COMUNICATO STAMPA DEL PD CASERTA: MACRICO VERDE

La conferenza stampa indetta dal comitato Macrico Verde ha degli aspetti sorprendenti e nello stesso tempo inquietanti.

Siamo stati chiamati in causa come partito con toni e modi da inquirenti.

Dunque ci chiede perentoriamente e maliziosamente Tanzarella, che ha partecipato all’azione di governo della città fin dai tempi di Bulzoni ed ha avuto possibiltà di incidere concretamente da deputato fin dal 1994, se vogliamo mantenere a verde l’area.

Certo che lo vogliamo, e lo abbiamo detto per atti sia in questa che nella passata consiliatura.

Ci spiegassero piuttosto i tanti del Comitato che hanno amministrato in varie istituzioni, cittadine e non, cosa hanno realizzato per sbloccare la questione perchè non ce n’è traccia visibile, dopo 30 anni di campagne elettorali su un bene privato.

Nel programma del 2016 abbiamo scritto che l’obiettivo parco pubblico sarà reso possibile solo dalla allocazione di funzioni pubbliche nel Macrico. E questo programma è stato premiato dal voto popolare. E ci sembra che una scuola pubblica  vada esattamente in questa direzione, soprattutto dopo i ripetuti fallimenti di progetti globali sull’area.

È interessante allora la coincidenza di un atto di giunta che progetta una scuola d’avanguardia nel Macrico e prevede il contestuale esproprio di una porzione pari al 2% dell’area, e la improvvisa e contemporanea riattivazione del comitato, in cui è peraltro ben rappresentato il movimentismo di alcuni gruppi legati alla chiesa, proprietaria del Macrico. Gli stessi gruppi che, solo per fare un esempio, sono rimasti silenti sia dopo i molteplici incendi susseguitisi dal 2016 al 2018 e la successiva diffida del Comune all’Istituto per provvedere alla manutenzione, e sia dopo la proposta dello scorso anno del Sindaco Marino di impiegare a tale scopo il progetto SPRAR, proposta caduta peraltro inevasa.

Comunque, paradossalmente, non riusciamo a capire cosa impedisca alle numerose associazioni e ai cittadini firmatari dell’appello di accordarsi con la proprietà per fare, in un modello di gestione condivisa e partecipata, del Macrico il giardino della città, ripulendolo e trasformandolo in un parco. Industriandosi per attivare il volontariato e trovare le risorse utili allo scopo, che senza dubbio l’autorevolezza della Chiesa saprà sollecitare nella società casertana e rispetto alle quali potrà porsi come garante.

Ci fa piacere anche l’interesse dei 5stelle testimoniato dalla presenza della Moronese e dalle parole del ministro Costa, a pochi mesi dalle regionali. Dopo quasi due anni di governo nazionale ci aspettiamo dal ministro Costa non un’indicazione urbanistica che peraltro non gli compete, ma fatti che può contribuire a realizzare. Magari può promuovere una iniziativa per acquisire il MACRICO al patrimonio dello Stato attraverso la realizzazione di un grande progetto di riqualificazione a valenza nazionale nell’ambito delle iniziative di Forestazione Urbana, che coinvolga la cittadinanza nella sua approvazione e garantisca un ristoro alla proprietà.

Insomma, cambiamo lo schema acquiescente all’esistente, invalso negli ultimi decenni di dibattito cittadino. Si operi tutti per questo obiettivo di trasformazione del Macrico in Parco. Ma senza nascondersi dietro la foglia di fico della destinazione urbanistica, che è già prevista nel preliminare del PUC. Altrimenti rimarremo ancorati agli sterili esercizi di stile per altri trent’anni, per inseguire qualche voto in più.

Lavoriamo insieme per un Macrico pubblico, verde e destinato a funzioni pubbliche con chi ci sta. Senza retropensieri inaccettabili. Se ci saranno le condizioni per grandi progetti ben vengano. Ma non rimarremo un minuto di più immobili davanti a quel muro. E soprattutto, non accettiamo di essere chiamati a correità per responsabilità non nostre da chi avrebbe avuto tempo e modo di operare nel Macrico per riqualificarlo e non l’ha fatto, preferendo parlarne solo. Quanto alle insinuazioni malevole e ai sospetti gratuiti li rimandiamo al mittente, disponibili a qualsiasi confronto pubblico in merito.

Il resto sa dell’ennesima, bolsa iniziativa per conquistare una visibilità che non trova sostegno nel consenso popolare, ma che populisticamente addita cattivi di comodo, continuando a chiedere che tutto cambi perchè nulla cambi.

Il Segretario del Circolo PD di Caserta

Enrico Tresca

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