Crescente (“Patto Per Capodrise”): «Campo sportivo alibi di chi non ha idee»

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CAPODRISE. «Speravo nascesse un confronto in cui si sarebbero incontrate, e scontrate, visioni diverse sul futuro dello stadio comunale. Ma è evidente che è più facile denigrare che farsi venire un’idea, distruggere che costruire». Angelo Crescente, candidato a sindaco della lista “Patto Per Capodrise”, interviene sulla questione del campo sportivo. «Il Comune di Capodrise, come altre migliaia di enti locali in Italia – prosegue Crescente –, non ha né le possibilità economiche né le capacità di gestire un centro di quella portata. Da sindaco, poiché ritenevo, e ritengo tuttora, che la nostra città abbia il diritto di possedere un impianto sportivo all’altezza delle sue aspettative, ho ritenuto che la vera alternativa al degrado attuale fosse la stimolazione dell’iniziativa privata: una scelta oltre che legittima e saggia, anche lungimirante. Criticare il bando di concessione senza indicare altre strade credibili può essere, al massimo, un “utile” esercizio retorico per un consigliere di opposizione, non per chi si candida alla guida della città. Inoltre, citare come esempio virtuoso la gestione del campo di Recale significa parlare a vanvera, se non in malafede. Quella struttura – aggiunge Crescente – è stata affidata ad un privato del posto proprio con un contratto di concessione. Con una differenza, però: a Capodrise gli imprenditori che hanno presentato la proposta investiranno oltre 2 milioni di euro e realizzeranno tre campi di calcio, spogliatoi, tribune, una pista di atletica, un campo da tennis, un bocciodromo, un’area ricreativa con punti di ristoro e altri locali dove poter svolgere attività di carattere sociale e culturale. Il centro resterà un bene pubblico, diventando però una struttura all’avanguardia che i Comuni limitrofi non potranno che invidiarci. Spaventa la durata della concessione? Discutiamone. Qualcuno ha altre proposte altrettanto concrete? Bene, si faccia avanti. Se praticabili e, soprattutto, se non sono soluzioni al ribasso, sarò il primo a sostenerle, altrimenti – conclude Crescente –

dovrò supporre che i motivi di tanto accanimento siano altri e, purtroppo, più meschini».

 

Capodrise, 20 maggio 2016

 

Ufficio stampa e comunicazione

Gianluca Montebuglio

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