Nel cielo di dicembre la prima cometa di Natale interstellare

E' la 2I/Borisov, scoperta il 30 agosto scorso, che viene da oltre il sistema solare. Il 22 è Solstizio d'inverno, giorno più corto dell'anno. Sarà possibile osservare chiaramente la Stazione Spaziale Internazionale con a bordo Luca Parmitano, ben visibile soprattutto l'8 e 9 dicembre

Un dicembre interstellare. Un mese che si caratterizza per le sue lunghe giornate buie, di cui la più corta però non sarà Santa Lucia, ma il Solstizio d’inverno, che quest’anno cadrà il 22 dicembre, e non il 21. A segnalarlo è l’Unione astrofili italiani (Uai), che tra gli eventi del mese ricorda anche il ritorno di Venere, ben visibile nel cielo dicembrino, e la prima ‘cometa di Natalè interstellare. Si tratta della cometa 2I/Borisov, scoperta il 30 agosto scorso dall’astrofilo ucraino Hennadij Borisov. È il secondo oggetto interstellare, e la prima cometa interstellare, osservata durante il transito nel sistema solare dopo l’asteroide Oumuamua scoperto nel 2017. Sarà alla minima distanza dalla Terra il 28 dicembre e quindi la sua luminosità tenderà ad aumentare, arrivando al massimo verso il 22 del mese.

Ma prima di questa data ci saranno altri eventi astronomicamente interessanti. Il 13 dicembre, giorno di Santa Lucia, non sarà come contrariamente si crede il giorno più corto dell’anno, ma quello in cui il Sole tramonta più presto. Il giorno più breve invece coincide con il Solstizio, inizio dell’inverno, che quest’anno cade il 22 dicembre, alle ore 04.19. Tra i pianeti invece abbandonano il palcoscenico Giove e Saturno, che lasciano la scena a Venere, protagonista delle prime ore della notte. Interessanti le ultime congiunzioni dell’anno, in particolare quella tra Venere e Saturno l’11 dicembre, e l’ultima dell’anno tra Venere e la falce di Luna crescente la sera del 29.

La cometa interstellare non sarà l’unica osservabile nel cielo di dicembre. C’è anche la C/2017 T2 PanSTARRS. Questa cometa avrà il suo perielio il 4 maggio 2020 e quindi la sua luminosità è in aumento, anche in virtù del fatto che il 29 dicembre 2019 sarà alla minima distanza con la Terra a circa 227 milioni di km. Durante il mese di dicembre la sua magnitudine (che misura la luminosità di una cometa) dovrebbe raggiungere la 10ma. Si muoverà i primi giorni del mese nella costellazione dell’Auriga per poi entrare nel Perseo e a fine mese nella costellazione della Giraffa. Si potrà osservare per tutta la notte. A metà mese sfiorerà due ammassi aperti NGC1545 e NGC1528; successivamente dal 22 al 24 dicembre transiterà “all’interno” di una area nebulosa Sharpless Sh-205.

 

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