Se avesse voluto farci capire in un modo più efficace come lui sta vivendo questi giorni di quaresima quarantenata, Sergio Mattarella difficilmente avrebbe trovato nulla di meglio di quello che è successo per sbaglio, quando il Quirinale – per un errore tecnico mai capitato nella storia della Repubblica – ha messo in rete il suo messaggio al Paese senza ripulirlo dai “fuori onda”, dalle prove e dagli inciampi.
Coronavirus, il fuorionda di Mattarella: “Ciuffo fuori posto? Neanche io vado dal barbiere”
Vedere il Presidente fermarsi a metà discorso (“Oh Signore, non riesco a leggere”), sentirlo mentre quasi si scusa con l’operatore (“Mi dispiace, mai successo”), richiamare bonariamente il suo amico e portavoce (“Giovanni per piacere però scegli una posizione, perché se ti muovi io ti seguo e mi distraggo”) ci ha ricordato che a molti di noi in questi giorni capita di peggio, quando dobbiamo registrare solo un videomessaggio su Whatsapp.
Ma è stato nel momento in cui Mattarella ha risposto all’invito ad aggiustarsi i capelli candidi, sospirando “Eh Giovanni, non vado dal barbiere neanch’io…”, che lo abbiamo sentito davvero uno di noi. Un Presidente che avverte sulle sue spalle tutto il peso di guidare un Paese attraverso la tempesta, ma che non può – come tutti noi – neanche uscire di casa per andare a farsi tagliare i capelli.
MA DOPO QUESTO MOMENTO DI GRANDE UMANITA’ DEL NOSTRO CARISSIMO PRESIDENTE EGLI DICE:
viviamo una pagina triste della storia, serve azione comune della Ue “Mi auguro – continua il presidente della Repubblica – che tutti comprendano appieno, prima che sia troppo tardi, la gravità della minaccia per l’Europa. La solidarietà non è soltanto richiesta dai valori dell’Unione ma è anche nel comune interesse”.
Il presidente ringrazia chi lavora in prima linea e ricorda chi ha perso la vita a causa dell’epidemia Tweet Mattarella parla alla Nazione: “Abbiamo visto immagini che sarà impossibile dimenticare”, ci è richiesta la stessa unità del dopoguerra.
Nella grave emergenza da Coronavirus il presidente Mattarella torna a far sentire la propria voce, con un messaggio video dal Quirinale, come lo scorso 5 marzo.
Alla fine di un mese difficile, che ha visto crescere i contagi e le vittime, il Capo dello Stato si rivolge ai cittadini e parla anche del ruolo dell’Unione europea nel superamento dell’epidemia.
“Pensiero per chi ha perso la vita a causa dell’epidemia”. “Mi permetto nuovamente, care concittadine e cari concittadini, di rivolgermi a voi, nel corso di questa difficile emergenza, per condividere alcune riflessioni. Ne avverto il dovere. La prima si traduce in un pensiero rivolto alle persone che hanno perso la vita a causa di questa epidemia; e ai loro familiari. Il dolore del distacco è stato ingigantito dalla sofferenza di non poter essere loro vicini e dalla tristezza dell’impossibilità di celebrare, come dovuto, il commiato dalle comunità di cui erano parte. Comunità che sono duramente impoverite dalla loro scomparsa”, ha detto il presidente Sergio Mattarella nel nuovo messaggio dedicato all’emergenza coronavirus. “Serve azione comune Ue, no a vecchi schemi” “Sono indispensabili ulteriori iniziative comuni, superando vecchi schemi ormai fuori dalla realtà delle drammatiche condizioni in cui si trova il nostro Continente. Mi auguro che tutti comprendano appieno, prima che sia troppo tardi, la gravità della minaccia per l’Europa. La solidarietà non è soltanto richiesta dai valori dell’Unione ma è anche nel comune interesse” ha aggiunto il presidente della Repubblica. “Su misure indispensabile unità e coesione” “Ho auspicato – e continuo a farlo -che le risposte” all’emergenza del coronavirus “possano essere il frutto di un impegno comune, fra tutti: soggetti politici, di maggioranza e di opposizione, soggetti sociali, governi dei territori. Unità e coesione sociale sono indispensabili in questa condizione”. Il grazie del presidente a chi lavora in prima linea Desidero esprimere rinnovata riconoscenza nei confronti di chi, per tutti noi, sta fronteggiando la malattia con instancabile abnegazione: i medici, gli infermieri, l’intero personale sanitario, cui occorre, in ogni modo, assicurare tutto il materiale necessario. Numerosi sono rimasti vittime del loro impegno generoso. Insieme a loro ringrazio i farmacisti, gli agenti delle Forze dell’ordine, nazionali e locali, coloro che mantengono in funzione le linee alimentari, i servizi e le attività essenziali, coloro che trasportano i prodotti necessari, le Forze Armate. A tutti loro va la riconoscenza della Repubblica, così come va agli scienziati, ai ricercatori che lavorano per trovare terapie e vaccini contro il virus, ai tanti volontari impegnati per alleviare le difficoltà delle persone più fragili, alla Protezione Civile che lavora senza soste e al Commissario nominato dal Governo, alle imprese che hanno riconvertito la loro produzione in beni necessari per l’emergenza, agli insegnanti che mantengono il dialogo con i loro studenti, a coloro che stanno assistendo i nostri connazionali all’estero. A quanti, in ogni modo e in ogni ruolo, sono impegnati su questo fronte giorno per giorno”. Questo è il ringraziamento del presidente Sergio Mattarella a quanti sono impegnati sul campo per fronteggiare l’emergenza coronavirus. “La risposta così pronta e numerosa di medici disponibili a recarsi negli ospedali più sotto pressione, dopo la richiesta della Protezione Civile, è un ennesimo segno della generosa solidarietà che sta attraversando l’Italia”, ha aggiunto il capo dello Stato.
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