CLP SpA – ex ACMS: i lavoratori chiedono trasparenza e applicazione delle norme giuridiche

by giovanna paolino

Continua la battaglia dei dipendenti della Clp spa – ex Acms , azienda di proprieta’ della famiglia Esposito e concessionaria della gestione del Trasporto Pubblico Locale in Campania e in provincia di Caserta, che chiedono al Prefetto, alla Regione, alla Provincia e ai Comuni, il rispetto dei loro diritti e la tutela del principio di trasparenza in un vicenda economica , sindacale e anche politica ,che ancora ad oggi risulta essere poco chiara.

” Chiediamo alle Istituzioni -affermano i lavoratori- il diritto alla mobilita’ secondo i criteri fissati dalla legge”.

In realta’, secondo i lavoratori la storia della Clp spa -ex Acms procede secondo due binari paralleli : quello del rispetto delle norme giuridiche e quello dell’assoluta violazione delle stesse norme giuridiche/

Innanzi tutto non e’ chiara ne’ vi e’ stato alcun tentativo istituzionale di definizione di quello che avrebbe dovuto essere , e non e’ stato , il rapporto tra la Clp spa, societa’ privata , e la ex Acms ,azienda pubblica casertana preposta al Tpl.

Nel 2012 , in seguito al fallimento della Acms , la Regione Campania stabili’ che l’azienda pubblica casertana fosse data solo in affidamento alla Clp spa di Carlo Esposito e solo per un periodo di tempo determinato, ovvero dal giugno 2012 al giugno 2014 . Attualmente i due anni di affidamento sono ampiamente decorsi eppure i lavoratori si chiedono come mai sia ancora in vigore il regime della prorogatio. ” Chi ci chiarisce – dicono – il mancato rispetto della legge ?”. In realta’ il termine previsto per l’affidamento della ex Acms alla Clp spa risulta essere scaduto nel 2014 ai sensi dell’articolo 5 del R.E. 1370/2007

A distanza di 4 anni dal 2012 , anno cioe’ in cui il Presidente Caldoro con l’Assessore Vetrella concessero la gestione del Tpl a Clp spa , i dipendenti dell’azienda lamentano che ancora non si riesce ad assicurare il soddisfacimento del bisogno della mobilità, continua, regolare, sicuro in perfetta violazione della lg. 12/06/1990 art. 1. Il parco automezzi, inoltre, risulterebbe inadeguato e inidoneo alla circolazione per un servizio pubblico essenziale oltre che privo di abilitazione al trasporto dei diversamente abili.

A partire dal 26 Feb 2014 l’azienda Esposito e’ stata commissariata dal prefetto di Napoli in seguito a ben due procedimenti d’interdittiva antimafia ai sensi art. 32, comma 10, d.l. 24 giugno 2014, n. 90.

Sta di fatto che , dopo 2 anni di gestione, affidata ai Commissari Straordinari Vincenzo Molisso e Giovanni Armonioso, i Lavoratori e le OO.SS. continuano a denunciare il mancato rispetto dei diritti del CNL Autoferrotranvieri. Ma non e’ tutto. I dipendenti affermano che , dopo i 2 anni di gestione Esposito, dopo l’intervento e le promesse dei Commissari, ” sono continui e ripetuti i ritardi nel pagamento degli emolumenti mensili e il non riconoscimento degli aggiornamenti remunerativi dei contratti di lavoro”.

Ancora a distanza di 4 anni non sono stati assunti tutti i lavoratori, non rispettando gli impegni presi in Regione nel 2012, cosi’ come viene denunciato un uso arbitrario di modifiche e variazioni, come turni, orari di lavoro ai sensi della legge CE 3821/85 e Reg. CE 561/2006, viabilità, sedi lavorative, apportate senza senza il confronto con le OO.SS..

I fatti dimostrano che la vicenda Clp spa -ex Acms e ‘ una tela di Penelope che viene tessuta e poi disfatta lasciando tutto allo stato iniziale a discapito dei lavoratori e degli utenti.

Di chi e’ la responsabilita’ di questa omissione? E soprattutto a chi giova questo stato di cose ?

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