Il Colonnello capuano Fiore allo sbarco dei circa 500 migranti al Molo Beverello di Napoli

CAPUA – L’Esercito continua a collaborare con le autorità preposte alla gestione del flusso migratorio che sta investendo le coste italiane. Infatti, da sabato mattina, 22 ottobre 2016, è stato allestito un dispositivo di uomini e donne agli ordini del Colonnello Vincenzo Fiore di Capua, Comandante dallo scorso 9 settembre 2016 del neo Reggimento Reparto Comando e Supporti Tattici (RE.CO.SU.TAT.) della Divisione “Acqui”, di San Giorgio a Cremano, unità di supporto della Divisione “Acqui”, che è intervenuto nel porto di Napoli per la gestione di un nuovo sbarco di migranti. L’intervento dell’Esercito Italiano è stato richiesto dalla Prefettura di Napoli, preposta alla gestione del flusso migratorio, per garantire le procedure di riconoscimento e smistamento dei circa 466 migranti ed una salma, soccorsi nei giorni scorsi nel canale di Sicilia dalla nave “Bruno Gregoretti” della Capitaneria di Porto. La nave “Gregoretti” ha attraccato al molo 21 nel porto di Napoli con a bordo circa i 466 immigrati. Lo sbarco è avvenuto tra forti misure di sicurezza. L’area circostante del Molo 21 è stata transennata ed isolata. Gli immigrati provengono dalla Nigeria, dal Ghana, dal Senegal, dal Mali, dalla Guinea, dalla Costa d’Avorio, dal Gambia, dal Togo, dal Pakistan, dalla Siria, dall’Eritrea e dalla Somalia. La prima a scendere è stata la salma di una giovane donna di 24 anni, incinta. Subito dopo sono scese a terra  cinque mamme con i bambini piccoli. Una bimba di 4 anni con la febbre alta è stata immediatamente trasferita al Santobono, con la madre e un mediatore culturale. Ad accogliere i migranti il prefetto Gerarda Pantalone, il vicesindaco Raffaele Del Giudice e, per l’Esercito il Colonnello Vincenzo Fiore di Capua. In campo mille persone, 10 gazebi della protezione civile,  2 reti mimetiche dell’esercito. Dopo le operazioni di identificazione i 465 sono stati accompagnati nei gazebo per essere rifocillati e vestiti. Quasi tutti sono arrivati scalzi o con buste di plastica ai piedi. Indossavano solo jeans logori e magliette di fortuna. I migranti, tra cui cento minori, sono stati successivamente trasferiti in centri di accoglienze di varie località del nord Italia, seguendo un piano di riparto disposto dal Ministero dell’Interno. Non è la prima volta che le autorità governative di Napoli chiedono il supporto della Divisione “Acqui” in operazioni del genere, l’ultima risale allo scorso anno. Questo a testimonianza di come l’Esercito Italiano sia una risorsa flessibile, costantemente al servizio della collettività, in grado di fornire sostegno tempestivamente in una molteplicità di situazioni, in Patria e all’estero.

Nunzio De Pinto

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