Giuramento del VFPI del 3° Bando – 2° Blocco 2016

A Capua i volontari giurano fedeltà alla Patria al cospetto della bandiera di guerra del 17° Reggimento

Capua (Matilde Maisto) – Venerdì, 3 Febbraio 2017, settecentodieci volontari di un anno appartenenti al 3° bando – 2° Blocco 2016,  presteranno giuramento di fedeltà alla Repubblica Italiana nella Caserma “Oreste Salomone”, sede del Centro Addestramento Volontari (CAV) e del 17° Reggimento Addestramento Volontari “ACQUI”. La cerimonia avverrà al cospetto della Bandiera di Guerra del Reggimento e alla presenza del generale di Brigata Giuseppe Faraglia, Comandante del centro Addestramento Volontari, oltre a numerose autorità civili, militari, religiose del territorio e numerosi familiari ed amici.

I giovani volontari giureranno fedeltà alla Patria intonando l’Inno di Mameli, accompagnati dalla Musica d’ordinanza della Scuola Trasporti e Materiali, agli ordini del Comandante di Reggimento, Colonnello Nicola Cucinieri.

I cronisti, convocati nella giornata di ieri 1° Febbraio, dal C.le Magg. Ca. Sc. Russo Raffaele e ricevuti dal  capo ufficio Maggiorità e Personale Aiutante Maggiore Ten.Col. Raimondo Bove, in sotituzione  del Colonnello Cucinieri, hanno avuto la possibilità di predisporre linee guida per una buona comunicazione ed un felice sodalizio futuro.

Con l’occasione sono state precisate le scolaresche che parteciperanno all’evento domani 3 Febbraio:

S.O.F.I.A. di Napoli – responsabile 1° Mar. Dionigi Giusti;

Istituto Comprensivo Statale “Luigi Vanvitelli” Airola (BN) – responsabile 1° Mar. Sergio Civitella;

Istituto Comprensivo Statale “De Gasperi” Caivano (NA) – responsabile Sergente Maggiore Raffaele Raguso;

Istituto Tecnico “Giulio Cesare Falco” Capua – responsabile 1° Mar. Pasquale Cioffi.

Prennunciamo che il  3° Bando – 2° Blocco 2016 è dedicato alla memoria del Sottotenente Genio Paolo Ferrario, decorato di Medaglia d’Oro al Valor Militare, per i fatti d’arma accaduti sull’Altopiano di Tonezza – Forte di Campomolon il 15 marzo – 16 maggio 1916.

Dice la motivazione: “Ingegnere valente e soldato entusiasta, fra i disagi di un inverno di montagna, con competenza e coraggio eccezionali attendeva ad ardite ricognizioni ed a proficui lavori di afforzamento delle nostre primissime linee. Per eseguire il rilievo topografico di una parete rocciosa, attraverso la quale avrebbero dovuto sboccare le cannoniere di alcune caverne in costruzione, si faceva calare dall’alto con una fune, e di pieno giorno, sospeso nel vuoto, compiva il suo lavoro sotto il tiro aggiustato delle artiglierie nemiche. Scatenatasi un’offensiva avversaria, divenuto fante fra i fanti, partecipava volontariamente ad una battaglia durata quattro giorni, eseguendo ricognizioni fuori delle nostre linee, assicurando i collegamenti ed il rifornimento delle munizioni, in un terreno intensamente battuto dalle artiglierie e già percorso da infiltrazioni nemiche. Avvenuto il ripiegamento delle nostre truppe, rimase con pochi gregari all’estrema retroguardia per distruggere un forte, nella quale operazione, avendo voluto personalmente accertarsi dell’efficacia delle mine, venne travolto ed ucciso dall’ultima di queste”.

Onore ai nostri eroi!

 

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