Il Teatro è entrato in Banca. Una tavola rotonda tra finanza e cultura di grandissima attualità

Roma 13 gennaio 2017

Ieri nella sede di Banca Popolare Etica si è svolta una tavola rotonda di grande interesse che ha preso spunto dalla presentazione del debutto nazionale il 14 e 15 gennaio al Teatro Piccolo Re di Roma della pièce teatrale Io so e ho le prove adattato, diretto e interpretato da Giovanni Meola. All’incontro hanno partecipato Vincenzo Imperatore, autore dell’omonimo libro da cui è tratto lo spettacolo, lo stesso Meola, Silvia Battistelli, portavoce dell’Associazione Vittime contro il Salva Banca, Nicoletta Dentico, esponente del CDA di Banca Etica, Giuseppe Caporaso, anchorman e giornalista di TV2000.

Giuseppe Caporaso ha sottolineato che per la prima volta una Banca ha aperto la sua sala riunioni al Teatro perché deve avere un’attenzione anche agli aspetti sociali e culturali.

Nicoletta Dentico, esponente del Consiglio d’Amministrazione della Banca Popolare Etica, ha dichiarato: “Ospitare nella nostra filiale la presentazione di una pièce teatrale che è in realtà una denuncia delle negatività del sistema bancario, è un segnale politico. Noi di Banca Etica abbiamo il senso del fare Banca diverso da quello che ha determinato l’erosione tra le banche e i correntisti. Oggi il cliente non chiede più quanto guadagna alla sua banca ma quanto rischia di perdere”.

Vincenzo Imperatore: “Il problema che ha causato la crisi sono i sistemi di incentivazione. Questo non vale solo con la banca cui ho lavorato, ma è il sistema in generale che va denunciato e che nasce con la privatizzazione delle banche. Ad esempio, io ero costretto a pressare i miei collaboratori a vendere perché nella scheda degli obiettivi che la banca mi consegnava a inizio anno, non c’erano valori o parametri etici ma solo cosa e quanto dovevo vendere e quali erano i premi. Il grande tumore parte dalla metastasi che ha provocato questo sistema dell’incentivazione delle prestazioni dei manager bancari. Ci vuole uno strumento che certamente deve essere motivante ma gestito in maniera etica. È assurdo che gli organi di controllo, come Consob e Banca Italia, non conoscano i metodi di incentivazione che vengono offerti ai manager dalle banche.

Il motivo per cui ho deciso di dare a Giovanni Meola, tra i tanti che me lo avevano chiesto, i diritti del mio libro per produrne la versione teatrale è che lui è stato capace di interpretare la mia storia senza farla sembrare una narrazione tecnica. Appena uscito il mio lavoro fu erroneamente definito dalla critica un libro tecnico, e non lo è. Questa è prima di tutto la mia storia, quella del mio percorso umano e professionale. Giovanni Meola è riuscito ancor meglio di me con il suo adattamento e la sua interpretazione a tirare fuori quella linea drammatica che avrei voluto che i miei lettori trovassero. Il messaggio sottolineato dallo spettacolo teatrale è che bisogna sollecitare chi sta dentro al sistema ad assumere comportamenti etici senza lasciare la banca. Giovanni è stato molto bravo a cogliere quest’aspetto”.

Giovanni Meola: “Ha un risvolto di grande umanità il racconto di Vincenzo Imperatore e non lo trovo un libro tecnico. Da teatrante, autore, regista, la sollecitazione a fare una follia come quella di prendere un libro del genere e farne un adattamento teatrale, è nata dall’idea di raccontare principalmente la vicenda umana del protagonista. Credo che il teatro e un certo tipo di cinema possano molto più di qualsiasi altro mezzo arrivare al cuore pensante delle persone”.

Silvia Battistelli, portavoce dell’Associazione Vittime contro il Salva Banca: “Sono molto contenta di essere qui oggi. In questa sala ci sono quattro elementi importanti: la finanza con Banca Etica, il coraggio di Vincenzo Imperatore, la cultura con Giovanni Meola e la richiesta dei clienti per un approccio diverso da parte delle banche. Queste sono le migliori basi per dare un input rivoluzionario nell’azione della società civile ma principalmente vogliono essere un messaggio alle istituzioni e agli organi di controllo.

Imperatore: “Occorre che tanti Silvia comincino a denunciare. Nel nostro paese esiste questo problema: abbiamo il più alto numero di liti tra consanguinei di contro il più basso numero di denunce contro i poteri forti”.

Debutto nazionale – 14 e 15 gennaio al Teatro Il Piccolo Re di Roma (via Trebula, 5), sabato ore 21 e domenica ore 18

 

Info e prenotazioni: piccolorediroma@gmail.comvirusteatrali@gmail.com

 

Virus Teatrali presenta:

“IO SO e HO LE PROVE”

Concertato per corpo | parole | suoni | rumori.

Liberamente tratto dall’omonimo libro di VINCENZO IMPERATORE (ed. Chiarelettere.)

Testo e regia di GIOVANNI MEOLA

Enzo, di estrazione popolare ma assai ambizioso, si trova al posto giusto nel momento giusto: la deregulation del sistema bancario.

In questo modo, fa carriera e soldi per più di vent’anni. Poi…la conversione.

Che, come tutte le conversioni, è irta di ostacoli, contraddizioni, difficoltà. Ma Enzo è ostinato, vuole diventare un uomo diverso e perciò crea un’azienda che difende… dagli abusi delle banche.

Così, ora si trova ad accompagnare un suo cliente, un imprenditore vessato dalla propria banca ma che ha bisogno vitale di un fido, a un incontro con una funzionaria piacente, alta e figa, una di quelle ‘serial-killer’ per le quali lui, da manager, stravedeva (‘… perché le femmine sanno come far mettere una firma molto più di noi uomini’).

Enzo riuscirà ad evitare al suo cliente la sorte che lui, inesorabilmente, faceva fare invece, a parti invertite, a imprenditori come quelli, contribuendo così alla distruzione dell’economia reale?

 Con Giovanni Meola (nel ruolo di Enzo)

 E con Daniela Esposito

Musiche originali di DANIELA ESPOSITO

 ‘IO SO e HO LE PROVE’ racconta la ‘conversione di un ex-manager bancario’ che, dopo un quarto di secolo al servizio della più importante banca italiana, ne è uscito denunciandone tutte le nefandezze, comuni all’intero settore bancario nazionale ed internazionale negli ultimi due decenni.

Note dell’autore

L’umanità che trasudava dai passaggi più cinici o delicati del libro mi ha spinto ad immaginare un Enzo in carne ed ossa, pronto a raccontare e svelare malefatte, trucchi e retroscena, e il cui tormento interiore è quello di un personaggio shakespeariano che ha sempre intuito di fare la cosa sbagliata anche se la faceva perché…così si doveva fare.

In scena, però, non ci sarà un solo corpo, bensì due: affianco all’attore, una musicista/rumorista.

Mi interessava, infatti, far accompagnare questo personaggio da suoni, rumori, musica, come si trattasse di un vero concertato in grado di amplificare, sottolineare, svisare, alleggerire, drammatizzare o scompaginare l’apparente suo cinismo, il reale suo tormento, il ghignante suo provocare, il fiducioso suo autoaccusarsi.

La messinscena intesa, quindi, come un incontro a volte sopra le righe, altre volte ironico, altre ancora sacrale, serrato e diretto.

GIOVANNI MEOLA

Drammaturgo, autore, formatore e regista, di teatro e cinema.

Fondatore e direttore artistico della compagnia Virus Teatrali e di Virus Film.

Ha diretto una cinquantina di laboratori privati o per scuole, oltre all’esperienza nel carcere minorile di Nisida.

Ha scritto una trentina di testi, la maggior parte da lui personalmente diretti.

Ha diretto diversi titoli di autori classici o contemporanei (Pirandello, Molière, Bracco).

Tra i titoli più significativi:’Lo Sgarro’ (‘Premio Martucci’ 2006;’Benevento Città Spettacolo’ 2000);’L’Infame’ (arrivato a 170 repliche; invitato a molti festival e premiato a più riprese);’Frat’ ‘e Sanghe’; ‘Il Sulfamidico’ (patrocinio Amnesty International Italia); ‘Le Gerarchiadi’; ‘Il Giorno Della Laurea’ (prodotto dallo Stabile di Napoli).

Ha ricevuto svariati premi nazionali per la sua drammaturgia, i suoi testi o le sue regie.

Tra tutti, l’importante e prestigioso ‘Premio Enriquez’ 2008.

A metà 2017 uscirà il primo volume del ‘Teatro di Giovanni Meola’ per la casa editrice Homo Scrivens, con distribuzione nazionale.

Direzioni artistiche e progetti culturali: ‘Teatro alla Deriva’ (sesta edizione e unico nel genere: gli attori recitano su una zattera galleggiante in un laghetto termale); ‘Teatro Deconfiscato’, realizzato all’interno di un bene confiscato alla camorra; ‘La Base dell’Iceberg’; ‘I Racconti che ci Raccontano’; ‘Teatro & Legalità’; ‘Scritti (ancora) Corsari’; ‘Editoriali Grandi Firme’.

Con Virus Film produce o co-produce sei cortometraggi vincitori di svariate decine di premi, menzioni e segnalazioni in concorsi nazionali ed internazionali, collaborando e dirigendo in ruoli da protagonista attori del calibro di Massimo Dapporto, Giulio Scarpati, Mariangela D’Abbraccio.

Vincitore del ‘Pescara Corto Script’ con “Andata Al Calvario” ha in lavorazione un corto d’animazione (‘The Flying Hands’) e un docufilm lungometrggio (‘La Conversione’ sulle vicende parallele delle vite attuali di un ex-manager bancario e di un ex-ladro).

 

Note su Vincenzo Imperatore

Vincenzo Imperatore (Napoli, 24 febbraio 1963) è un consulente di direzione e autore di libri di saggistica. È laureato con il massimo dei voti in Economia e Commercio. Dopo un master in Business Administration a Roma ha vissuto ventidue anni come manager d’importanti banche ricoprendo i principali ruoli di quadro direttivo addetto alla gestione delle risorse umane, poi direttore di filiale, direttore Centro piccole e medie imprese e direttore di area nelle piazze più importanti del meridione. Nel 2009 diventa Presidente dell’Onlus “UnitedColours of Futsal”, nata con la finalità di favorire, attraverso lo sport, l’integrazione e il ridimensionamento del disagio sociale di ragazzi inseriti in contesti “difficili” e di giovani extracomunitari. Nel 2012 sceglie la strada della libera professione e fonda InMindConsulting, società di consulenza aziendale che tra le altre attività assiste i propri clienti nelle ristrutturazioni dei debiti bancari. Il 16 ottobre 2014 pubblica il suo primo libro, “Io so e ho le prove”, attraverso il quale per la prima volta un ex manager bancario offre la sua testimonianza per svelare i segreti, le strategie e i maneggi delle banche a danno del correntista. La diffusione del testo ha provocato un forte riscontro mediatico e attenzione da parte dell’opinione pubblica. Il 16 ottobre 2015 pubblica il suo secondo libro, “Io vi accuso”, una guida per le famiglie e le piccole imprese vessate dalle banche, raccontato attraverso casi, storie e testimonianze. Giornalista pubblicista collabora con quotidiani e riviste.

Tavola rotonda e incontro con la stampa – 12 gennaio ore 15, Filiale di Roma di Banca Etica (via Parigi, 16)

 

Debutto nazionale – 14 e 15 gennaio al Teatro Il Piccolo Re di Roma (via Trebula, 5), sabato ore 21 e domenica ore 18

 

Info e prenotazioni: piccolorediroma@gmail.comvirusteatrali@gmail.com

 

ufficio stampa | Paola Amore – Gabriella Galbiati

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