Lettera aperta all’editore Carlo Feltrinelli

Caro Editore,

la Guida del Sud pubblicata dalla Feltrinelli – in particolare nel sintetico capitolo dedicato a Terra di Lavoro – risulta del tutto fuorviante e superficiale, offensiva nei confronti della nostra comunità, “dieci righe di pregiudizi e stereotipi”, coma ha ben commentato oggi Nadia Verdile su Il Mattino. Appare evidente che sono state scritte da una autrice che non conosce la nostra storia e tantomeno le bellezze artistiche ed ambientali del nostro territorio. Alcuni giudizi infamanti su Caserta e dintorni sono frutto di una visione distorta della realtà, influenzata dalle narrazioni aberranti (purtroppo ancora prevalenti nell’opinione pubblica) di una sorta di Gomorra o terra dei fuochi e dei veleni. Per di più appare ingeneroso e tranciante il giudizio dedicato alla Reggia Vanvitelliana, che viene maldestramente sminuita e dileggiata a fronte della sua imponenza architettonica e della sua bellezza artistica.

Di fronte a tale rappresentazione è giusto protestare e ribellarsi con indignazione, come stanno facendo tanti cittadini e intellettuali indigeni. Ma nello stesso tempo trovo fuori luogo, in un certo modo oscurantiste alcune reazioni come quelle di chi sta gridando al “boicottaggio” con il lancio di una campagna contro l’editore e la stessa libreria di Caserta. A questi personaggi voglio ricordare che  Feltrinelli è stato uno dei pochi editori che negli ultimi anni ha creduto ed investito notevoli risorse nel Sud, in particolare in Campania . Non bisogna mai dimenticare che qui da noi è stato attivata la più bella libreria della nostra provincia, in una fase storica in cui prevale il degrado ed il riflusso culturale, in controtendenza rispetto alla chiusura di tante librerie ed edicole, di tanti negozi di artigianato artistico.

In questo primo decennio del nuovo secolo la Feltrinelli è diventata per noi uno spazio accogliente e  competente, a volte un vero e proprio rifugio dove poter fare iniziative culturali. Qui sono nate le Piazze del Sapere, qui si continua a far vivere la cultura come fattore di coesione sociale e di conoscenza grazie al contributo delle associazioni del terzo settore e di intellettuali (spesso giovani e creativi). Da qui si è diffuso un modello con buone pratiche anche in altri centri e comunità di Terra di Lavoro (come abbiamo avuto modo di testimoniare con il volume corale su “ripartire con la cultura”, edito da Melagrana). Per queste ragioni trovo più utili e convincenti altre proposte e provocazioni positive (come quella di Enzo Moriello di Confindustria, animatore dell’innovativo progetto “Caserta Welcome”, il quale vuole invitare l’autrice della Guida nella nostra città per aiutarla a vedere e scoprire nel suo contesto reale le sue criticità permanenti ma anche le tante opportunità e risorse.

A nostra volta ci permettiamo di offrire anche a  Lei – in veste di editore – la possibilità di conoscere meglio questa terra che veniva definita “terra laboris” e “Campania felix”(anche attraverso il volume da noi curato, richiamato in precedenza, di cui alleghiamo copia in PDF). Cogliamo

l’occasione come rete delle Piazze del Sapere per rinnovare l’invito personale a lei rivolto di essere ospite nella nostra città, con un gesto di umiltà e di riconciliazione (come ha fatto anche il sindaco Carlo Marino). Ricordo che alcuni anni fa la signora Inge accolse il nostro invito con una serata magica nella libreria e poi nel Belvedere di S. Leucio.

Pasquale Iorio                                                            Caserta, 21 agosto 2018

Presidente APS Le Piazze del Sapere

3382307279

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