LA DONNA NELLA STORIA

Nella foto: The Lady with the Lamp
alias Florence Nightingale

Appartenente ad una famiglia benestante e parte dell’élite borghese britannica fu chiamata Florence in onore di Firenze, la città dove era nata, a Villa Colombaia. La famiglia possedeva una tenuta nel Derbyshire e risiedeva
normalmente nel Buckinghamshire.
Profondamente cristiana, e ispirata da quella che lei considerava una chiamata divina, sperimentata più volte a
partire dal 7 febbraio 1837, nel 1845 annunciò alla famiglia di volersi dedicare alla cura di malati e indigenti. L’opposizione della famiglia e soprattutto della madre mette in luce il suo carattere molto forte e determinato e la sua ribellione contro i ruoli di moglie e madre attribuiti dalla società alle donne della sua condizione. Per il timore che il matrimonio interferisse con la sua vocazione di infermiera, nel 1851 rifiutò la pluriennale corte di Richard Monckton Milnes, politico e poeta (poi primo Lord Houghton e suo grande sostenitore), sempre contro la volontà materna. Le infermiere all’epoca erano una professione poco stimata, tanto che nell’esercito erano equiparate alle vivandiere.
Pur non avendo una formazione di tipo medico-infermieristico la Nightingale riconobbe ben presto le carenze della professione infermieristica come era esercitata ai tempi. Già nel dicembre 1844 divenne la principale propagandista per un miglioramento delle cure mediche negli ambulatori delle workhouses per i poveri, ottenendo l’appoggio di Charles Villiers, primo presidente del Poor Law Board istituito nel 1847, e prendendo parte alla riforma generale delle Poor Laws.
Nel 1847 conobbe Sidney Herbert, politico e già ministro della difesa (lo sarà nuovamente durante la Guerra di Crimea): la loro duratura amicizia sarà decisiva sia per la di lei esperienza in Crimea e oltre, sia per la carriera politica di lui, interrotta da morte prematura nel 1861. Nel 1850, al fine di chiarirsi le idee sul proprio futuro, scrisse Suggestions for Thought to Searchers after Religious Truth; mai pubblicato in vita, e solo in parte nel 1928 grazie a Ray Strachey, è al tempo stesso opera di teologia e di femminismo. Subito dopo, nel 1850 soggiornò per un periodo a
Kaiserswerth presso Düsseldorf, un ospedale gestito da un gruppo di diaconesse luterane, e rimase molto impressionata dall’elevata qualità delle cure mediche fornite; vi tornò nel 1851 per un periodo di formazione e per preparare la pubblicazione di un rapporto pubblicato anonimamente (The Institution of Kaiserswerth on the Rhine, for the Practical Training of Deaconesses, etc). Suo padre le concesse una rendita annua di 500 sterline (40.000 euro di oggi), che le permise di seguire la sua vocazione senza preoccupazioni economiche. Dal 22 agosto 1853 al 18
ottobre 1854, la Nightingale fu sovrintendente all’ Institute for the Care of Sick Gentlewomen di Londra. Qualche tempo dopo l’inizio della guerra di Crimea la stampa riportò notizie delle gravissime condizioni in cui venivano curati i feriti. Il 21 ottobre 1854, autorizzata da Sidney Herbert, la Nightingale partì con 38 infermiere volontarie addestrate da lei per la Turchia e ai primi di novembre giunse a Istanbul), a 500 km da Balaklava, quartier generale della spedizione britannica in Crimea, presso Sebastopoli.
All’ospedale militare allestito nella caserma Selimiye di Scutari la Nightingale e le sue infermiere scoprirono che i soldati feriti erano mal curati nell’indifferenza delle autorità: il personale medico era sovraccarico, le medicine erano scarse, l’igiene trascurata, le infezioni di massa comuni e spesso fatali, la cucina non attrezzata. Nonostante qualche resistenza da parte dei medici, le infermiere pulirono a fondo l’ospedale e gli strumenti e riorganizzarono l’assistenza, ma la mortalità non diminuì: dovuta solo per il 10% alle ferite, essa dipendeva dal sovraffollamento, dalla mancanza di ventilazione e dalle carenze del sistema fognario. Solo nel marzo 1855 una commissione sanitaria inviata dall’Inghilterra risolse gli ultimi due problemi, portando ad una drastica riduzione della mortalità.
Solo al suo ritorno in patria, raccogliendo materiale per la Royal Commission on the Health of the Army, la Nightingale comprese l’importanza di questi ultimi aspetti, tanto da dar loro priorità anche in tempo di pace e in campo civile. Pertanto, la sua teoria di nursing è incentrata sul concetto di ambiente, fattore principale nello sviluppo di malattie. Individuò, infatti, 5 requisiti essenziali che un ambiente deve possedere per essere salubre: aria
pulita, acqua pura, sistema fognario efficiente, pulizia, luce; aggiunge anche requisiti come silenzio, calore e dieta, non essenziali, ma positivi.
Durante la guerra di Crimea Florence Nightingale ricevette il nomignolo “The Lady with the Lamp”, che derivò da un articolo di The Times che ne lodava l’abnegazione e che fu reso popolare dalla poesia “Santa Filomena” (1857) di Longfellow. Colpita da febbri, probabilmente una forma cronica di brucellosi, Florence Nightingale ritornò in patria come eroina il 7 agosto 1857 e si stabilì a Londra al Burlington Hotel presso Piccadilly, dove si mise in quarantena vietando l’accesso persino a madre e sorella maggiore. Ciononostante, in risposta a un invito della Regina Vittoria ebbe un ruolo centrale nella costituzione della Royal Commission on the Health of the Army, presieduta da Sidney
Herbert. In quanto donna, non poteva essere nominata a farne parte, ma scrisse il Rapporto Finale della Commissione, di più di 1000 pagine e ricco di statistiche dettagliate, e fu centrale anche nella successiva attuazione delle raccomandazioni finali del rapporto, che rivoluzionarono la sanità militare: fu costituito l’Army Medical College e molti ospedali, soprattutto militari,vennero costruiti seguendo le sue indicazioni.
Mentre era ancora in Turchia, il 29 novembre 1855, una manifestazione di riconoscenza per il suo lavoro sfociò nella
costituzione del Nightingale Fund per la formazione delle infermiere, con una marea di generose donazioni; Sidney Herbert funse da segretario onorario e Giorgio, Duca di Cambridge (combattente in Crimea e comandante in capo dell’esercito) da presidente.
Nel 1859 Nightingale aveva 45000 sterline a disposizione che le permisero di istituire la Nightingale Training School presso il St. Thomas’ Hospital di Londra il 9 luglio 1860 (oggi è la Florence Nightingale School of Nursing and Midwifery e fa parte di King’s College London. Questa era aperta ad un massimo di 15 allieve, aveva durata di un anno ed era caratterizzata da un forte zelo religioso, disciplina di tipo militare, modelli culturali delle famiglie ricche dell’epoca.
Grazie al suo lavoro nella Commissione Herbert, nel 1858 divenne la prima donna membro della Royal Statistical Society e più tardi divenne membro onorario della American Statistical Association.
Nei decenni successivi si dedicò all’osservazione critica e all’attività di consulenza per la sanità britannica. Sotto la sua guida venne introdotta la raccolta di dati per ottenere delle statistiche sui tassi di natalità, mortalità e sulle cause dei decessi.
Tra il 1883 e il 1908 la Nightingale ricevette numerose onorificenze (fu la prima donna a ricevere l’Order of Merit).
Confinata a letto dal 1896, morì nella sua stanza; i parenti rifiutarono l’offerta di sepoltura nell’Abbazia di Westminster e la fecero seppellire a East Wellow, nello Hampshire.

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