Lu.Vo. Barattoli Arzano pronta per una stagione ad altissimo livello

Obiettivo minimo raggiungere i playoff e crescere ancora con le giovani. Scoppia immediata la grana relativa alle condizioni del Palasport

Obiettivo playoff, con qualche piccolo sogno in più dell’anno scorso. Questo il pensiero che ha dominato l’ingresso in scena per la stagione 2015-2016 delle ragazze della Lu.Vo. Barattoli Arzano. Le ragazze della società del presidente Raffaele Piscopo iniziano l’annata con il chiaro intento di migliorare i risultati ottenuti in quella lasciata alle spalle lo scorso maggio.
Del resto il direttore tecnico Antonio Piscopo lo ha detto a chiare lettere: Antonio Piscopo: “Abbiamo una squadra fortissima, la più forte degli ultimi 10 anni”.
In passerella dalle giovani leve come Seggiotti e Longobardi alle veterane come Nunzia Campolo e Dora Sollo: tutte sorridenti e determinate.
Del resto l’Arzano Volley ha la responsabilità di essere il faro della provincia napoletana, un valore che si ritrova anche nel settore giovanile: “L’anno scorso è stato quello più bello da allenatore del settore giovanile –continua Piscopo-. Abbiamo vinto 6 campionati giovanili, ed abbiamo partecipato a 2 finali nazionali con under 14 e 16. Abbiamo fatto un ottimo anno sportivo e ringrazio ufficialmente Gianpaolo Marino che mi è sempre vicino . Siamo l’unica società del sud che ha partecipato a due finali nazionali e ne siamo fieri. Molte ragazze fanno enormi sacrifici per giocare con noi, soprattutto chi viene da lontano. Noi abbiamo la responsabilità di portarle in alto”.
Non è mancata la nota polemica riguardante la pessima condizione della tendostruttura Domenico Rea che ospita le gare casalinghe del team: “Le istituzioni politiche minacciano spesso di chiudere il PalaRea e dichiararlo inagibile. Alla prima difficoltà si tirano indietro, anziché andare a risolvere i problemi decidono di isolare e chiudere. E’ una vergogna”.
Dello stesso avviso anche il presidente della Fipav Campania Ernesto Boccia presente per fare l’in bocca al lupo al team: “Noi abbiamo dieci problemi in più rispetto ad ogni altro cittadino nasce in altri posti d’Italia. L’Arzano non è un’associane sportiva, ma quasi un ente, una colonna portante per la pallavolo in regione. Questa comunità non merita un’eccellenza così, e questa comunità non merita questa classe politica”.

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