‘FERMIAMO LA MATTANZA DELLE BALENE IN NORVEGIA’ LA LEGA ‘PRO ANIMALE’ LANCIA IL GRIDO D’ALLARME

di Daniele Palazzo

 

CASTELVOLTURNO-L’Associazione “Lega pro Animale”, di respiro internazionale(dinamicissima anima-guida ne è la Dottoressa, di origini tedesche, ma, da decenni, orami, italiana d’adozione, Dototea Fritz), che, da tempo, ha stabilito sede in Castelvoturno, in provincia di Caserta, rilancia la sua più che lodevole battaglia(per l’occasione, si tratta di una raccolta di firme) contro la mattanza di balene e balenotteri. Questa volta come spesso accaduto anche nel recente passato, la Fritz e lo staff di lavoro che la hanno affiato le ragioni della loro protesta all’ennesimo comunicato-denuncia della loro storia associativa. Poiché lo condividiamo in pieno ed anche perché lo riteniamo degno di nota, a beneficio di chi legge, lo riportiamo per intero. Eccolo: “Tra pochi giorni, la Norvegia si lancia nella sua più orribile tradizione, vale a dire il massacro di centinaia di balene, di cui la grande maggioranza incinta. Ma quest’anno abbiamo una strategia per dire “Norvegia, fermati!” Le balene sono creature incredibilmente intelligenti, sappiamo che con il loro ‘canto’ comunicano tra di loro e che provano emozioni simili a quelle umane. Ma, ogni anno, nel citato Paese del Nord Europa, sono cacciate e fatte a pezzi e poi usate per farne cibo per animali e prodotti di “bellezza”! È allucinante. Nella quasi totale attenzione dei media, la Norvegia è diventata il primo killer globale di balene. Ora, però, un’enorme ondata di indignazione può far chiudere i porti europei alle loro baleniere, bloccando la vendita. Con l’Islanda, ha funzionato. Firma anche tu la nostra petizione per fermare la strage di balene in Norvegia. Al governo norvegese, alla Commissione Europea e a tutti i paesi che permettono il passaggio alle navi che trasportano carne di balena: Da tutto il mondo ci appelliamo al governo norvegese perché metta fine al massacro delle balene e a tutti gli altri governi perché chiudano i loro porti alle navi che ne trasportino la carne. Potete creare un precedente che può salvare migliaia di balene e contribuire alla fine di questa caccia in tutta Europa. Assieme ad altre organizzazioni, siamo già riusciti a far chiudere i porti olandesi e tedeschi alle navi islandesi, costringendo una delle più grandi aziende nel mondo della caccia alla balene a ritirarsi dal mercato. Abbiamo convinto la Commissione internazionale sulla caccia alle balene a mettere sotto osservazione le finte “spedizioni scientifiche” del Giappone che in realtà sono mattanze. E abbiamo spinto la comunità internazionale a darsi l’obiettivo di proteggere il 30% degli oceani entro il 2030. La Norvegia, però, continua ad ammazzare balene e a farla franca, al punto che hanno appena annunciato di voler raddoppiare la quota di uccisioni annuale! Ma, per guadagnarci, devono venderne la carne, e per farlo hanno bisogno di poter entrare nei porti europei. Mettiamo fine allo smercio di questi animali meravigliosi. Appena avremo raccolto un milione di firme, faremo di tutto perché questo diventi un incubo per la loro immagine internazionale e ogni singolo porto in Europa gli neghi l’ingresso. Unisciti e condividi con tutti, salviamo le balene! La fine di questa pratica barbara è sempre più vicina, ma, come ogni impero morente, la lobby dei balenieri sta lottando con tutte le sue forze per non scomparire. Le balene non possono difendersi da sole, dobbiamo essere noi la loro voce e il loro canto. Una voce così forte da non poter essere ignorata fino a quando smetteranno di cacciare le balene.” Al grido di “Firma anche tu, per evitare la strage di di balene in Norvegia”, seguono le firme dei Volontari propositori, cioè Rewan, Caroline, Diego, Allison, Emma, Danny, Alice e tutto il team di Avaaz.

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