Diritti e lotte sociali il nuovo libro di Pasquale Iorio

Diritti e lotte sociali

L’incontro di ieri sera alla Feltrinelli di Caserta per la prima presentazione di lancio del nuovo libro su diritti e lotte sociali, Edito da Guida e curato da P. Iorio, ha registrato un vero successo di partecipazione, con un dibattito di alto valore e qualità. Non è stato solo l’occasione per una immersione nella memoria storica con cui i saggi del volume ci riportano a ricostruire il ruolo di tanti protagonisti e testimonianze che hanno segnato la vita civile e democratica di Terra di Lavoro nell’arco del XX secolo. Questa ricostruzione è stata fatta dal coordinatore dell’evento Nando Santonastaso (Il Mattino), che a sua volta è stato un attento osservatore e comunicatore di queste vicende, a cui sono seguiti i contributi dello storico Gianni Cerchia, che ha scritto una presentazione al volume, e di Paola Broccoli, anche lei impegnata a raccontare gli anni della modernizzazione della nostra provincia con alcuni saggi di recente pubblicazione.

La discussione si è animata anche in riferimento ad alcune tematiche di grande attualità, come quelle che hanno posto Adolfo Villani in merito alla mancata crescita dell’economia casertana dopo la crisi e la deindustrializzazione di quella che è stata una delle aree a più alto tasso manifatturiero non solo nel Sud (per una fase Caserta è stato il secondo polo dell’elettronica civile a livello nazionale, dopo Milano). A sua volta Annamaria Rufino ha sollevato un altro aspetto cruciale che ci aiuta a comprendere come mai permane un livello di degrado e di arretratezza nella realtà socioeconomica di Terra di Lavoro, dalla quale i giovani talenti sono costretti a fuggire via per cercare il lavoro ed un futuro dignitoso. Qui si è innescata una riflessione sulla carente capacità di scuola ed università di svolgere funzioni educative adeguate alle trasformazioni in atto. Nello stesso tempo vi è stata la mancata capacità di valorizzazione del nostro ricco patrimonio di beni artistici, storici e culturali, con tesori unici al mondo, che molto spesso versano in vergognose condizioni di abbandono e di degrado. Come è stato sottolineato in modo autocritico anche dall’autore del libro nel suo intervento conclusivo, questa sottovalutazione è stata alla base del ritardo del nostro sviluppo locale: le classi dominanti del secondo dopoguerra in Terra di Lavoro hanno interpretato il tema dello sviluppo solo come dato economico, come rincorsa ad una industrializzazione che spesso si è rivelata effimera, obsoleta. Per onestà va detto che anche da parte della sinistra e del movimento operaio spesso si è sottovalutato che nella cultura e nel turismo oggi vi sono potenzialità e fattori di crescita, che come ci dimostrano tante altre realtà del nostro paese, creano ricchezza e nuovo valore grazie alle bellezze ambientali e storiche. Da qui discendono i dati che ci vedono precipitare ogni anno negli ultimi posti nelle varie graduatorie sulla qualità della vita, non solo per il divario su servizi sociali o per il cancro della delinquenza organizzata e della corruzione nella PA. Ma ancor più per il fatto che noi siamo la provincia dove si leggono il minor numero di libri e di giornali, dove abbiamo i musei con meno visitatori all’anno, con il triste spettacolo di alcuni gioielli come il Museo Campano di Capua che ancora rimangono fuori di ogni itinerario turistico.

La serata è stata resa  emozionante anche dalla presenza in sala di tante persone e familiari vicini ai protagonisti del libro: da Franco il figlio di Peppino Capobianco, che ha collaborato al volume con una bella documentazione sul ruolo politico e storico del padre); di Giancarlo, il figlio di Mario Pignataro; di Salvatore, anche lui medico e figlio di Armando Del Prete; di Vincenzo De Rosa per l’artista Gerardo del Prete; di Virginia Rosano, compagna di Carmine Cimmino, storico locale; e della stessa Annamaria Rufino, moglie di Bruno Iorio, letterato. Altri hanno inviato i loro saluti e ringraziamenti, come Fausto, il figlio di Franco C. Greco, Danilo il figlio del chirurgo compagno Dario Russo, e infine la segretaria regionale CGIL Camilla Bernabei, Paolo P. Broccoli, Felicio Corvese, Angelo Martino e Nicola Terracciano, come coautori del volume. Tra i tanti partecipanti che hanno seguito con attenzione il dibattito vanno segnalate alcune presenze, come quella di A.lo Tedeschi (già presidente CONFINDUSTRIA), di Mario Luise (ex sindaco di Castel Volturno e scrittore), di Matteo palmisani della LIPU, di alcuni storici dirigenti sindacali come B. Marino, Ninì Palaia e Mimmo Pascarella, delle presidentesse di Auser Caserta e Capua, di tante altre donne impegnate nel terzo settore. Infine va segnalata la presenza di alcuni giovani, come Sergio Messina (ambientalista) e di Andrea Iorio, coautore del capitolo dedicato alle donne nelle lotte per le terre incolte). Il viaggio dedicato al libro continuerà con altri incontri già programmati nelle principali città della provincia, a partire da Capuanova il 6 marzo pv).

Ufficio Stampa                                               Caserta, 8 febbraio 2020

Le Piazze del Sapere

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