Contrasto alla povertà, aumentiamo le iniziative a favore delle famiglie bisognose

SAN NICOLA LA STRADA – La crisi finanziaria che attanaglia il sistema produttivo italiano, ripercuotendosi in modo drammatico nel sistema sociale comportando di fatto una flessione negativa nel mondo del lavoro, determina un maggiore diffuso stato di povertà tra le fasce più deboli, che si trovano improvvisamente prive di reddito. L’Amministrazione comunale, guidata dal Sindaco Vito Marotta, che non resta essere insensibile di fronte a tale fenomeno emergente, sa bene che gli ordinari mezzi di intervento si appalesano, all’attualità, inadeguati a fronteggiare e mitigare la diffusa nuova povertà. Attualmente il primo cittadino ha attivato il S.I.A. (Sostegno all’Inclusione Attiva), un sistema che prevede l’erogazione di un sussidio economico a nuclei familiari con minori in condizioni di povertà, condizionale all’adesione ad un progetto di attivazione sociale e lavorativa. Questo decreto prevede lo stanziamento di 2 milioni di euro per l’Ambito Territoriale C1, di cui fa parte anche la Città di San Nicola la Strada, di finanziamenti a valere sul Fondo Sociale Europeo (FSE), programmazione 2014-2020, Pon “Inclusione”. I cittadini aventi i requisiti richiesti hanno presentato  la richiesta per il SIA a partire dal 2 settembre 2016. I richiedenti devono avere nel nucleo familiare almeno un minore o un disabile o una donna in stato di gravidanza e un ISEE inferiore o uguale a 3mila euro. Inoltre, chi fa richiesta non deve beneficiare di altri trattamenti economici rilevanti, di strumenti di sostegno al reddito dei disoccupati, non deve essere proprietario di beni durevoli di valore. Il beneficio mensile va dagli 80 euro per un nucleo familiare composto da una sola persona fino ai 400 euro per un nucleo di 5 o più membri. Tuttavia, il S.I.A., da solo, non può riuscire a soddisfare le richieste di quanti vivono in condizioni di estremo disagio economico, ragione per cui c’è bisogno di aumentare le iniziative a favore delle famiglie bisognose. Nella Regione Campania opera già da anni l’Associazione di Volontariato “Banco Alimentare”, comitato regionale della Campania, che raccoglie le eccedenze alimentari e le ridistribuisce ad Enti ed iniziative che, in Italia, si occupano di assistenza e di aiuto ai poveri ed agli emarginati. Per questo si pone al servizio, da un lato, delle aziende del settore che abbiano problemi di stock ed eccedenze perfettamente commestibili e, dall’altro, delle Associazioni ed Enti assistenziali che distribuiscono ai propri assistiti pasti o generi alimentari in via continuativa. La rete Banco Alimentare è allora il tramite ideale perché l’eventuale “spreco” della filiera agro-alimentare diventi ricchezza per gli enti assistenziali. L’Associazione di Volontariato “Banco Alimentare”, comitato regionale della Campania, con sede in Caserta alla Via Enrico Mattei nr. 14, propone alle aziende agroalimentari un gesto di solidarietà che si concretizza con il dono di prodotti alimentari integri, nel rispetto delle normative vigenti in materia igienico-sanitaria e della data di scadenza, che saranno distribuiti a persone bisognose attraverso una catena di enti convenzionati con la fondazione. Nell’ottica di aumentare le iniziative a favore delle famiglie bisognose, il primo Cittadino dovrebbe attivarsi affinché le misure di lotta alla povertàLa povertà può essere definita in generale come un’insufficienza di risorse (materiali, culturali e sociali)…
[Fare clic qui per maggiori informazioni]povertà possano dunque rispondere a situazioni di bisogno molto differenti. A tale scopo, vogliamo ricordare al Sindaco Vito Marotta l’esempio del Comune di San Marco Evangelista, guidato dal Sindaco Gabriele Cicala, il quale ha promosso un accordo, contribuendo con un sostegno economico, neppure troppo elevato, dell’ammontare di 5.000 euro annui (2.500 euro per ciascuna delle due associazioni), con il Banco delle Opere di Carità e l’Associazione Centro di Solidarietà Giovanni Paolo II di Caserta. Il progetto: ”Programma lotta alla povertà” è teso a sostenere, con un aiuto in derrate alimentari, i nuclei familiari con una forte criticità dal punto di vista reddituale. Il beneficio consisterà nella consegna di un pacco al mese per 100 nuclei familiari e il “sostegno Alimentare” conterrà “alimenti standard”, adeguati alle caratteristiche della composizione del nucleo familiare (il beneficiario non avrà facoltà di sceglierne il contenuto). Un’attività importante, che mira ad aumentare il contrasto alla povertà, oltre alla già citata S.I.A., attraverso la fornitura di derrate alimentari e generi di prima necessità in generale, anche tramite accordi a lungo termine con enti e istituzioni volti a favorire una maggiore efficienza nell’erogazione dei beni.

Nunzio De Pinto

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