Lettera aperta al Presidente De Luca e Assessore Regionale Lepore

La lettera aperta di Roberto Saviano – con l’accorato appello al premier Renzi di far presto – stavolta ha colto nel segno, va nella giusta direzione. Infatti, prendendo spunto dai dati drammatici della Svimez non c’è bisogno di essere un grande economista per capire che lo stato di arretratezza del Mezzogiorno condiziona il futuro dell’intero Paese.
Certamente spetta al Governo sostenere in modo più efficace le politiche di sviluppo e coesione sociale, in primo luogo nelle aree più degradate. Ma non basta. Occorre una forte innovazione e capacità di programmare interventi adeguati, a partire dai progetti per l’utilizzo dei Fondi Europei (come propone il prof. Mariano D’Antonio). E’ questa la prima sfida della nuova Giunta De Luca per rompere con il passato, su cui saranno valutati gli assessori e tecnici, tra cui il prof. Amedeo Lepore che ha la delega alle Attività Produttive – per le sue competenze maturate in anni di studi ed anche di amministratore pubblico, in primo luogo in quanto autorevole componente del CdA Svimez, insieme con altri autorevoli esponenti della cultura economica meridionalista come Adriano Giannola.
Chi meglio di loro può offrire competenze e conoscenze per dare un forte contributo per invertire la rotta e riportare il Sud sulla via del riscatto economico e sociale, dopo tanti decenni di progetti falliti e di risorse sprecate, di corruzione, clientele e condizionamenti mafiosi.
Il futuro del Mezzogiorno sta in primo luogo nelle mani, nella intelligenza e volontà di cambiare delle sue classi dirigenti a tutti i livelli. A tal fine non basta invocare interventi a livello nazionale ed europeo. Occorre volontà e determinazione – che non mancano a chi oggi governa la Campania ed altre regioni meridionali – capaci di mobilitare le migliori risorse ed energie, a partire da quelle dei giovani talenti costretti a cercare fortuna altrove, ma anche per dare nuovo slancio al sistema delle imprese e della creatività diffusa nel nostro tessuto sociale e produttivo.
Partendo da queste considerazioni ci permettiamo di rivolgere un appello con una proposta al Presidente De Luca ed all’assessore Lepore: chiamare a raccolta le Regioni e le città del Sud nel mese di settembre per organizzare un convention con una sorta di stati generali delle istituzioni, delle imprese e della cultura. Tale iniziativa può essere agevolata dalla circostanza che tutte le regioni e buona parte delle città del Mezzogiorno oggi sono governate da forze del centro sinistra. E’ più che mai urgente individuare le priorietà di intervento con capacità di selezionare progetti con l’apporto del mondo dei saperi e delle professioni, del sistema delle imprese e del lavoro, come pure della variegata rete del terzo settore e del volontariato.
E’ giunto il tempo di provare a definire strategie comuni e di collaborazione, anche con lo scambio di buone pratiche di cui fare tesoro per poter formare e valorizzare le competenze necessarie in tanti settori fondamentali: come quelle attive in tanti comparti e produzioni tipiche (alcune di eccellenza); nei beni ambientali, storici e culturali, la vera miniera, ricchezza da cui attingere; delle politiche sociali nei servizi primari (sicurezza, sanità, scuola, traporti, fasce deboli ed immigrazione). A ben guardare si possono innescare processi virtuosi per promuovere nuove azioni di coesione sociale e di sviluppo locale, fondate su una moderna cultura della cittadinanza democratica e della partecipazione consapevole.

Pasquale Iorio
FTS Campania
Direzione Aislo

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