IL COMUNE E’ IN CRAC, ma nessuno dice un tubo. Menomale che ci sono gli hashtag: LAVORIAMOSENZASOSTA#

Neppure la commercialista di grido, assessore con...

Il saldo negativo delle casse comunali ha innescato, nella fase pre-dissesto (ma, come vedremo, anche in quella successiva) una corposa lista di aspetti nefasti (spese aggiuntive) consequenziali.

A quali ci riferiamo? Le parcelle da dare agli avvocati incaricati di tutelare il comune nei confronti di enti, aziende o, più generalmente, persone fisiche che richiedevano il pagamento delle loro spettanze, per lavori eseguiti, rate non pagate e compagnia cantante, dal paese amministrato da Emerito.

Di incarichi legali e relativi compensi ci siamo occupati tantissime volte: cause a volte vinte, altre perse (come quelle con la Curia di Capua), in alcune circostanze intavolate per ritardare, strategicamente, la scure dei pignoramenti.

Le ultime due determine, pubblicate sul sito di Cancello ed Arnone, infatti, riguardano proprio la nomina di un difensore con annesso compenso da elargire.

Piccolo inciso: sinceramente, non sappiamo con quale criterio vengano depositai gli atti sul portale web del municipio, perché, ad esempio, non riusciamo a trovare un documento, che parla di quattrini pubblici, a cinque zeri, il quale sarebbe stato emesso, qualche settimana fa, a favore di una ditta impegnata sul territorio: forse non siamo bravi a cercarlo, magari c’è e non lo individuiamo, per carità, oppure non è mai esistito e le nostre fonti ci han detto male. Succede, ma, comunque, continueremo a cercare.

Dicevamo delle due ultime determine visibili (entrambe di venerdì scorso): fanno riferimento ad un’opposizione alla “comunicazione preventiva di iscrizione ipotecaria proposta da Equitalia Sud spa.” La n°67  impegna la somma di 4 mila euro a favore dell’avvocato Francesco Buco. Quella successiva, la n° 68°, liquida sul conto del legale 1500 euro dei 4 mila impegnati (la ‘spesa viva’).

Emerito e colleghi di maggioranza, recentemente, hanno avviato un’operazione social (mediatica) incisiva, che, passo passo, va a tracciare, comunicandolo ai cittadini, tutte le attività di ordinaria amministrazione, concluse o in svolgimento, come il ripristino della pubblica illuminazione in alcune zone. Lavoriamosenzasosta#: questo è il motto (corredato dal molto cool hashtag) di sindaco e consiglieri.

Eppure la politica locale, soprattutto quella fuori dal consiglio comunale (perché non abbiam grandi speranze sul ri-sveglio della minoranza), quella che si strofina le mani per il dopo Emerito, rischia di far passare sotto voce un aspetto fondamentale: l’ultimo decennio amministrativo (e forse pure qualcosina in più) ha creato le premesse gestionali che hanno spinto il comune verso l’odierno dissesto. Non lo diciamo noi, ma i documenti redatti dalla Corte dei Conti. Non è cosa da poco.

La cosa che ci manda ai matti è il silenzio, proprio sulla vicenda dissesto, della consigliera più competente in materia di finanze: Concetta Paolo, commercialista di grido, assessore al bilancio con Ambrosca e con Emerito, non ha mai detto un tubo. Niente. Chiariamo: mica deve parlare per forza con noi, ci sono tanti altri giornali. La leggeremmo volentieri ovunque. Però, come per l’atto che non troviamo, anche in questo caso, forse, siamo stati poco attenti. Magari la Paolo, da pluriennale assessore al bilancio, ha spiegato, con chiarezza, al popolo, il perché del baratro economico in cui è caduto Cancello ed Arnone. Se è stato così, chiediamo, anzi imploriamo scusa. Perdono! Ci flagelleremo.

Ritornando seri, se è stato appurato che l’ente “non può garantire l’assolvimento delle funzioni e dei servizi indispensabili” ovvero che “esistono nei confronti dell’ente locale crediti liquidi ed esigibili di terzi cui non si possa fare validamente fronte”, significa che alcune (molte) mosse gestionali sono state eseguite male (da questa amministrazione, da quella precedente e da quella prima ancora). Ma poco importa. Poco importa che non possono esser contratti mutui, poco importa che si è concretizzato un commissariamento delle finanze locali, poco importa che le aliquote sono state innalzate al massimo, toccando direttamente le tasche dei cittadini. Non fa niente. Si lavora senza sosta.

Giuseppe Tallino – Caserta CE

0 Comments

No comments!

There are no comments yet, but you can be first to comment this article.

Leave reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *