Il mistero del libro: amore infinito, numeri e lo strano caso delle vincite al lotto

AVERSA. Un racconto fluido, pieno di suspence, di colpi di scena dominati da quel senso di mistero sempre presente, ma mai opprimente. E’ un insieme di sensazioni indefinite quelle che si avvicendano al momento della lettura de “Il mistero del libro”, a cura dell’autore Angelo Grassia, originario di Aversa, che da anni trascorre le sue estati nella stupenda cornice di Gaeta. Un libro pubblicato dalla casa editrice “PG Editore” di Pasquale Gnasso.

 

 

Una città di mare incantevole, che l’ha ispirato nella creazione di un qualcosa di unico nel suo genere, capace di mischiare i numeri e l’amore attuando un sistema vincente da mettere alla prova, se si vuole, anche col gioco del lotto. Ed è proprio nel paese della costa laziale che lo scrittore trovò un manoscritto e un carteggio di lettere in un mercatino dell’antiquariato, innamorandosi della storia raccontata. Il romanzo scaturito racconta l’incontro di Paki con Sabrina, una bella ragazza conosciuta per caso a Gaeta in una calda giornata d’agosto. Grazie a lei, il protagonista si reca in un mercatino delle pulci, dove incontra un rigattiere, il quale, attratto dalla sua simpatia, decide di regalargli un dattiloscritto. In un primo momento Paki rifiuta, ma vista la sua insistenza è costretto ad accettare. Quel libro si rivela un grande mistero. Appena iniziata la lettura, Paki si trova di fronte a eventi straordinari, eventi che in un certo senso cambieranno la sua vita. Nel libro viene elaborato un sistema di numeri che giocato al lotto genera diverse vittorie. A volte nella vita ci si trova di fronte a cose o fatti davvero inspiegabili e diversi possono, indubbiamente, derivare da un confronto con il testo dell’autore aversano.

 

Angelo Grassia racconta aneddoti affascinanti, capaci di innescare sentimenti forti, profondi, dove il mistero non diventa noioso, bensì un coinvolgente fattore spronante. Una sorta di viaggio verso l’amore che si incastra in quella dimensione atemporale che rende Gaeta costantemente uno spettacolo, in ogni periodo dell’anno ed in ogni sua piccola sfumatura. L’attenzione rivolta alla località verde tirrenica, la si percepisce nei piccoli passaggi, in quella quotidianità descritta in modo semplice e diretto come nel passo in cui si legge: “Si diresse al bar Bazzanti, un bar caratteristico e pieno di turisti nel periodo estivo; si accomodò ad un tavolino situato nella veranda esterna del locale e ordinò un cornetto e un cappuccino”.

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