“Diritto alla pizza” uno sguardo nuovo sul piatto più famoso al mondo. Angelo Pisani indaga gli aspetti giuridici e sociologici della pizza napoletana

Ieri sera, presso la pizzeria Pizza a’ Street di Luciano Sorbillo, si è tenuta la presentazione del libro “Diritto alla pizza” dell’avvocato Angelo Pisani edito da Rogiosi. Sono intervenuti con l’autore i giornalisti Raffaele Auriemma, Pierpaolo Petino, l’avvocato Alfredo Varone e il noto imprenditore Antonio Luise delle varie agenzie immobiliari “Antonio Luise Immobiliare” nonché consigliere comunale di Castel Volturno, che ha dichiarato:

“Un libro che vale la pena leggere, perché a prescindere da tutto, la città di Napoli è molto fortunata ad avere professionisti che operano sulla città come l’avvocato Pisani, mio caro amico. Un progetto portato avanti da diversi anni che vede oggi la sua realizzazione”.

L’autore del testo, l’avvocato Pisani, è riuscito a cimentarsi, con creatività e professionalità, nei meandri storici, giuridici e sociologici del piatto più famoso e invidiato dal mondo intero, ovvero la pizza. Il racconto parte dalle “lotte” che si sviluppano nelle famiglie dei pizzaioli per chi può godere della tradizione donata dai nonni per stigmatizzare ingiustizie che non fanno onore alla tradizione gastronomica napoletana.

Angelo Pisani: “La Pizza, grazie anche ad un movimento del quale in particolare i napoletani hanno l’onore e il piacere di far parte, è un caposaldo non soltanto della cucina italiana ma è un manifesto culturale capace di sprigionare tutte le migliori tradizioni da tavola di Napoli e della Campania”.

La prefazione del libro è stata curata dal magistrato Nicola Graziano, sempre molto attento alle dinamiche sociali, oltre che giuridiche, della propria regione di appartenenza.

Durante la presentazione, l’avvocato Pisani, ha ribadito: “Mangiare una pizza Margherita significa portare con sé un po’ di Napoli: tutto questo ha un valore unico”.

Prossimo appuntamento con l’autore Mercoledì 13 febbraio alle ore 18,30 presso il teatro Jovinelli nel Palazzo Mazziotti di Caiazzo.

 

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