DOMANI A L’Asino che Vola: Tubadu presenta “Giardinetti”

Uscito il 18 Settembre GIARDINETTI è il terzo disco dei TUBADU. Dopo aver concluso il loro tour estivo, il quartetto di musica caraibica ha pubblicato questo ultimo lavoro discografico: un doppio cd con i grandi successi rimasterizzati e rimixati e tutti gli inediti della banda. Il disco Giardinetti è stato realizzato tra il 2012 e 2015 e masterizzato da Stefano Fed Bari, il chitarrista e produttore dei Otto Ohm, tre anni per concretizzare tutti i loro brani inediti e per riprendere tutto il materiale in passato già pubblicato in “Carribean Sandcastles Vol1” rimixandolo completamente nel loro studio. Ma Giardinetti contiene anche un cd dei loro brani inediti, frutto di un lavoro di gruppo realizzato in questi ultimi tre anni di vita insieme; composto, arrangiato e prodotto dal quartetto stesso durante le pause del tour. Un disco veramente importante che la banda ha deciso di chiamare Giardinetti come la fermata “fantasma” della metro C di Roma, nella periferia Est della capitale dove, nelle sale prova della Prenestina e Casilina, il gruppo è nato nel 2007. I giardinetti sono anche il luogo di incontro prescelto dai ragazzi di periferia. Un luogo social del passato dove già esisteva il nickname, chiamato soprannome, e i commenti, i “mi piace”, le condivisioni e gli inviti a giochi. Ma le nuove canzoni sono per lo più legate alla città eterna di cui i lavori in corso sono una consuetudine maturata sin dalla propria origine con il famoso solco tracciato da Romolo. La stazione della metro C diviene quindi emblema della città da cui i Tubadu traggono ispirazione. Di Roma parla “Calypso a Roma”, un sarcastico affresco della movida reggae della città, così come “Calypster” è una divertente invettiva contro gli Hipster del Pigneto, mentre “Dottorì” è una dissacrante parodia in dialetto romanesco del “machismo” di borgata. C’è anche la graffiante satira tipica dei romani in “Chokolatina” che diviene lucido e freddo scetticismo in “Radio Ballo Cesio 137” ispirato al libro “Preghiera per Cernobyl”di Aleksievic Svetlana e prodotto con il Consorzio ZdB. Nel disco viene proposta anche una nuova versione in stile rocksteady del cavallo di battaglia dei loro concerti “Divertiti”. Con l’ascolto del secondo cd si respira invece l’atmosfera tipica dei live dei Tubadu: il Son cubano, il Calypso, il Reggae e lo Ska. I grandi classici del loro repertorio in una versione completamente rinnovata da un nuovo missaggio e dal mastering professionale. L’opera Omnia dei Tubadu è finalmente ascoltabile in questo nuovo doppio cd Giardinetti acquistandolo online dal loro sito o negli store digitali. Il disco verrà presentato ufficialmente all’Asilo che Vola, storico locale romano in via Antonio Coppi. I Tubadu sono: Angelo “Al Capangelo” Capozzi, voce e ukulele, Giorgio “ The K” Tebaldi al trombone e voce, Fabio “ Fabolus” Accurso al basso e Gaetano “ Tano” de Carli alla batteria.

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