No agli alberi di Natale “usa e getta” fermiamo la strage di abeti

L’associazione ambientalista Fare Verde Campania Onlus lancia un appello a non usare gli alberi di abete “vivi” durante le festività natalizie, ma a preferire quelli sintetici che sono riutilizzabili più volte. Secondo il Presidente Regionale del sodalizio ecologista, Giuseppe Solla, anche questo Natale ci sarà una vera e propria “strage” che vede come vittime migliaia di alberi “usa e getta”, prima agghindati con addobbi natalizi e poi, terminate le feste, gettati nel cassonetto dell’immondizia. Si calcola che quest’anno saranno venduti in Italia quattro milioni di abeti che, addobbati con palline colorate e luci, andranno ad abbellire le nostre case durante le festività natalizie.Una percentuale di questi alberi sono già morti, in quanto gli sono state tagliate le radici. Ai primi di gennaio, terminate le feste, saranno buttati via, finendo nei cassonetti dell’immondizia. Resta diffusissima nella nostra cultura, la tradizione dell’allestimento dell’abete natalizio, anche se oggi completamente svuotata di ogni suo significato simbolico. Spesso erroneamente associato all’aspetto “profano” del Natale, in alternativa al presepe, l’albero viene ormai sfruttato quale mero oggetto decorativo da usare durante le feste e gettare quando ormai non serve più. Questa logica consumistica – sottolinea Solla – ha generato un mercato vizioso di abeti che vengono commercializzati volutamente evirati delle radici, quindi già morti, con il chiaro intento di favorirne l’essiccamento ed un ulteriore acquisto l’anno successivo, a dispetto del significato simbolico che l’abete sempreverde dovrebbe incarnare. Anche in questo caso, la logica utilitarista della spinta al consumo sfrenato prevale sul rispetto della vita e dell’ambiente, con il risultato di milioni di piante inutilmente coltivate e “cestinate” nei cassonetti dell’immondizia dopo l’Epifania.” Contro questa moda consumistica, Fare Verde invita i cittadini a rifiutare l’acquisto delle piante in vendita in questo periodo, poiché tutte prive di radici e destinate a morte certa. “E’ opportuno ricordare – sostiene Fare Verde – che anche nel caso di piante commercializzate come “vive”, gli abeti sono specie arboree adatte a climi rigidissimi, pertanto la permanenza per circa un mese alle temperature dei nostri appartamenti ne renderebbe di fatto impossibile la sopravvivenza. La scelta rispettosa della natura e pienamente in linea con la tradizione – conclude Fare Verde – andrebbe quindi orientata sull’addobbo di piante vive, all’aperto, in vasi idonei oppure impiantate in giardini o terreni; per quanti invece preferiscono non rinunciare al fascino ed alla tradizione dell’albero in appartamento, è sicuramente da favorire la soluzione dell’abete sintetico che consente un riutilizzo illimitato negli anni senza alimentare il becero mercato degli alberi usa e getta.”

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