Maddaloni, il “Bello del Vespismo” arrivano i fans da Prato del Vespa Club di Maddaloni

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MADDALONI (Caserta) – Ieri sabato 3 ottobre 2015 è stato giorno molto importante per il Vespismo, per il Vespa Club di Maddaloni e per la Città di Maddaloni.
Come è noto oramai si appresta il pieno autunno, questo significa che i raduni svolgono al termine per gli appassionati delle due ruote d’epoca si ricorre al ricordo che diventa un salto indietro nel tempo.
Quella del vespismo è una famiglia, anzi un insieme di famiglie e club, che hanno vissuto una sfida a colpi di raduni, domenica dopo domenica.
Non a caso il calendario del 2015 è stato particolarmente intenso e partecipato che ha rafforzato nuove esperienze e forgiato tante amicizie.
Una battaglia che si è scatenata anche lontano dalle strade: in internet a suon di discussioni … se la vespa va conservata o restaurata o innovata tecnologicamente, ma su tutti i ricordi e le emozioni dei tanti raduni e uno su tutti che ha coperto pagine e pagine di riviste specializzate è stato per il Vespa Club di Maddaloni con il Tour del Matese.
“Tutto questo splendore del Vespa Club Maddaloni , ha fatto in modo di avvicinare al Club vespistico maddalonese – ci racconta Carlo Scalera – nuovi fans da tutta l’Italia e uno su tutti, è Stefano Poggianti da Prato, che stamattina di buon ora è giunto a Maddaloni con la sua bella famigliola, composta dalla moglie Samantha Ripolti e dalle figliolette Elisa e Ariana”.
Questi sono stati accolti dal presidente Vincenzo d’Angelo, che per motivi di famiglia è dovuto andare via rimettendo tutta l’accoglienza nelle mani del suo vice Alberto Marzaioli.
Tra le tante visite e tappe offerte al fan non poteva mancare il Santuario di San Michele Arcangelo sul monte omonimo ed ancora i Ponti della Valle, il noto Acquedotto Vanvitelliano. Il momento più emozionante, però, è stato l’incontro con i soci del Vespa club maddalonese. Stefano ha espresso tutto il suo piacere per la grandiosa accoglienza ricevuta.
“Per il Vespa club di Maddaloni è un’altra soddisfazione – ha riferito la dirigenza – che ci dà la forza di andare avanti e a fare sempre meglio, per noi la vespa unisce, fa storia a sé, non imbastisce concerti di marmitte, non ama far branco, non punta al record. Il bello della Vespa, d’ altra parte, non è andare forte, ma andare con la pioggia o con il sole e arrivare stare insieme, fare famiglia, conoscere nuovi posti, farsi una bella magnata e poi ripartire ritornando a casa anche stanchi ma soddisfatti di aver trascorso una giornata tra amici e già pronti per la prossima avventura”.

Ecco, quindi, svelato il perché della data storica. L’accoglienza dei fan dal Nord Italia va ricordato come momento di storico che tende alla valorizzazione di una nostra eccellenza sportiva quale il Vespa Club di Maddaloni.

Maddaloni, lì 04 ottobre 2015
Ufficio Stampa

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