Dopo il comunicato dello Sportello dei Diritti sulle dichiarazioni shock del Direttore del Dipartimento delle Istituzioni Svizzero («È stato un errore assumere un italiano»), arriva l’intervento diplomatico del console italiano

Dopo il comunicato dello “Sportello dei Diritti” sulle dichiarazioni shock del direttore del Dipartimento delle Istituzioni svizzero Norman Gobbi che, in merito ad un caso di corruzione esploso in Canton Ticino avrebbe riferito ad un quotidiano elvetico le eloquenti parole «No, è stato un errore quello di assumere un italiano, soprattutto per l’Ufficio della migrazione…», è arrivato puntualmente l’intervento diplomatico da noi richiesto contro quest’ennesimo atto di quello che abbiamo definito come “razzismo istituzionale elvetico”, sinora troppo tollerato dalle nostre autorità diplomatiche, nonostante i ripetuti e frequenti episodi xenofobi da parte di alcuni burocrati e politici elvetici che più volte ha denunciato la nostra associazione nei confronti di nostri concittadini residenti o transfrontalieri o semplicemente contro l’”italianità”. Il console italiano Marcello Fondi, intervistato dal quotidiano svizzero “La Regione” ha, infatti, testualmente affermato che «L’ambasciata italiana sta trattando il caso. Se Gobbi ha effettivamente reso quella dichiarazione, sarà difficile ignorarla». Finalmente, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, la nostra diplomazia prende atto di una situazione non più tollerabile e giustificabile per il prezioso ruolo svolto dagli italiani all’estero e che pretenda un intervento da parte delle istituzioni svizzere ai più alti livelli per evitare che episodi del genere possano ripetersi.

Lecce, 11 febbraio 2017                                                                                                                                                                                            

Giovanni D’AGATA

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