Francolise Liquami e M.C.A all’interno dei canali

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-Protocollo d’intesa  ai  fini dell’emersione delle  notizie  di reato  in  materia  ambientale sottoscritto    tra D.E.A   con Procura  della  Repubblica  presso  Tribunale  di  S.M.C.V; Questura di Caserta ;Comando Provinciale Carabinieri di Caserta;Comando Gruppo Carabinieri Forestale dello Stato di Caserta ;Comando Carabinieri Nucleo Operativo Ecologico di Caserta;  Capitaneria di Porto di Napoli;ARPAC Campania

 

 

Francolise :Liquami    fecali illecitamente  smaltiti  all’interno  di un  tratto  di   reticolo  idrografico  che  confluisce  nel  canale  Agnena ,e  altri  materiali  contente  amianto i  abbandonati  all’interno di  un  area  privata  e  nel  letto  del  canale  Rio  Lanzi

A  seguito  di un servizio  di  monitoraggio  ambientale mirato  all’individuazione  di  scarichi  illeciti  che  interessano  le   acque  di  pubblico  demanio  effettuato  dai  volontari  D.E.A  in  agro  di  Francolise ,   piu  precisamente nella frazione  sant’Andrea  del  Pizzone,  segnatamente  in   Strada  Vicinale  Giunchere  all’interno  di  un  fossato   si  accertava una  presenza  massiccia   di  liquami  di origine fecale che successivamente veicolate  per  alcuni  chilometri recapitavano  nel  Canale   denominato  Agnena,per  poi  sfociare  direttamente  al  mare   quale  corpo  idrico ricettore  principale  .  Lo  scarico  abusivo in  corso ne  determinava  un  alterazione  della  colorazione  delle  acque  dalle   quali  si  percepiva  una  puzza  nauseabonda,inoltre  l’area  in  questione  era  disseminata   rifiuti  vari. Nella  stessa mattinata sempre nel  territorio   di  Francolise  lungo  la  Sp 7adiacente  il  campo  sportivo,   all’interno  di  un  area  in  totale  stato  di  abbandono e accessibile  a  chiunque,all’interno  del  cortile  di  suddetta  struttura  accertavano  la  presenza  di  un  cumulo  di  lastre ondulate  rotte  in  verosimile  amianto. Spostandosi  da   questo  sito  gli  stessi   volontari si  dirigevano  lungo  la  Sp 259,di  cui  all’interno  del letto   del  canale  denominato  Rio  Lanzi  si  accertava  un illecito smaltimento di  numerosi  materiali  pericolosi,nella  fattispecie  figuravano   numerose  lastre  ondulate  canne  fumarie  e  relativi  comignoli  il  tutto  in  verosimile  amianto   rotto  in molti  pezzi    i  quali  venivano  anche  veicolati  dalle  acque  all’interno  del  su  citato  canale,oltre più si  accertava  la  presenza  di  numerose   membrane  bituminose  parzialmente  combuste   e la  presenza  di  altri  materiali  contaminati  da   fitosanitari

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