Discariche rifiuti tossici in Italia: protesta a Bruxelles per avviare le bonifiche

Bruxelles (Belgio). Un gruppo di cittadini proveniente dall’Italia, ha inscenato una protesta davanti la sede del Parlamento Europeo. L’iniziativa affinché l’Unione Europea si adoperi a far bonificare i territori della Terra dei Fuochi. Nelle campagne intorno a Napoli, nel Sud Italia, sono sotterrate tonnellate di rifiuti tossici pericolosi, scarti di lavorazioni industriali provenienti da aziende di mezza Europa.
“Lo Stato italiano ci sta condannando a morire – dice un cittadino – perché nelle campagne i rifiuti stanno inquinando l’acqua del sottosuolo e la terra. Molte persone si ammalano e muoiono di tumore”.
Sulla questione è intervenuto Antonio Fattore, portavoce del M5Stelle di Calvi Risorta, la città dove è stata ritrovata lo scorso mese di giugno la discarica di rifiuti tossici più grande d’Europa.

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“Le responsabilità di questo disastro sono anche delle leggi italiane che hanno dato valore al rifiuto tossico industriale, cioè hanno obbligato le aziende a sostenere costi per quantità di rifiuto smaltito. L’unione Europea deve obbligare l’Italia a fare le bonifiche, dissotterrando e stoccando in sicurezza i rifiuti tossici. Per il futuro le aziende dovrebbero pagare a prescindere una tassa sulla produzione dei rifiuti e non sulla quantità dello smaltito, perché così si crea un florido mercato dello smaltimento abusivo. Sarebbe auspicabile – conclude Fattore – la costituzione di un Ente Europeo per le Bonifiche e la gestione dei rifiuti tossici pericolosi, nonché una profilassi per la prevenzione dei tumori con visite e screening sanitari alle popolazioni interessate.

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