COISP NAPOLI sui fatti di Piazza del Gesù

“Sono scene che conosciamo già e non ci stanchiamo mai di condannare” “lavorare nella Polizia di Stato è difficile, lo sappiamo bene e lo è ancora di più in realtà metropolitane come quelle di Napoli” Commenta così i fatti di piazza del Gesù, il segretario generale COISP NAPOLI , Giulio Catuogno.

 

Il fatto.

E’ accaduto che all’alba di sabato 11 di febbraio, dei giovani a bordo di uno scooter non si siano fermati all’alt della Polizia in via Sant’Anna dei Lombardi, i giovani hanno sparato dei colpi di pistola contro gli agenti in servizio in piazza del Gesù.

E’ immediatamente scattato l’inseguimento uno dei due coinvolti è stato tratto in arresto mentre l’altro giovane è ancora ricercato.

Oltre al fermo del pregiudicato, si è proceduto al sequestro di un revolver, Smith & Wesson, calibro 18 special, con la matricola abrasa, completo di 5 cartucce, e i pistola semiautomatica calibro 7,65, completa di 6 cartucce

 

“ Ben due i colpi esplosi, questa volta per fortuna non abbiamo nessun collega ferito” sottolinea Catuogno. “I fatti di cronaca continuano a vedere vittime i colleghi operativi sul territorio, ci duole rimarcare che il nostro mestiere è pericoloso in ogni dove ed ancora di più in una realtà come quella di Napoli” “”Costantemente i poliziotti mettono a repentaglio la vita a causa dell’alto rischio del luogo di servizio, il centro di Napoli è purtroppo per noi diventato da tempo un luogo non luogo dove la presenza dello Stato c’è ma non basta mai.

L’organizzazione sindacale che rappresento chiede per l’ennesima volta maggiore tutela dei colleghi tutti, nessuno escluso, non si può continuare a registrare simili accadimenti. La situazione ormai è diventata insopportabile, un servizio che dovrebbe essere ordinario non può portare ad un passo dalla morte. “

“Le metropoli e le città italiane sono diventate un far west e Napoli purtroppo non è da meno, calate le tenebre e spesso nemmeno quelle, il rischio diventa maggiore. I malviventi sono diventati sempre più aggressivi e prepotenti” “Noi operatori della Polizia di Stato facciamo il nostro lavoro per garantire la sicurezza di tutti, ma al contempo mettiamo a rischio la nostra. Non siamo quasi mai messi in condizione di operare senza rischiare la vita.”

“Nel capoluogo partenopeo ci scontriamo costantemente con il crimine organizzato e soggetti criminali di vario genere, la Polizia di Stato per poter operare al meglio ha necessità di nuovi mezzi e donne e uomini formati ad operare al meglio in realtà come la nostra”

“Spesso si parla di invio in loco di nuovi contingenti dell’Esercito per agevolare le forze dell’ordine nella lotta alla criminalità ordinaria e a quella organizzata. Nei fatti agenti e personale della Polizia di Stato per poter portare a termine la mission istituzionale devono essere messi in grado di poter affrontare la città senza temere la propria vita. Come? Indubbiamente le proposte possono essere differenti non ultimo un aumento del contingente di Polizia di Stato operativo sul territorio napoletano. Con i scarsi mezzi in dotazione i poliziotti stanno facendo un lavoro eccellente ma fossimo di più e meglio formati indubbiamente la realtà sarebbe differente. “

“L’incertezza di non poter tornare a casa sulle proprie gambe diventa una causa di stress per ognuno di noi, che, consapevole dei rischi del mestiere gli affronta ma desidererebbe comunque una maggior tutela e forse una maggiore attenzione anche dalle Autorità preposte” “ fatti di cronaca simili , non solo sottolineano la difficoltà del nostro operare ma creano una percezione negativa della Polizia, che diventa facile bersaglio del crimine o dei balordi di periferia, questi fatti di cronaca poi hanno una ricaduta anche negli operatori nei quali si genera insopportabile senso di impotenza che può diventare ulteriore fonte di stress” conclude Catuogno.

Eleonora Casula

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