Luoghi di vacanza nelle opere d’arte

Uno scorcio della Valle del Sarca, in provincia di Trento, il mare di Livorno e gli scogli di Scilla (Reggio Calabria): tre località italiane immortalate anche nell’arte. Luoghi che hanno ispirato artisti, fumettisti, registi e progettisti.

 

Un paesaggio incantato si affaccia su lago e fiume

Un paesaggio, incantato e mite, si affaccia nell’ampia veduta sulla Valle del Sarca. Come una fotografia d’epoca, elegante e dai contorni sbiaditi, quasi mossa nella sua sagoma incerta, la Veduta dal castello di Arco (nell’immagine sotto, 1880), in Trentino, è dipinta dall’austriaco Anton Hlavacek (1842-1926). L’opera è esposta fino al 5 novembre al Mag di Riva del Garda — che recentemente l’ha acquistata — in occasione della mostra La figurazione del paesaggio(www.museoaltogarda.it). Un’esposizione che raccoglie dipinti, fotografie, mappe e incisioni appartenenti a varie epoche storiche allo scopo di evocare, attraverso narrazioni dai linguaggi differenti, le affinità tra le diverse vedute sul Garda.

Nell’opera di Hlavacek il lago si scorge solo in lontananza ma, attraverso la vegetazione rigogliosa, si nasconde la corsa del fiume Sarca che serpeggia silenzioso verso nuova vita. Mentre dalla sommità del castello, a precipizio su uno scoglio roccioso, lo sguardo domina, senza indugio, sulla valle. (jessica chia)

La Rotonda sul mare che ha cambiato l’arte

Estate 1866: all’ombra di un tendone, su una rotonda protesa nel mare livornese un gruppo di signore si ripara dalla luce tersa del solleone. Ogni figura si staglia con precisione contro il fondo bianco, blu e ocra del cielo, del mare, della costa del Romito sullo sfondo. Giovanni Fattori (1825-1906) le ritrae con occhio esatto (tra queste anche la moglie Settimia) creando una tavola degna del Quattrocento (sotto: La Rotonda Palmieri, 1866, olio su tela, Firenze, Palazzo Pitti). Uno dei capolavori dei Macchiaioli, un’affettuosa istantanea di famiglia dalla quale il pittore non si separò mai, il frutto di un’elaborata analisi della realtà, scomposta e restituita nella sua dimensione assoluta e atemporale.

E sospeso nel tempo appare ancora questo tratto di costa: la Rotonda Acquaviva costruita da Giovanni Palmieri per il suo stabilimento non esiste più, ma i bagni storici di Livorno sono ancora gli Acquaviva-Pancaldi e ancora intatta rimane la fittissima macchia mediterranea del Romito. (anna villari)

Nuova scuola per artisti e scrittori alla ricerca di un altro realismo

Le acque cristalline dello stretto di Messina, gli scogli, il promontorio a picco sul mare, ma soprattutto la vita quotidiana dei pescatori, in barca nella tradizionale «caccia» al pescespada o durante i momenti di riposo. Scilla è la cittadina calabrese che attorno agli anni Cinquanta ispirò Renato Guttuso (1911-1987), fondatore di una nuova scuola con altri artisti e scrittori. Sulle tele non solo paesaggi mediterranei o la rupe di mitologica memoria; Guttuso si dedicò alla rappresentazione realistica e socialmente impegnata della vita delle persone comuni come pescatori, contadini, operai (sotto: Bambini che giocano sugli scogli, 1950, olio su tela).

Oggi, a distanza di oltre sessant’anni, con il suo castello dei Ruffo e il borgo storico che continuano a dominare il promontorio, le case sulla spiaggia di Chianalea, il mare limpido e le calette silenziose, Scilla è meta turistica, soprattutto in estate, quando si anima per sagre e feste come quella del patrono San Rocco che si celebra ogni agosto. (silvia perfetti)

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