E se vincesse il NO?

di Raffaele CARDILLO

E’ una domanda che molti si pongono nello schieramento avverso e, in special modo, l’ambiente dell’alta Finanza internazionale che propende per il verificarsi, a tutti i costi, l’avvio di questa presunta rivoluzione copernicana, che stravolge sin dalla radice, quelli che erano i dettami dei nostri Nobili Padri Costituenti: un’Opera Magna dove venivano contemplate tutte le potenziali incertezze e le relative tutele del cittadino, a guisa di un ombrello protettivo che riparava il soggetto debole, dalle intemperie del Potere Costituito.

Tutto ciò non rientra nei piani di coloro che detengono l’economia del Pianeta e, paventano che ci sia un <effetto domino> dopo il <leave> della Gran Bretagna e la vittoria di TRUMP alle elezioni americane, e sarebbe una grave iattura se vincesse il “NO” al prossimo Referendum Costituzionale del 4 dicembre!

Da qui il bombardamento mediatico dell’establishment internazionale che, sta provando a scatenare l’inferno e a seminare il terrore tra gli elettori, con minacce e ricatti.

Tra questi, l’autorevole Financial Time  che sostiene l’insorgere di un apocalisse finanziario se i fautori del <NO> riuscissero a prevalere e, contestualmente l’Italia si troverebbe fuori dall’Euro, con tutte le nefaste prospettive che si andrebbero a materializzarsi!

Anche il Ministro delle Finanze tedesco, il rigoroso e castigamatti SCHAUBLE, e le varie e <fantasiose> Agenzie di Rating (Moody’s, Standard & Poors e Fitch) si sono associate alla <volgare schiera>, nel minacciare declassamenti, ovvero il baratro economico con i rischi insiti di tale atto: GRECIA DOCET!

La stessa Wall Street non se l’è sentita di tenersi fuori da questo gioco al massacro, promuovendo, in caso del possibile <cataclisma referendario> a favore del <NO>, l’avvio di un Governo Tecnico, magari presieduto dall’attuale Ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan.

Da quanto sopra si rileva, ed è drammatico sottolinearlo, che la nostra Sovranità Nazionale è stata buttata alle ortiche: ormai tutti si possono permettere di dare suggerimenti, “Pardon Ordini”, del come si dovrebbero affrontare le crisi e, in caso di mancata osservanza, il ricorso alle tremende ritorsioni che fagociterebbero, in un battibaleno, le esangui e stremate risorse  della nostra ingravescente economia!

Proprio nell’anno 2013 la principale Banca d’Affari statunitense, l’onnipotente  J.P. Morgan, lanciava velati ammonimenti, circa i necessari aggiustamenti di certune Costituzioni dell’area Euro, a suo dire, impregnate di puro socialismo e quindi deputate a proteggere, oltremisura, i diritti dei Lavoratori, <rei> di essere troppo tutelati e quindi non linea con gli obiettivi dell’Oligarchia finanziaria mondiale, che tende a ridurre i cittadini europei ad un esercito di schiavi sottopagati.

Alla luce di quanto sopra, emerge una triste e terribile verità, ovvero il <silenzio assordante> della Triade Sindacale, che si smarca da queste problematiche e si trincera in un ignobile e  omertoso silenzio!

A questo punto, riteniamo che la via da seguire sia una sola: domenica prossima nel chiuso della cabina elettorale, non si abbiano tentennamenti, la mano deve correre d’impeto a tracciare il frego sulla casella <NO> e, siate certi di aver agito in perfetta coscienza e con la convinzione, di aver tutelato il futuro delle generazioni future!

 

 

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