Mese Mariano: 30 Maggio 2021

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30. LA VERGINE GLORIOSA

«Tu sei rivestita di maestà e di splendore, avvolta di luce come di un manto». Cf. Sal. 104,1s

«Nel cielo apparve un segno grandioso. Una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e nel capo una corona di dodici stelle». In questa donna meravigliosa viene indicata sia la Vergine, sia la Chiesa della quale ella è figura e madre.
Il vestimento di splendore e maestà è proprio di Dio e solo chi appartiene in un modo eminente al mondo splendente di Dio può essere contemplato vestito di sole, come Gesù sul Tabor. Perciò la Donna vestita di sole è una realtà sommamente privilegiata dall’iniziativa amorosa di Dio ed appartenente, ormai in via definitiva, al mondo celeste. La luna sotto i suoi piedi indica il dominio che ella ha nello svolgimento delle varie fasi del tempo, perchè nel Cielo non vi è più la successione dei tempi e la Sposa dell’Agnello divino gode per l’eternità la gloria del suo Signore. La corona di stelle dice che la Vergine è stata collocata nel mondo celeste, aureolata dalla corona del trionfo, quale Regina del cielo e della terra, al fianco del diletto Figlio suo, Signore e Re dell’universo, da lui conquistato a prezzo del suo Sangue.
Anche se il Dogma dell’Assunzione in cielo di Maria, in anima e corpo, fu definito da Pio XII nel 1950, il culto alla Vergine Assunta è giunto a noi attraverso una costante tradizione fin dai primi secoli del cristianesimo; esso infatti non è che la logica conseguenza dell’immacolato suo concepimento e della preservazione dal peccato originale.
Anche S. Gaspare volle scegliere il giorno di questa grande Solennità come data di nascita della sua novella Congregazione intitolata al Sangue di Cristo, ponendola sotto la protezione della Vergine Assunta in Cielo.
Come nella morte, nella resurrezione e nell’ascensione al cielo si compie definitivamente la redenzione umana, ma non cessa la mediazione del Cristo e la sua azione salvifica nei nostri riguardi, così nella dormizione di Maria e nella sua assunzione al cielo, se si chiude il ciclo della sua missione terrena, se ne apre un altro ancor più valido a nostro favore accanto al Cristo glorioso. Come sulla terra fu associata alla Redenzione operata dal Cristo, cosí, per volere di Dio, in Cielo ella riceve l’investitura definitiva di Mediatrice a favore dell’umanità, alla quale, ai piedi della croce, fu data per Madre. Nel Cielo, rapita e circonfusa di luce divina, unita ormai indissolubilmente a Dio, ella conosce a fondo, meglio che sulla terra, l’umanità con tutte le sventure e preoccupazioni di ciascuno di noi e, essendo divenuta onnipotente per Grazia, il suo cuore materno è divenuto tanto vasto e generoso da riunire in sé, far sue e soccorrere le innumerevoli angosce dei suoi figli. Fusione mirabile del Regno celeste di Cristo con la missione di Maria!
Cristo è il pegno della nostra futura resurrezione e glorificazione, Maria ha ricevuto in anticipo quello che tutti noi, camminando sulle sue orme, riceveremo un giorno. È Cristo che, avendo con noi in comune il sangue e la carne, salendo al Cielo ha trascinato con Sé nella gloria anche l’umanità. Il Padre «ci resusciterà con Cristo e con Lui ci farà sedere nell’alto dei Cieli». La nostra resurrezione è un dono di Dio ed opera del suo Spirito e, come ha resuscitato il Cristo, darà un giorno anche ai nostri corpi nuova vi¬ta e gloria. L’assunzione di Maria non ne è un semplice segno, ma piena garanzia: è stolto chi non vi crede.
L’Assunzione non è soltanto la glorificazione della Vergine ed un alto riconoscimento dei suoi meriti, ma sancisce e solennizza anche la- stessa vittoria di Cristo su Satana: una Donna ti schiaccerà il capo! L’Assunzione è anche il preludio della salvezza e della gloria, che, come lei, avrà nel futuro tutta la Chiesa. Perciò il Mistero dell’Assunzione si inserisce nella storia del XX secolo come un’aperta sfida al materialismo dilagante, che proclama la morte di Dio e nega la spiritualità dell’anima. Dio guarda alla totalità della persona umana, anima e corpo, e il Dogma dell’Assunzione di Maria vuol essere anche l’esaltazione della vocazione alla verginità, l’esaltazione del corpo umano, tempio dello Spirito Santo, e la riaffermazione dei fini ultimi che ci attendono.
Maria, assunta in cielo anima e corpo, ci invita a tendere con tutte le nostre forze verso questa meta soprannaturale e a vivere una vita di fede e di opere sante in attesa della venuta ultima del Signore; infiamma il nostro cuore verso il Cielo e vi infonde il desiderio di presto raggiungerlo: Vieni presto, Signore Gesù!
La Meditazione dell’Assunzione di Maria dev’essere per noi come una fuga verso il Cielo, che sembra tanto lontano, ma che in realtà è tanto a noi vicino. Contemplando la nostra cara Madre immersa nella visione di Dio, come in un oceano di luce, cominceremo a pregustare quel che, al dir di Paolo, né occhio umano mai vide, né orecchio mai udì e che Dio ha preparato per coloro che ama.
Questa sinfonia di canti, di luce, di gioia, ora ci stordisce, ma nello stesso tempo ci dà la certezza di quel che saremo un giorno, quando, passata ogni pena, sentiremo la dolce voce di Gesù: «Venite, benedetti dal Padre mio!».
Il giubilo sarà perfetto, o Maria, quando i nostri occhi contempleranno il Re nella sua bellezza e la Regina alla sua destra tutta splendore: brilla dinnanzi a noi peregrinanti quale segno di sicura speranza, e donaci di perseverare nel servizio del Signore e dei fratelli.

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