidectomia, percorrendone un po’ la storia a partire da Abulcasis (Madinat al-Zahra, 936 – Cordova, 1013), chirurgo arabo considerato il padre fondatore della chirurgia moderna, che nel 952 fece la prima descrizione di un intervento di tiroidectomia per rimuovere un grosso gozzo sotto sedazione con oppio. Di questo intervento, però, non ne conosciamo l’esito. Sappiamo solo Sappiamo solo che l’accesso alla tumefazione avveniva mediante un’incisione a croce e che il presumibile, abbondante sanguinamento, veniva fronteggiato con largo uso del cauterio, lo strumento chirurgico che veniva usato, dopo essere stato reso incandescente, per cauterizzare. Oggi il cauterio è stato sostituito dall’elettrobisturi.

Da allora la chirurgia della tiroide è stata caratterizzata da una mortalità molto elevata fino alla metà del 19° secolo, quando si è riusciti a ridurre significativamente i rischi dell’intervento con l’introduzione con successo dell’anestesia generale, lo sviluppo di tecniche più sicure di controllo dell’emorragia, utilizzando pinze e fili chirurgici più moderni, e l’emergere dei concetti iniziali di antisepsi.

Il grande passo in avanti fu fatto dallo svizzero Kocher, che nella seconda metà dell’800 conseguì un ammirevole miglioramento della mortalità per chirurgia della tiroide. A Berna furono eseguite sotto la sua direzione più di 7.000 operazioni alla tiroide delle quali 5.314 furono condotte personalmente. La sua ultima presentazione alla Società svizzera di chirurgia, poche settimane prima della sua morte, mostrò le sue statistiche con l’ammirevole tasso di mortalità operativa, per l’epoca, dello 0,5%. I risultati di Kocher trasformarono il suo servizio a Berna in un centro di riferimento internazionale per la chirurgia a quel tempo.

Attualmente gli interventi chirurgici sulla tiroide possono essere considerati estremamente sicuri e per gli interventi di tiroidectomia le innovazioni tecnologiche consentono una sicurezza quasi totale, benché siano in una fase di sviluppo accelerato per l’emergere negli ultimi 20 anni della chirurgia mini-invasiva. In questo campo sono state proposte numerose tecniche che non tutte hanno però resistito al vaglio di una seria e matura riflessione sulle indicazioni e sul rapporto costi/benefici. Passati gli entusiasmi che inizialmente ogni nuova tecnica fa nascere, quella che al momento riscuote maggiori interessi prevede l’accesso trans-ascellare alla ghiandola tiroidea per una chirurgia  video- e Robot-assistita, tecnica in cui il dott. De Pascale è ormai un nome affermato.

In definitiva, il dott. De Pascale, con termini fruibili a tutto l’uditorio, delineerà lo stato dell’arte del trattamento chirurgico della patologia tiroidea benigna e maligna.

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