IL CASO DI FRITTELLA – Ovvero, l’unica bestia al mondo è l’uomo

Barcollava lungo la strada, poi è crollata di fronte a un bar, in una pozza di sangue. Così ad Aversa, sabato 23 gennaio, la cagnolina Frittella si è trascinata fuori dall’inferno. E’ stata abusata sessualmente e seviziata, come conferma il rapporto della Asl veterinaria che parla di sodomie e altre violenze responsabili di emorragie e lesioni interne.

“Un gesto atroce, subito denunciato alle autorità competenti. Abbiamo fiducia che il caso non venga sottovalutato, in primo luogo per i gravissimi abusi che questo povero animale ha dovuto subire, ma anche perché il principio di schiacciare e sopraffare gli inermi è comune a pratiche analoghe inflitte alle persone più deboli o indifese” dice Piera Rosati, presidente della Lndc-Lega nazionale per la difesa del cane. “Frittella ora è in cura, affidata alla nostra Associazione. Sono in corso le valutazioni per un adeguato affido in famiglia, una volta ristabilita”.

A recuperare Frittella, quel terribile sabato, è Emma Gatto, presidente della sezione Lndc di Aversa, la quale racconta: “E’ una golden retriever meticcia, la conosco da quando è cucciola. La prelevai da Frignano, ad alcuni chilometri da qui, per farla sterilizzare, e poi reputai più idoneo alla sua sicurezza il quartiere di Aversa dove, per dieci anni, ha vissuto da cane libero accudito, benvoluta da tutti. Abbiamo sempre provveduto alle sue cure e al suo sostentamento ed è proprio il suo carattere dolce, fiducioso, che l’ha resa facile preda di un mostro. E’ stato quindi automatico che il medico veterinario della Asl locale, Stefano Reccia, mi chiamasse per il riconoscimento”.

Gli abusi sugli animali muovono dallo stesso principio che ispira la violenza sulle persone più deboli e indifese: per questo atroce gesto si chiedono alle istituzioni chiarezza e giustizia.

Identificando Frittella nella creatura ferita e terrorizzata che giace su un’aiuola, la Gatto si propone di farsi immediato carico del suo ricovero: “Date le caratteristiche del caso, con grande senso di responsabilità il dottor Reccia ha invece disposto un primo intervento al Frullone, l’ospedale veterinario pubblico che fa capo alla Asl Napoli1. Lì le hanno prestato i soccorsi iniziali e hanno redatto una perizia sulle inequivocabili torture sessuali subite”.

Le ipotesi, al momento, restano tali – l’opera di un sociopatico affetto da parafilia, lo scempio improvvisato da qualche gruppo di ubriachi o drogati – poiché l’indagine è protetta dal riserbo.

Ad Aversa intanto la notizia ha suscitato reazioni forti: “Anche chi non ha particolare passione per gli animali è rimasto sconvolto da questa vicenda, e all’indirizzo di Frittella, in lenta ripresa, arriva ogni giorno una straordinaria partecipazione popolare” racconta la Gatto. “Per non parlare della preoccupazione per gli altri cani liberi accuditi, che la notte vengono ora rinchiusi nei cortili e negli androni. La gente è inorridita, furiosa, e confida che le istituzioni facciano chiarezza e giustizia”.

A tale proposito, una petizione su change.org ha già raggiunto 34.000 firme.

@margdam
margdam@margheritadamico.it

 

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