Elezioni Trentola Ducenta, Roberta Pizzo: “Attenzione maggiore per persone disagiate”

TRENTOLA DUCENTA. Ritengo sia necessario migliorare le qualità della vita delle persone con disagi che vivono nella nostra comunità”. A parlare è la candidata della lista “TrentolaDucenta del cuore” a sostegno del candidato sindaco Luigi Perfetto, Roberta Pizzo, che, in una nota diffusa alla stampa, ha voluto sottolineare come, qualora fosse eletta, voglia concentrare l’attenzione su soggetti con disabilità, sugli anziani e, più in generale, sulle persone disagiate.

“Sono favorevole alla creazione di nuovi progetti che tendano la mano all’aggregazione sociale, come, ad esempio, l’incremento delle attività sportive convenzionate dall’assessorato allo sport ed alle politiche sociali – dice la 28enne -, quali nuoto, calcio e danza.

Sono attività che devono muoversi a stretto contatto con l’ambito scolastico ed associazioni locali; in questo modo si può evitare che gli alunni prendano cattive strade. In questo senso, credo sia giusto mettere costantemente al corrente i giovani di ciò che offrono gli enti provinciali e regionali nell’ambito di sport e politiche sociali. Fin troppi comuni non sfruttano finanziamenti mirati, perdendo grandi opportunità.

Quando si parla di disagio – nota la Pizzo -, c’è sempre un filo diretto con il tema dell’occupazione. Abbiamo il dovere di non ostacolare l’ingresso di nuove attività sul territorio e di tutelare quelle già esistenti, col fine ultimo di creare nuovi posti di lavoro. Il tutto con la speranza di ottenere maggiori fondi dal governo centrale, che li ha già annunciati in sede ministeriale.

Un altro tema che abbiamo a cuore è la sicurezza – continua -. Devono essere intensificati i controlli perché, negli ultimi tempi, ed è un dato di fatto, sempre più immigrati provenienti dall’est saccheggiano locali commerciali e si intrufolano negli appartamenti. Inoltre, bisogna porre le telecamere negli asili nidi per tutelare i minori di giovanissima età.

Penso ci sia bisogno di sensibilizzare la comunità rispetto al tema della raccolta differenziata – conclude – usufruendo di canali come scuole, parrocchie ed associazioni impegnate nel sociale con un progetto mirato a migliorare il servizio offerto”.

 

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