Comunicazioni apodittiche circa l’impianto di compostaggio da realizzarsi a Caserta

Si leggono comunicazioni apodittiche circa l’impianto di compostaggio da realizzarsi a Caserta. Il sindaco di un comune vicino dice che a Ponteselice non si può fare e basta. Gli organizzatori della marcia di domani dichiarano con una “elegante” illustrazione il loro convincimento che l’impianto porterà tonnellate di immondizia a piazza Carlo III. Tutti si affannano a dire che, per carità, gli impianti vanno fatti ma non lì. Peccato che alcuni mesi fa era Lo Uttaro e adesso è Ponteselice e domani chissà… Peccato che attualmente il mercato dell’umido è nelle mani di privati che fanno cartello e impongono a piacimento prezzi e condizioni di accesso; peccato che adesso a Caserta paghiamo 150 euro a tonnellata per conferire l’umido prodotto, incidendo in modo sensibile sulla Tariffa che poi i cittadini pagano. Ma che fa, le anime speranzine che  devono sempre  togliersi un peso dalla coscienza , i “benaltristi “ che il problema è ben altro, magari cavalcare la tigre del consenso facile per le proprie carriere politiche, gli oppositori che trovano spazio e ragion d’essere nella pratica dell’opposizione a prescindere, tutti insieme a  manifestare non contro un reattore nucleare, non contro un termovalorizzatore in città, ma contro un impianto di trattamento dell’umido. Se non fosse tragico, ci sarebbe da scompisciarsi.

Il PD di Caserta vuole confrontarsi con tutti nel merito, evitando qualunquismo e disinformazione. La prossima settimana ci riuniremo e decideremo sulle azioni da porre in essere allo scopo. Porteremo le nostre ragioni in piazza e lo faremo con l’ausilio di esperti e di legislatori avveduti, confrontandoci sulle buone pratiche in atto da decenni nel resto d’Italia,  perché siamo stanchi del doppiopesismo di quelli che magnificano, chessò, “impianti di compostaggio a zero rischi per la salute dei cittadini” andando in viaggio magari a Porto, in Portogallo, dove c’è un impianto di compostaggio a pochi metri da un frequentato ristorante, ma paventano rischi di epocali tragedie se lo stesso si fa nella zona industriale di Caserta, con le garanzie ed i controlli pubblici e a costo zero per le casse della città.

 

Enrico Tresca

Segretario PD Caserta

 

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