CONCLUSO L’INCONTRO DI APRILE 2019: MICHELANGELO BUONARROTI, L’ARTISTA CHE HA SEGNATO UN’EPOCA.

E’ STATO UN ARGOMENTO GRADITO DA TUTTI I PARTECIPANTI.

Cancello ed Arnone (Redazione cancelloedarnonenews.it) – Anche l’incontro del mese di Aprile 2019, si è concluso felicemente – preannuncia la coordinatrice del gruppo Matilde Maisto – E’ stata un’altra serata veramente bellissima lei continua, del resto non poteva essere che così trattandosi di un tema eccezionale come quello di Michelangelo e alcune delle sue opere più famose.

Nel mese di Novembre del 2018 è uscito nelle sale cinematografiche il film “Michelangelo infinito” che indica un ritratto avvincente e di forte impatto emotivo e visivo dell’uomo e dell’artista Michelangelo. Il film che ha ottenuto 1 candidatura al David di Donatello è assolutamente  consigliato. Si tratta di un insigne documentario artistico che illumina il genio di Buonarroti con tono divulgativo e mai didascalico.

Michelangelo Buonarroti, prossimo alla fine della propria vita, ne ripercorre le tappe, dall’infanzia ai primi capolavori, dalle rivalità con i grandi artisti del suo tempo ai rapporti conflittuali con le autorità politiche e religiose dell’epoca. A contestualizzare storicamente il suo racconto è Giorgio Vasari, autore di “Le vite de’ più eccellenti pittori, scultori e architetti”, che narra di Michelangelo le imprese titaniche e le opere gigantesche, la volontà di separare la luce dalle tenebre e di rendere tridimensionale la pittura, la visionarietà architettonica e il gusto per il non finito.

“Michelangelo – Infinito” va ad aggiungersi a “Caravaggio – L’anima e il sangue” e a “Raffaello – il principe delle arti”, in quel nuovo filone che racconta al pubblico contemporaneo i grandi artisti del passato italiano.

E’ stato meraviglioso ricordare, purtroppo solo per sommi capi, delle grandi opere di Michelangelo, come ad esempio la meravigliosa PIETA’  che è senza ombra di dubbio una delle sculture più incantevoli della storia e una delle opere più rappresentative del genio rinascimentale. L’opera raffigura la Vergine con in braccio il Cristo morente. Con l’occasione ricordiamo che nonostante la Pietà avesse destato fin da subito un’enorme ammirazione, vennero mosse delle critiche all’aspetto giovanile del volto della Vergine, che sembra un’adolescente. Questa fu una scelta consapevole di Michelangelo, che come specificato dai suoi biografi, fu di natura teologica. La Vergine incorrotta, l’immacolata Concezione, è il simbolo di una giovinezza cristallizzata, che non può appassire; l’artista si rifà anche ai versi del paradiso di Dante: “Vergine madre, figlia del tuo figlio”. La statua della Pietà ha un’altra particolarità, più difficile da notare: il Cristo ha un dente in più, un quinto incisivo. Questo dente è soprannominato “il dente del peccato” e nelle opere di altri artisti rinascimentali è prerogativa di personaggi negativi. Il Cristo della Pietà, invece, ne è dotato perché, con la sua morte, Cristo prende su di sé tutti i peccati del mondo.

Nel corso della serata sono stati trattati altre meravigliose opere del grande Michelangelo, come: il David, il Tondo Doni, la Cappella Sistina, Il Giudizio Universale, solo per citare le più conosciute, ma tutti sappiamo bene che egli è un “GENIO” con conoscenze enciclopediche in svariati rami artistici e per concludere, ribadiamo il concetto che Michelangelo Buonarroti è “uno dei protagonisti più celebri del Rinascimento italiano, l’artista che ha segnato un’epoca”.

0 Comments

No comments!

There are no comments yet, but you can be first to comment this article.

Leave reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *