Cosa vedere a Sofia (Bulgaria)

Sei mai stato in Bulgaria? Se non l’hai ancora visitata ti consiglio di farlo al più presto. La maggioranza dei viaggiatori che c’è stato la prima volta, c’è tornato anche la seconda.

E’ un’esperienza unica, incredibile e… economica. Sofia, è una città con un crescente numero di visitatori di qualità e ancora ai margini del turismo di massa. Quindi  si potrà esplorare senza stressanti affollamenti, visitando con la dovuta calma tutte le bellezze di una cultura secolare.

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Alcuni cenni storici

Sofia ha una storia molto importante che la maggior parte dei viaggiatori ignora. Dopo Atene e Roma, fu Sofia la “capitale” più antica d’Europa. Non so se sia davvero andata così, ma la storia ufficiale passa questo. Sofia è incantevole e la sua bellezza è data dalla sua identità meticcia.

Fu governata dai potentissimi Traci, acerrimi nemici dei Romani, sotto il nome di Serdica. Dopo fu predata, riorganizzata e governata dai governatori di Roma dal I secolo a.C., durante la prima espansione romana nel Mediterraneo Orientale. A quel punto Sofia divenne la capitale della regione chiamata Dacia.

All’alba del Medioevo, nel V secolo, fu nuovamente predata e distrutta, questa volta dai terribili Unni di Attila. Dopo un periodo di disordine sociale, venne ricostruita e portata al suo originario splendore dall’imperatore bizantino Giustiniano. Egli la ribattezzò con il nome di Triadiza.

Nel pieno Medioevo le incursioni dei Bulgari la misero a ferro e fuoco, finché nel 1376 non riuscirono a strapparla di mano ai bizantini e conquistarla definitivamente. Dopo l’occupazione di Costantinopoli nel 1452-3, l’Impero Ottomano conquistò gran parte dell’Est Europa. Sofia venne sottomessa nel 1382 e divenne la capitale della cosiddetta Rumelia, una delle province ottomane dell’Impero.

A distanza di secoli, nel 1878, Sofia subì una nuova e devastante occupazione, questa volta da parte dei russi, che la elevarono a capitale della Bulgaria e la resero poco dopo indipendente. Durante la seconda guerra mondiale il governo bulgaro strinse rapporti di alleanza con la Germania di Hitler e i russi occuparono nuovamente Sofia e la Bulgaria deponendo il governo a loro nemico.

 

Informazioni generali

Una storia travagliata per la città bulgara che nel tempo ha coltivato un’identità culturale pluristratificata, con tante sfumature colorate, che oggi si riflettono a meraviglia negli stili architettonici e nelle produzioni artigianali.

Per capire cosa vedere a Sofia in tre giorni ho fatto un po’ di ricerche e ora ti segnalerò i posti che mi hanno più colpito. Fidati, una vacanza a Sofia è quello che ci vuole se vuoi trovare un ottimo compromesso cultura/qualità/prezzo.

Prima di andare al sodo e dirti cosa vedere a Sofia in tre giorni, voglio fornirti qualche informazione generale che non fa mai male conoscere per organizzare al meglio il viaggio. In Bulgaria si paga in Lev bulgariCambio: 1 Lev bulgaro = 0.50 Euro.

Ciò significa che i prezzi sono molto bassi rispetto agli standard italiani. Io infatti ne approfittai per prenotare in uno dei più suggestivi hotel della città. Comfort, pulizia e cordialità del personale furono impareggiabili.

La mia filosofia di viaggio mi spinge sempre a non rischiare di pernottare in un hotel poco confortevole. Dopo le lunghe camminate della giornata, la notte è importante dormire sonni tranquilli in un letto comodo. Se segui anche tu questa filosofia, ti suggerisco di dare un’occhiata a questa lista, trovi i migliori 80 hotel di Sofia accuratamente selezionati.

Per raggiungere Sofia dall’Italia, la Wizz Air offre sempre ottime offerte per le partenze da Roma. Una volta giunto sul suolo bulgaro, per spostarti i treni sono molto efficienti. Certo non aspettarti treni velocissimi, ma non fare l’errore del mio amico che li aveva sottovalutati per poi ricredersi. Ti portano in tutta la Bulgaria, a prezzi economicissimi e con una vista dal finestrino che non dimenticherai facilmente.

A Sofia la stazione centrale è nel centro città, come puoi vedere dalla mappa, quindi non credo avrai grosse difficoltà a trovarla. I luoghi dove non arriva il treno, puoi raggiungerli in autobus. Hanno un prezzo leggermente maggiore, ma sono molto confortevoli.

Oltre a capire cosa vedere a Sofia in tre giorni, credo sia fondamentale avere chiari in testa gli strumenti di viaggio per evitare spiacevoli perdite di tempo.

Ad eccezione dei più giovani, non tutti parlano l’inglese. Ehi! Niente paura la gente è molto gentile e disponibile e io non ho avuto nessun problema a girare da solo. Inoltre in Bulgaria l’alfabeto in uso è quello cirillico, quindi è possibile che l’impatto a prima vista non sia dei migliori. Non temere, molte indicazione (quelle più importanti e turistiche) sono scritte anche con il nostro alfabeto. Che gusto ci sarebbe a viaggiare se non vieni circondato ogni volta da qualcosa di diverso rispetto alla tua cultura?

Visitare Sofia

Eccoci finalmente a capire cosa vedere a Sofia in tre giorni. Ti consiglio di armarti di zaino e scarpe comode, perché il terzo giorno andrai a 120 Km di distanza per visitare uno dei luoghi più incantevoli d’Europa.

 

Primo giorno

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Direi che niente è più simbolico per la cultura bulgara della Cattedrale di Aleksandar Nevski. Rappresenta il simbolo della liberazione della Bulgaria da parte dei russi ai danni dell’Impero Ottomano.

La Cattedrale è la più grande cattedrale ortodossa del Paese e, a detta di alcuni, dei Balcani interi. L’architettura con cupole dorate richiama i canoni dell’arte bizantina e, all’interno, pregiati dipinti e sfarzose decorazioni elevano la Cattedrale ha un qualcosa di sublime e le attribuiscono un effetto di grande misticismo.

Fu costruita tra la fine del XIX secolo e gli inizi del XX secolo sul progetto di un architetto russo.  E’ molto suggestiva, ti lascerà di sicuro esterrefatto. Un’ala è riservata al Museo delle icone, parte integrante della Galleria Nazionale.

Di fronte all’imponente Chiesa si apre la piazza del mercato, dove potrai acquistare una delle pittoresche icone fatte a mano. La seconda cosa da vedere a Sofia è proprio la Galleria Nazionale, che rappresenta una delle più importanti d’Europa per la custodia delle icone sacre ortodosse.

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Molto suggestiva è anche la Chiesa paleocristiana di San Giorgio. Edificata durante il dominio bizantino in laterizi rossi e con pianta circolare. Come gran parte delle chiese, durante l’occupazione ottomana fu convertita in moschea. Oggi è un interessante museo, che racconta uno spaccato di storia medievale della città.

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Per chiudere la giornata visita la Chiesa di Santa Sofia, altro baluardo della cultura locale. La Chiesa eponima della città è stata edificata sotto l’Impero di Giustiniano (VI secolo d.C.) ed è anch’essa uno splendido esempio di architettura paleocristiana. Queste tre chiese a mio avviso sono tra le più belle dell’Europa Sud-Orientale.

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Secondo giorno

Il secondo giorno è all’insegna della storia politica e sociale di Sofia.

Piazza Aleksandar Battenberg è la prima tappa. Si affacciano l’ex Palazzo reale, l’ex casa del Partito Comunista bulgaro e l’attuale sede della Banca Nazionale e del Governo. Nel complesso la piazza ha il suo fascino.

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Come seconda tappa del tour giornaliero ti propongo alcuni musei, che sicuramente ti aiuteranno a conoscere meglio la storia locale. Ciascun museo svela un aspetto peculiare e suggestivo. Il primo è il Museo della città,

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che custodisce antichi manufatti, tra cui il tesoro dei Traci. Se ti affascina maggiormente il mondo della natura, ti consiglio di visitare il Museo di storia naturale, che racconta le bellezze naturalistiche bulgare del passato e del presente. Altro museo molto interessante è il Museo della Sinagoga, il quarto museo di storia semitica (dopo Venezia, Budapest e Amsterdam), che racconta appunto la storia della comunità ebraica bulgara. Ultimo museo da segnalare è quello il Museo etnografico, esposto nell’ex Palazzo Reale, in piazza Battenberg, che racconta attraverso i manufatti dell’artigianato bulgaro gli usi e i costumi della tradizione popolare bulgara.

Dopo aver scelto il museo che più si intona con i tuoi interessi, passeggia lungo il Boulevard Maria Luisa e Vitosha

 

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fino al parco pubblico dove svetta l’immenso Palazzo della cultura. Riposati qualche minuto nella piazza della pittoresca Chiesa di Sveta Nedelya, prima di recarti in un altro angolo verde della città: i graziosi giardini Tsentralna Banya. Qui troverai una stupenda moschea, gli storici bagni pubblici e mille fontane che traboccano di acqua potabile e termale.

 

Terzo giorno

 

Il terzo giorno della nostra guida su cosa vedere a Sofia in tre giorni, ti consiglio di uscire dalla capitale bulgara per una gita fuori porta. Destinazione: Monastero di Rila, il più noto e suggestivo monastero ortodosso della Bulgaria. Si trova sul monte Rila a 1147 metri s.l.m.

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Per raggiungerlo chiedi informazioni alla reception del tuo hotel (per questo è meglio prenotare un hotel ben attrezzato), negli uffici della stazione centrale o in uno dei punti turistici sparsi per la città.

Edificato tra IX e X secolo dai discepoli di San Giovanni di Rila, che abitava, così vuole la tradizione, in una grotta poco distante. Durante la dominazione ottomana il monastero fu distrutto e ricostruito a partire dal ‘500 grazie alle donazioni di mecenati e alle offerte dei fedeli. Il monastero poco alla volta riprese le sue attività spirituali e culturali. I monaci trascrissero e custodirono una moltitudine di libri, ancora oggi conservati nella biblioteca del monastero.

Negli anni ’70 il Monastero di Rila fu dichiarato monumento storico nazionale e dopo qualche anno (1983) fu iscritto nell’elenco dei patrimoni dell’umanità UNESCO.

L’architettura ricorda più quella di una struttura fortificata, di un castello, perché il Santuario è difeso da imponenti mura. Il fulcro centrale è rappresentato dal cortile porticato, dove si affacciano circa trecento celle, l’entrata della chiesa e la torre, cosiddetta del despota. L’interno della chiesa è un capolavoro: figure ieratiche con fondali d’oro, tantissime icone antiche e una straordinaria iconostasi intagliata in legno. Varcata la soglia la tua prima parola sarà “Wow“, ne sono certo!
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