EMERGENZA NEL CARCERE DI SANTA MARIA C.V.

DETENUTO PROVOCA INCENDIO IN CELLA . USTIONATI DETENUTI E AGENTI DI POLIZIA PENITENZIARIA

Incendio  nel Carcere di Santa Maria C.V.- San Tammaro .  A provocarlo un detenuto di origine georgiana , di circa 30 anni,  che ha fatto scoppiare un incendio nella sua cella nella notte compresa fra sabato e domenica.

Le fiamme si sono immediatamente diffuse  all’interno della struttura .  Sia gli agenti della   polizia penitenziaria, immediatamente intervenuti,  sia i compagni di cella dell’uomo sono rimasti intossicati ed ustionati nel tentativo di spegnere le fiamme.

Il detenuto ha appiccato l’incendio  utilizzando i fornellini in dotazione nelle celle .

Tre agenti della polizia penitenziaria sono stati  ricoverati in ospedale  per le ustioni riportate a causa dell’incendio e saranno dimessi fra 5 giorni.

Intossicati anche i compagni di cella del geogiano, che sono stati trasferiti in altra cella.

Per il momento il detenuto piromane e’ stato messo in isolamento e si ipotizza il suo trasferimento in un altro carcere.

Continua dunque l’emergenza nelle carceri piu’ volte segnalata dalle organizzazioni sindacali degli agenti di polizia penitenziaria.

Secondo il Dap  il rapporto medio agenti /detenuti dovrebbe essere di 0,49 agenti per ogni singolo detenuto.

Ma gli istituti di pena sono decisamente al di sotto di questa soglia.

Un numero insufficiente di agenti per far fronte, in modo efficace, alla gestione della popolazione carceraria .

A ciò si aggiunge il fenomeno delle aggressioni ai danni dei poliziotti penitenziari, costretti ad operare in una condizione di forte stress e frustrazione, e la altrettanto delicata della sanità penitenziaria  che incide non solo sulla salute dei detenuti ma anche sulla qualità del lavoro degli agenti.

Occorrono interventi urgenti; la polizia penitenziaria chiede fatti e non vaghe promesse, a cominciare da un rafforzamento dell’organico. E’ evidente che siamo di fronte ad un’emergenza, che assume anche un carattere politico, di cui le istituzioni hanno il dovere di farsi carico rispondendo ad un grido d’allarme sempre più forte.

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