CLASSICO CONTEMPORANEO – “Maria Stuarda” di Schiller, “one woman show” firmato Stefano Eros Macchi

CLASSICO CONTEMPORANEO

V EDIZIONE

Chiostro del Convento di San Domenico Maggiore

Napoli

A Classico Contemporaneo, per la prima volta a Napoli,  in scena «Maria Stuarda», monologo liberamente tratto dall’omonimo dramma di Friedrich Schiller. La produzione del Teatro de LiNUTILE vede in scena un’unica attrice, Marta Bettuolo, dare voce ad entrambi i personaggi di Maria Stuart, regina di Scozia ed Elisabetta, regina di Inghilterra.

martedì 7 agosto 2018 ore 21,30

MARIA STUARDA

liberamente tratto da Maria Stuart di Friedrich Schiller

con Marta Bettuolo

adattamento e regia Stefano Eros Macchi

produzione Tetro de Linutile

 

Un’opera teatrale che ci propone lo scontro fra due regine, Maria ed Elisabetta, tra loro anche sorelle: la prima incarcerata per 18 anni per un omicidio che si presume abbia commesso, ma in realtà perché è cattolica in un’Inghilterra protestante, la seconda al potere, più anziana, che vive il dramma di dover condannare a morte Maria per evitare un pericolo maggiore per il suo paese. In un monologo serrato e appassionante, Marta Bettuolo dà voce ai due personaggi: da un lato Maria votata al complotto, al fanatismo, al risentimento; dall’altro Elisabetta, eterna indecisa, poco lungimirante, dominata da emotività irrefrenabile. Un dramma storico e politico che converge infine sul dramma interiore della protagonista, Maria, che percorre con slancio quasi mistico le tappe verso l’accettazione totale del proprio destino.

Lo spettacolo ha debuttato sabato 5 maggio 2012 all’interno della Stagione 2012 del Teatro de Linutile di Padova.

 

NOTE DI REGIA

 

La scelta di mettere in scena la storia degli ultimi tre giorni di prigionia della Stuart prima della sua esecuzione, nasce dal desiderio di confrontarmi con una delle opere più intensamente teatrali dello scrittore tedesco, in cui Schiller sottolinea l’inconciliabilità di politica e morale. Il dramma ruota intorno alla fondamentale antitesi amore — politica: da un lato il mondo di Maria, che è amore, bellezza, moralità e morte trasfiguratrice, dall’altro il mondo di Elisabeth, che è politica — necessità – ipocrisia e trionfo apparente. La vera vittoria è di Maria, che dà alla morte il significato religioso di espiazione e ne ottiene la suprema dignità morale. Il contrasto amore — politica non è solo esterno, ma è anche nell’animo di ognuna delle due protagoniste.

 

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