INQUINAMENTO DA COVID19, L’OSPEDALE DI PIEDIMONTE MATESE, LA CRI ALTO CASERTANO E ESAOTE INSIEME PER “SCREENIAMO”

MATESE – Si partirà da Piedimonte Matese, Piazza Roma. Le date da annotare sono: lunedì 13 luglio dalle 9:00 alle 13:00 e martedì 14 luglio dalle 15:00 alle 19:00.  Il personale medico dell’Ospedale Civile di Piedimonte Matese scenderà in piazza per dedicarsi il lunedì alla tiroide e il martedì al fegato. Grazie, infatti, alla collaborazione tra l’U.O.C. di Chirurgia dell’Ospedale Civile di Piedimonte Matese, l’U.O.C. di Medicina, la CRI comitato Alto Casertano/Matesino ed ESAOTE parte il progetto sperimentale chiamato: “screeniAMO”. Giornate di screening dedicate a tiroide ed epatosteatosi per far fronte alle conseguenza della “reclusione da Covid19” dei mesi scorsi. Si partirà da Piedimonte Matese, ma gli screening sono previsti anche nelle piazze di Sant’Angelo d’Alife; Pietramelara; Calvi Risorta; Teano; Riardo; Rocchetta e Croce; Formicola, Roccaromana; Liberi; Alvignano e Alife in date ancora da definire. Qual è il nesso tra il Covid19 e questi disturbi? L’inquinamento indoor aggravato da una cattiva alimentazione. Numerose cose sono state scritte e dette in merito agli effetti che il Covid19 ha avuto sulle nostre vite, ma ai più è forse sfuggito l’aspetto più importante. Gli effetti che le sostanze rilasciate dai dispositivi elettronici, nei mesi di “reclusione forzata”, hanno avuto sul nostro organismo. Nulla di salutare se si pensa che ad aggravare il tutto ci ha pensato un’alimentazione “poco mediterranea” e spesso più ricca di grassi e zuccheri raffinati. Ricercatori svedesi sostengono, in uno studio pubblicato sulla rivista Enviromental Science e Tecnology, che i ritardanti di fiamma bromurati (considerati disturbatori endocrini), sostanze impiegate per rendere gli oggetti ignifughi, con il trascorrere del tempo finiscono per subire delle alterazioni. Fino a oggi le conseguenze sono state studiate sui gatti domestici ed è emerso che molti di questi animali hanno sviluppato una forma di ipertiroidismo. A questo si aggiunge il fatto che un regime alimentare equilibrato, un ridotto consumo di alcolici e un’attività fisica a intensità media, sarebbero i migliori strumenti che si hanno a disposizione per prevenire la steatosi epatica. Con la locuzione steatosi epatica (anche epatosteatosi o, più comunemente, fegato grasso) si vuole indicare una condizione di eccessivo aumento di grasso internamente alle cellule epatiche. Ricordiamo che alla base della Dieta Mediterranea c’è il consumo di carboidrati: minimo 45%; proteine: minimo 15%; grassi: minimo 25%. Il restante 15% personalizzato in base al grado di sedentarietà del soggetto. Si ha tutto Perché uno screening della patologia tiroidea e della epatosteatosi? Perché sono questi gli organi maggiormente bersagliati in queste settimane di isolamento forzato in casa. PRENOTA IL TUO SCREENENG AL CRI ALTO CASERTANO 348 291 3021

Giornalista freelance

Ordine dei Giornalisti della Campania N. 144519Tel. 327 9545821

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